cultura

Niente è veramente: a Palazzo dei Sette una mostra dedicata a Mattia Moreni

mercoledì 28 giugno 2006
Si inaugura sabato 1 luglio, alle ore 18.00 Palazzo dei Sette di Orvieto, una mostra su Mattia Moreni dal titolo “Niente è veramente”. La mostra resterà aperta fino all’1 ottobre 2006. L'evento - presentato dal Comune di Orvieto / Assessorato alla Cultura, curato da Franco e Roberta Calarota della Maggiore Eventi d’Arte di Bologna e patrocinato dalla Regione Umbria e dalla Provincia di Terni - propone un affascinante viaggio alla scoperta dell’arte provocatoria di questo grande artista, singolare pittore che amava definirsi "osservatore di mestiere" e protagonista davvero straordinario del panorama artistico europeo del ‘900. Un’occasione per conoscere qualcosa in più sulla sua storia. Artista che sfugge alle classificazioni, è stato in ogni modo etichettato dalla la critica: Mattia Moreni l’outsider, l’ultimo dei romantici. Ma tali definizioni lo rappresentano solo in parte, ed è difficile dare un’idea complessiva di chi sia e di cosa sia stato per la storia dell’arte Mattia Moreni. Lui che nei suoi quadri, con ironia e sfida, porta al limite la vanità dell’elucubrazione sui problemi filosofici di cui la critica ha invaso la pittura. Lui che non può separare il pensiero dal fare pittorico. Lui che non amava definirsi pittore, ma che spesso e volentieri ripeteva come il suo mestiere fosse quello di osservare. Come osservatore Mattia Moreni è stato sicuramente molto lungimirante. La sua opera racconta, infatti, la storia dei nostri giorni attraverso gli occhi di una mente geniale anche se un po’ dissacratoria, capace di guardare in faccia la vita e la morte. Ed è proprio in nome del futuro che Moreni rifiuta ogni facile riflessione sul proprio già fatto e continua a cercare. "Niente è veramente", il titolo della mostra presentata a Palazzo dei Sette, ben rappresenta la prosa pittorica di Mattia Moreni attraverso una trentina di opere che vanno dal 1987 al 1998. Senza alcuna ideologia cui votarsi, Mattia Moreni ha esercitato come pochi il “mestiere dell’attenzione”, riuscendo lui solo ad unire i fenomeni artistici alla storia che si crea nello scorrere dei giorni. E’ proprio la pittura l’interprete principale delle sue angosce, delle sue riflessioni, dei suoi deliri. La molla che gli permette di andare avanti e di essere sempre anticipatore e innovatore è il dubbio, innesto necessario e manifesto del suo fare pittura. Ma il lavoro di Mattia Moreni, prima ancora che una risposta agli interrogativi che lui stesso pone e al dilagante clima di alienazione – prefazione alla morte dell’arte – è un potente sforzo di durata vitale.

Note biografiche

Un ricordo esemplare dell'artista

Nota della Redazione: Orvietonews, giornale online registrato presso il Tribunale di Orvieto (TR) nr. 94 del 14/12/2000, non è una bacheca pubblica. Pur mantenendo fede alla disponibilità e allo spirito di servizio che ci ha sempre contraddistinto risultando di gran lunga l’organo di informazione più seguito e letto del nostro territorio, la pubblicazione di comunicati politici, note stampa e altri contributi inviati alla redazione avviene a discrezione della direzione, che si riserva il diritto di selezionare e modificare i contenuti in base a criteri giornalistici e di rilevanza per i lettori.