cronaca

"Vittorio Fagioli, il ricordo di un combattente"

giovedì 23 ottobre 2025

Vittorio Fagioli ci ha lasciato, ci ha lasciato un combattente. Sempre dalla parte del torto, o meglio di quelli che si trovano ad avere sempre torto, che si tratti di giustizia sociale, di salvaguardia dell’ambiente, di difesa dei diritti dei piu deboli. Vittorio veniva da lontano da una stagione in cui si "sognava l’impossibile", attraversando mille esperienze, sempre senza compromessi e pagando in prima persona.

Io l’ho conosciuto piu di mezzo secolo fa quando fece una battaglia che sembrava impossibile,  quella del mega elettrodotto che doveva portare l’energia elettrica da Pietrafitta a Fabro. Eppure vinse quella battaglia, forse una delle poche. Il tracciato cambio e si salvarono boschi e colline dalla presenza invasiva di una grande infrastruttuta.

Poi ci trovammo insieme per immaginare una oasi naturalistica lungo il Fersenone, il fiume che scorre tra San Vito in Monte e Montegiove. Sembrava che tutto fosse a posto ma poi i cacciatori spalleggiati dal Comune di San Venanzo riuscirono a farla saltare. Un errore clamoroso non solo perché stiamo parlando di una porzione di territorio incontaminata ma perché la sua realizzazione avrebbe anticipato una tendenza che venti anni dopo è diventata vincente.

Ci riprovo con LUISE, la Libera Universita da realizzare a Villa Cahen che finalmente, dopo l’accordo fatto con il Ministro Alemanno,  veniva nella disponibilità degli Enti Locali della zona e della Facoltà di Agraria di Perugia. Un grande lavoro, che coinvolse tante persone esperte o semplicemente appassionate.

Anche li prevalsero le logiche burocratiche e anni di lavoro andarono persi. Ma Villa Cahen è ancora li, con l’ennesimo restauro ma vuota. Certamente Vittorio Fagioli era anche molto altro e ha partecipato a tante altre avventure. 

Questo è semplicemente il mio ricordo per dire che ho avuto la fortuna di confrontarmi e scontrarmi con lui per cercare vie diverse al destino del nostro territorio troppo segnato da rendite parassitare e speculative.

Lui aveva in mente il bene comune, il valore del collettivo, l’importanza della giustizia sociale e della salvaguardia ambientale. Valori contro corrente in questo periodo storico ma che me lo hanno fatto sempre apprezzare e stimare.

Valentino Filippetti,
sindaco di Parrano


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