Solidarietà che contagia, nasce una rete di Comuni per distribuire mascherine

Dagli amici alle comunità più vicine, istituzioni, forze dell’ordine, operatori sanitari, fino ad una rete di Comuni che di giorno in giorno si sta allargando e sta comprendendo non solo il comprensorio orvietano, ma anche quello dell’alta Tuscia.
Tutto è iniziato la scorsa settimana, con la scelta dei i titolari della Tappezzeria Carli, Sergio e il figlio Andrea, insieme alla compagna Veronica della At Fabric, di confezionare delle mascherine simili a quelle chirurgiche, con tessuti di tappezzeria e Tnt, il cosiddetto “tessuto non tessuto”. Mascherine donate gratuitamente agli amici, poi la rete orvietana si è allargata e in poco tempo la storia, raccontata da Orvietonews, ha coinvolto non solo tante persone, ma anche istituzioni locali, forze dell’ordine e perfino gli operatori dell’ospedale di Orvieto. È stato proprio il direttore del pronto soccorso, Cesare Magistrato, a ringraziare i Carli per le mascherine ricevute.
Certo, in prima battuta per qualcuno non sono mancate strane e singolari reazioni con dissertazioni scientifiche o citazioni poco riscontrabili, ma alla fine anche gli scettici si sono redenti e hanno, addirittura, seguito la strada tracciata dalla Tappezzeria Carli senza più avere remore. Ma da via della Misericordia le mascherine colorate hanno preso la strada dei Comuni del comprensorio orvietano e, addirittura dell’alta Tuscia.
Il sindaco di Montecchio, Federico Gori, è stato tra i primi a chiedere aiuto alla Tappezzeria Carli per dotare i volontari della locale Protezione Civile e gli operatori comunali di mascherine che erano, e tutt’ora sono, introvabili. Ma l’intuizione di Gori ha subito preso piede in paese e, dopo un appello su Facebook, molte sarte hanno accettato di contribuire a realizzare delle mascherine con i materiali forniti dalla Tappezzeria Carli. Nel tempo delle nuove tecnologie non poteva mancare il “tutorial” che sta aiutando le sarte a cucire nel modo giusto le mascherine che, l’amministrazione montecchiese, si è impegnata distribuire ad ogni nucleo familiare.
La solidarietà in poco tempo ha contagiato altre amministrazioni e nell’orvietano sta velocemente nascendo una rete di tappezzieri, sarte e appassionate di cucitura, che si sono messi a disposizione per realizzare le mascherine. Lo schema è lo stesso, i materiali vengono distribuiti dalla Tappezzeria Carli, e arrivano nei comuni che stanno aderendo alla rete di solidarietà, dove i volontari le trasformano in mascherine. Fondamentale in questo percorso è l’apporto e il sostegno della Olimpieri Costruzioni Meccaniche.
Da Montecchio la rete ha velocemente coinvolto il primo cittadino di Baschi, Damiano Bernardini, poi quello del comune viterbese di Castiglione in Teverina, Leonardo Zannini, e da poche ore anche quello di Castel Viscardo, Daniele Longaroni.
Lo scopo è quello di costruire quante più mascherine possibile, permettendo ai cittadini dei comuni coinvolti di svolgere quelle attività permesse in questo momento, come fare la spesa e spostarsi per motivi sanitari, limitando il più possibile i rischi da contagio.
“Noi italiani, con tutti i nostri difetti, una certezza l’abbiamo: nei momenti di difficoltà non accettiamo lezioni da nessuno in quanto a solidarietà - commenta proprio il sindaco Gori -. L’essenza della solidarietà è iniziare da chi ne ha più bisogno, da chi spesso vive condizioni ‘di serie B’, da chi non ha troppi servizi ma si lamenta raramente, da chi nonostante tutto resiste sempre, nonostante le difficoltà. Questo è il senso della collaborazione, nel termine più nobile. Restiamo a disposizione, ora più che mai, ci stringeremo un po’, del resto siamo in guerra e ci si aiuta tutti”.

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