cultura

Il Duomo di Orvieto diventa "cattedrale di grano" per la Festa del Covo di Osimo

venerdì 4 agosto 2017
di Davide Pompei
Il Duomo di Orvieto diventa "cattedrale di grano" per la Festa del Covo di Osimo

Da gioiello del Gotico a capolavoro di architettura in scala. "Piccolo" e tattile, si era già fatto per il modellino tridimensionale realizzato dagli allievi del Liceo Artistico di Orvieto, nell'ambito del progetto didattico "Arte accessibile". Ma di grano, ancora no. Simbolo della città nel mondo, è il Duomo di Orvieto a far da campione per la 78esima edizione della "Festa del Covo" di Campocavallo, frazione del Comune marchigiano di Osimo, provincia di Ancona, che ogni anno sceglie un edificio sacro da rappresentare in miniatura utilizzando spighe di grano, raffigurando tutti i particolari.

Lungo, l'elenco dei luoghi di culto riprodotti dal 1981 ad oggi. Tra questi, emblemi della cristianità come le basiliche di Lourdes, Fatima e Santiago de Compostela. Lo scorso anno la scelta era ricaduta sulla chiesa bulgara di Santa Sofia, nel 2014 San Pietro in Vaticano e l'anno prima ancora, il Sacro Cuore di Parigi. Sculture "frumentarie", vere e proprie opere d'arte, tuttora visibili presso il Museo del Covo di Campocavallo. Qui, finirà anche la chiesa madre della Diocesi di Orvieto-Todi intitolata a Santa Maria Assunta in Cielo ed elevata alla dignità di basilica minore nel 1889. Ed è proprio in occasione della solennità che il cosiddetto "Covo" – "Cóo", in dialetto osimano – raffigurante il Duomo farà il suo arrivo sulla Rupe, per onorare la patrona della città.

Inserito all’interno del Grand Tour delle Marche 2017, promosso da Tipicità ed Anci, l'evento a sfondo religioso con l’istituzione dei gemellaggi e l’apertura ad una dimensione internazionale – avvenuta a partire dal 1981, che ha coinciso con la scelta di soggetti sempre più importanti e realizzazioni sempre più eleganti e imponenti – è espressione molto sentita della cultura contadina. Ogni anno centinaia di volontari, organizzati in un apposito comitato, partecipano alla realizzazione del Covo con diverse varietà di grano duro e grano tenero. In particolare, viene usata la varietà "frassinetto", solo la paglia e non la spiga. La lavorazione va da febbraio ad agosto e per realizzarlo vengono impiegate fino a 3 milioni di spighe di grano.

La festa dura alcuni giorni, durante i quali ogni sera si susseguono eventi musicali, teatrali, artistici e gastronomici. Culmina tutto la prima domenica di agosto con la processione religiosa, che si snoda per le vie di Campocavallo, all’ombra del Santuario della Beata Vergine Addolorata, alla quale esso è consacrato. Qui domenica 6 agosto alle 11 si terrà la messa di ringraziamento officiata dal cardinale Edoardo Menichelli, arcivescovo di Ancona-Osimo, che concelebrerà insieme a monsignor Benedetto Tuzia, vescovo di Orvieto–Todi.

Interverranno anche il primo cittadino di Orvieto Giuseppe Germani, l’assessore alla cultura Alessandra Cannistrà e il sindaco di Fabro Maurizio Terzino. Alle 18 per le vie cittadine, sfileranno i Covi delle edizioni precedenti insieme a quello a cui è dedicata l'edizione di quest'anno, ovvero il Duomo di Orvieto. La processione si concluderà sul sagrato del santuario con un atto devozionale ed i discorsi celebrativi delle autorità religiose e civili.

I festeggiamenti proseguiranno però fino a tarda notte con musiche, spettacoli ed intrattenimenti culinari e con la partecipazione del gruppo folkloristico del "Cantamaggio Fabrese", espressione del territorio orvietano, ospite per l'occasione. In una sorta di gemellaggio fra comunità, da domenica 13 agosto, il Covo accompagnato da una folta delegazione di Campocavallo, sarà ad Orvieto e a partire dalle 11 verrà esposto in Piazza Duomo. Alle 18 nella Chiesa di San Giacomo, adiacente alla cattedrale – quella vera, in marmo e mosaici – sarà inaugurata la mostra fotografica dedicata alla "Festa del Covo" e ai lavori realizzati dai maestri che piegano le spighe di grano trasformandole in capolavori di grande valenza religiosa ed artistica.

La mostra resterà aperta fino a martedì 15 agosto. Prevista, per l'occasione una degustazione di pani e prodotti realizzati con farine biologiche ottenute da grani antichi con la partecipazione dell'Associazione "Maratona dell’Olio" e del Consorzio Tutela Vini di Orvieto. A completare la serata, le note dell'Ephemeral Trio, a cura della Scuola Comunale di Musica "Adriano Casasole". Lunedì 14 agosto il Covo sarà trasferito in Piazza della Repubblica per poi tornare, sul percorso della processione con il trasporto della statua barocca della Madonna dalla Chiesa di Sant’Andrea al Cattedrale, in Piazza Duomo dove rimarrà nuovamente esposto fino al giorno di Ferragosto.

"Il Comune di Orvieto – afferma l'assessore alla cultura Alessandra Cannistràha aderito con grande riconoscimento alla proposta di scambio culturale con la città di Osimo per l’importanza della tradizione della Festa del Covo che esalta la comune identità agricola dei due territori. L'intento è quello di riscoprire e valorizzare la Festa della Madonna Assunta, festa antica e ancora profondamente sentita e vissuta dagli orvietani. La partecipazione della Scuola Comunale di Musica 'Adriano Casasole', della Banda Filarmonica 'Luigi Mancinelli' di Orvieto e di tante associazioni culturali e realtà produttive contribuisce senz’altro a rinnovare questo intenso legame storico con la tradizione e con l’identità del luogo".

Per ulteriori informazioni:
www.festadelcovo.it

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