cronaca

Buoni pasto. Ora parlano (e scrivono) i genitori degli studenti della primaria di Ciconia

giovedì 15 settembre 2011
di Monica Riccio
Buoni pasto. Ora parlano (e scrivono) i genitori degli studenti della primaria di Ciconia

Niente pranzo a scuola per i loro figli. E' questa la protesta messa in atto da un gruppo di genitori i cui figli frequentano le classi a tempo pieno della scuola primaria di Ciconia. Dall'inizio della scuola stanno facendo i salti mortali e vanno, tutti i giorni, a prendere i propri figli alle 13,05, li portano a casa a pranzo per poi riportarli a lezione alle 14,05 (alla materna di Ciconia un altro comitato sta prelevando i propri figli alle 12,15 senza far ritorno per le attività pomeridiane).

Un sacrificio pazzesco per alcuni, impossibile per molti. Così a tenere duro sono ormai rimasti una trentina di genitori, anche se ogni giorno arrivano notizie di altri gruppi spontanei che si sarebbero costituiti anche negli altri plessi cittadini. La protesta verte tutta sull'aumento ritenuto troppo gravoso dell'importo del buono pasto che, per l'ultimo scaglione ISEE di riferimento, è fissato in 5,50 Euro.

I genitori vorrebbero l'apertura di un tavolo a cui partecipare che possa riconsiderare l'aumento messo in campo dall'attuale amministrazione, "perché, - dicono, - noi non siamo contro qualcuno, ma perseguiamo un obiettivo, ovvero portare il Comune a riconsiderare gli aumenti". Il confronto, i genitori, lo chiedono con il Comune ma anche con la ditta appaltatrice del servizio mensa, per capire, cercare soluzioni, arrivare ad un accordo che soddisfi tutti.

C'è chi dice "che almeno resti l'importo dello scorso anno", chi denuncia il fatto che non ci sono sconti per famiglie con più bambini iscritti al servizio di mensa, chi lamenta di non poter più andare avanti con questi importi di spesa. Così, esasperati dalle dichiarazioni del consigliere Pizzo prima e dell'assessore Tardani poi, i genitori del comitato spontaneo di Ciconia, questa mattina si sono ritrovati davanti ai cancelli del plesso di Via delle Ortensie per parlare con la stampa, spiegare i motivi della protesta e presentare il testo di una lettera aperta che si è convenuto di scrivere al sindaco, all'assessore competente, al consiglio comunale.

I genitori, che non potranno continuare molto a lungo a protestare facendo la spola tra casa e scuola, hanno annunciato inoltre di voler mettere in atto altre forme di protesta, finché qualcuno non si farà carico delle problematiche esposte.

Intanto anche sul fronte trasporti esplode la rabbia di molti: la riduzione degli scuolabus, - figlia dei tagli operati dall'attuale Giunta, - costringerebbe, a quanto pare, molti bambini ad arrivare a casa tardi e, in particolare nella frazione di Prodo, si lamenta che i bambini vengano fatti scendere alla Colonnetta nei giorni di martedì e venerdì (in concomitanza con il rientro pomeridiano delle medie). Ma i genitori pagano il trasporto fino a Prodo.

C'è da aggiungere una mala interpretazione della normativa che prevede il pagamento degli importi a seconda dello scaglione di riferimento ISEE: molta gente ha capito che le cifre indicate si riferiscono al reddito, mentre si riferiscono alla risultante ISEE sulla base dei redditi dichiarati, quindi ad esempio molti non hanno chiesto di accedere a quote mensa più basse pensando di non poter rientrare negli scaglioni.

Insomma l'anno scolastico è appena cominciato e già tanti sono i problemi da risolvere. 5,50 euro a pasto sono davvero troppi, se consideriamo che una buona parte del costo pasto è coperta dal comune e se consideriamo che un adulto con un buono pasto di circa 5 euro riesce, in genere, a pranzare. La convenzione con la CAMST sta per scadere, forse sarebbe bene ripensare in toto alla gestione delle mense scolastiche e cominciare a preparare un bando di gara che possa garantire una nuova convenzione più economica per tutti. Intanto c'è anche chi si lamenta della qualità, delle porzioni offerte, e dell'abbinamento dei cibi proposti agli studenti, e nemmeno l'ottima idea della colazione uguale per tutti viene risparmiata dalle critiche.

E siamo solo al quarto giorno di scuola...

Lettera aperta dei genitori a sindaco, assessore e consiglio comunale sulla mensa scolastica

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