L’UOMO CHE ASPETTA
Dopo essere usciti da scuola, il professore ci porta nelle due piazze in cui dobbiamo scegliere i nostri "modelli" da descrivere.
La mia scelta è molto difficile, ma dopo svariate ricerche, lo vedo.
Il mio occhio cade su di lui, è un uomo abbastanza anziano ma sicuramente giovane dentro, alto 1.65m circa, si ferma a parlare con una signora della sua stessa età, sicuramente si conoscono da una vita ma nonostante questo si danno del lei, mi avvicino e cerco di capire cosa stanno dicendo.
Lo guardo attentamente in volto sempre con molta discrezione, osservo attentamente i suoi capelli bianchi, fini e molto lisci che sono particolarmente bizzarri perché pettinati in maniera insolita.
Riesco a scrutare i suoi grandi occhi verdi acceso, solo per un momento, quando si toglie i suoi grandi scuri occhiali da sole di Moschino per strofinarli.
Ho fortuna: si mette seduto, si aiuta con le sue grandi mani rovinate, penso dal tempo, oppure dal lavoro manovale che fa o che ha fatto.
Porta un paio di jeans blu chiaro con un gilet abbinato ed un paio di mocassini lievemente rovinati sulle punte.
Rimane lì. Sembra che aspetti qualcuno.
Mi guarda e velocemente mi nascondo dietro alla locandina del teatro per non farmi vedere.
Se penso che aspetti qualcuno, è perché scruta continuamente la gente che passa, sospirando.
Sembra che stia pensando a qualcosa di molto importante, perché sembra avere lo sguardo perso nel "vuoto del pensiero".
Sta ancora qui.
Si tocca le gambe con le mani e vedo che al dito porta una fede d'oro: è sicuramente sposato.
Oh no, si alza!
Cerco di seguirlo ma si gira e mi fissa, non posso proseguire ancora, potrebbe pensare veramente male.
Cammina veloce, con le mani unite dietro la schiena.
Sta sicuramente sospettando qualcosa...
Non lo vedo più, e afflitta mi metto seduta sulla panca in cui si era seduto lui, aspettando che ripassi o comunque passi un altro "modello".
Aspetto.
Dopo quasi mezz'ora, il Corso si è ormai affollato, ma non riesco a trovare nessuno adatto.
Cerco tra le persone e....scruto una donna...AFFASCINANTE!
La guardo, cammina molto svelta, perciò devo fare in fretta.
Ha gli occhi verdi, capelli lunghissimi e neri, lisci, luminosi e sicuramente morbidi.
La pelle chiarissima risalta la sua aria candida e leggiadra.
Noto subito la sua altezza, confermata dai tacchi altissimi che porta.
Porta un giacchetto viola acceso che mi aiuta mentre se ne va veloce a vederla.
Ha in mano delle buste e la sua borsa personale.
La pelle curata mi fa pensare che non faccia lavori molto faticosi o impegnativi.
Cammina veloce verso il Duomo: cerco altri particolari ma non riesco più a vederla attentamente.
Se ne va anche lei...
Delusa, cerco altri aspiranti.
Non passa più nessuno che attiri particolarmente la mia attenzione...
Cambio zona.
Dopo poco il professore ci richiama e sfortunatamente la nostra particolare giornata di descrizione si conclude lì.
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