cultura

Luigi Mancinelli direttore e compositore di successo

mercoledì 17 agosto 2005
Nato a Orvieto nel 1848, figlio di un musicista, Luigi Mancinelli si era affermato giovanissimo. Aveva imparato da solo a suonare il pianoforte, a 14 anni era scappato di casa dalla nativa Orvieto e si era recato a Firenze dove, dopo alcune lezioni di violoncello, riuscito ad entrare nell'orchestra della Pergola, si era così bene ingegnato da trovare, nel 1874, una scrittura per il Teatro Morlacchi di Perugia, nella triplice qualità di primo violoncello, maestro al piano e sostituto del direttore d'orchestra, il celebre Emilio Usiglio.
Una sera l'Usiglio prende la piú fatale delle sue sbornie e si trova impossibilitato a dirigere, un’ora dopo, l'Aida. Come doveva avvenire una dozzina di anni piú tardi a Toscanini a Rio de Janeiro, Luigi Mancinelli è, di punto in bianco, incaricato di «salvare» la recita assumendo la direzione dello spettacolo e, per la prima volta in vita sua, impugna la bacchetta. A questa recita di Aida assistono Giulio Ricordi, l'editore onnipotente, e l'impresario del Teatro Apollo di Roma, che proprio a Perugia, e in quel giorno, si erano dati convegno per fissare una ripresa romana del recentissimo melodramma verdiano.
Lo spettacolo del Morlacchi procede in modo eccellente, Giulio Ricordi riconosce nel giovanissimo Mancinelli una nuova autentica forza dell'arte: lo «impone» all'Apollo di Roma; in questo teatro Mancinelli ha occasione di dirigere, nella stagione invernale, Guglielmo Tell e Ugonotti con Niccolini e la Stolz. La sua fortuna di direttore è fatta; la sua fama è in pochi anni solidamente stabilita.
Nel 1886, dopo essere rimasto per sei anni all'Apollo di Roma e per altri cinque al Comunale di Bologna, esce per la prima volta dai confini della patria ed è scritturato al Teatro Reale di Madrid, dove rimane fino al 1893; fra il 1887 e il 1915 dirige, al Covent Garden di Londra, diciannove stagioni di primavera; fra il 1893 e il 1901 è, per la stagione d'inverno, al Metropolitan di New York; fra il 1907 e il 1911 è al Colon di Buenos Aires. Del Metropolitan e del Colon, è Luigi Mancinelli a dirigere la stagione e la recita inaugurale.
Vita trionfale dunque. Ma l'attività e le ambizioni del Maestro non rimanevano circoscritte nell'ambito della direzione d'orchestra; anche la composizione lo appassionava e ad essa Mancinelli consacrava tutto il tempo che gli rimaneva libero da impegni contrattuali, tanto che il catalogo delle sue opere sinfoniche, corali e di teatro raggiunge i venticinque numeri. Fra questi sono da ricordare gli Intermezzi per la Cleopatra di Pietro Cossa e le Scene veneziane, i poemi sinfonici per coro e orchestra Frate Sole e Giuliano l'Apostata, la Cantata sacra Isaia, i melodrammi Isora di Provenza, Paolo e Francesca, Ero e Leandro su libretto di Arrigo Boito e Sogno di una Notte d'Estate.

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