Regione Umbria, rinviata in commissione la mozione sull'impianto dell'Alfina

Su proposta del capogruppo del Partito democratico Giacomo Leonelli, l'Aula di Palazzo Cesaroni ha deciso a maggioranza (15 sì Pd, Upu, SeR; 3 no M5S, Mancini LN; 1 astenuto, Squarta FdI) di rinviare in Seconda commissione la mozione “Progetto per la realizzazione di impianti geotermici pilota nella piana dell'Alfina. Adesione della Giunta regionale al documento di Amministrazioni comunali dell'Umbria e del Lazio recante contrarietà a tale realizzazione, adozione da parte della Giunta regionale di conseguenti iniziative”, firmata da Emanuele Fiorini (LN), Raffaele Nevi (FI), Claudio Ricci (Rp), Giuseppe Biancarelli (Upu), Andrea Liberati (M5S), Marco Squarta (FDI), Giacomo Leonelli (Pd), Silvano Rometti (SeR). Leonelli ha spiegato che l'atto “è piuttosto tecnico e di ritenere quindi opportuno un lavoro di approfondimento in Commissione” ed ha proposto di riportare in Assemblea la mozione prima della pausa natalizia. Proposta approvata a maggioranza dall'Aula.
A FAVORE DEL RINVIO. Claudio Ricci (Rp) si è detto, a nome dei gruppi di centrodestra e liste civiche, favorevole all'approfondimento in Commissione. Ha poi spiegato che “i grandi impianti non fanno più parte dei sistemi economici ambientali del futuro. Ogni singolo edificio deve diventare a impatto zero, producendo anche un 5 percento in più di energie da immettere in rete per alimentare altre strutture. Si tratta di un modo per creare anche nuova impresa. Siamo favorevoli alle micro pompe di calore. Proprio applicando queste innovazioni abbiamo inaugurato, a Viole di Assisi, una struttura a consumo zero”.
CONTRO IL RINVIO. Andrea Liberati (M5S): “Dobbiamo essere coerenti quando si firmano gli atti. Dobbiamo difendere il territorio, l'ambiente e questa Assemblea, che si deve esprimere subito. Mentre tutto viene rinviato in Commissione. Il dibattito invece deve essere fatto qui, alla luce del sole. Un ulteriore differimento va solo a danneggiare le comunità e i sindaci che hanno sottoscritto una istanza che noi abbiamo recepito. Il parere dell'Ingv (Istituto nazionale di geofisica) è viziato da conflitto di interessi, dato che, come è stato già rilevato, il consorte di chi ha effettuato la relazione è il consulente scientifico della ditta proponente. Dimostriamo coerenza e difendiamo la politica dagli attacchi delle multinazionali, che in Umbria fanno ciò che vogliono”.
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