cronaca

Vandalizzata la targa dedicata a Stefano Melone. La solidarietà della politica alla famiglia

venerdì 7 marzo 2025

Nella notte tra giovedì 6 e venerdì 7 marzo ai Giardini Pubblici "Stefano Melone" di Orvieto Scalo, in Via Monte Nibbio, è stata vandalizzata la targa inaugurata nel dicembre 2021 con cui l'area verde in Via Monte Nibbio fu intitolata alla memoria del maresciallo capo dell’Esercito, Stefano Melone, deceduto a soli 40 anni, l'8 novembre 2001, per le conseguenze causategli dall’esposizione alle polveri di uranio impoverito durante le missioni umanitarie e di pace all’estero (Albania 1991, Somalia 1994, Libano 1996, Kosovo 1999) alle quali aveva partecipato. La targa in questione è stata spezzata e una metà è stata ritrovata a terra. Nella mattinata è stata tolta anche la parte che era rimasta ancorata al piedistallo. 

Su quanto accaduto indagano le Forze dell'Ordine. "Desidero esprimere personalmente e a nome dell’intera Amministrazione Comunale – dichiara il sindaco, Roberta Tardani – la massima solidarietà e vicinanza alla Famiglia Melone per il vergognoso atto vandalico. Un gesto violento che oltraggia il ricordo di un nostro concittadino che con generosità e dedizione si è speso per la nostra comunità e per la Nazione intera, in un luogo peraltro significativo che abbiamo voluto dedicare alla solidarietà e all’inclusione. Un episodio intollerabile che non vorremmo essere figlio di un clima di odio e rabbia che si sta cercando di seminare in maniera incomprensibile e ingiustificabile e che non appartiene alla nostra comunità".  

Solidarietà e vicinanza anche nelle parole del presidente del Consiglio Comunale, Stefano Olimpieri. "Aver distrutto la targa che ricorda Stefano Melone presso i Giardini di Orvieto Scalo a lui intitolati – afferma – dimostra come nella società esistano ancora dei vili che compiono azioni di questa gravità. Stefano Melone è deceduto giovane in conseguenza di una grave malattia contratta per servire le nostre Forze Armate. Un uomo che ha dimostrato nel corso della sua esistenza di essere un ottimo padre e un valoroso militare. L’ho conosciuto personalmente e abbiamo sempre avuto un ottimo rapporto e un reciproco rispetto. L’atto di questa notte dimostra che non c’è fine alla vigliaccheria di certi personaggi che meritano di non appartenere ad una comunità civile come quella orvietana. Nel ribadire la mia solidarietà e vicinanza al consigliere e amico Davide Melone, sollecito le Forze di Polizia ad attivarsi nel cercare di scoprire il prima possibile i responsabili di questo gravissimo atto".

"Inutile sottolineare quanto questo gesto sia da condannare senza condizioni e pregiudizi" per il consigliere comunale di Fratelli d'Italia, Massimo Perali. "Mi auguro solo – dice – che resti isolato e che sia frutto di una 'ragazzata', per quanto stupida, e che ciò non accada più. Atti vandalici del genere, che toccano personalmente gli affetti più cari sono forme di vigliaccheria indicibile. Massima vicinanza e solidarietà a Davide Melone, a sua madre Paola e sua sorella Silvia, immaginando a fatica quello che possano aver provato stamani nel ricevere la notizia".

"Rispondiamo a questo atto con un sorriso e con la schiena dritta. Nessuna vendetta, ma solo giustizia"

"Non è più tempo di silenzi imbarazzati o di mezze condanne: è tempo di scegliere da che parte stare"

Il fastidio della memoria

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