"Piantiamo un olmo all'Olmo". Quartiere medievale in festa per Sant'Antonio

"Quando si pianta un albero si compie un rito che ci collega alle future generazioni, si scommette su un futuro di prosperità e pace, si condivide un progetto che parte oggi ma ci auguriamo non abbia mai fine. E quando quest'albero è un olmo, e lo si mette a dimora simbolicamente nel Quartiere dell'Olmo ad Orvieto, abbiamo di che rallegrarci".
Così il Comitato Festeggiamenti di Sant'Antonio, presieduto da Ivano Pimponi, che opera grazie al contributo di tanti volontari orvietani, propone un ricco calendario di iniziative che per sei giorni animeranno strade, vicoli e piazze nell'intero quartiere medievale tra San Giovenale e San Giovanni. La novità, per così dire, dell'edizione 2017 della Festa di Sant'Antonio sarà la centralità del Giardino della Chiesa di San Giovenale, riportato alla bellezza originaria e alla fruizione collettiva con il lavoro dei membri del Comitato e l'indispensabile benedizione di don Enrico Bartoccini.
"Da secoli – spiegano – l'olmo, grazie al 'matrimonio naturale con la vite', è entrato per estensione a far parte della simbologia cristiana. Nel 1494 al calare di Carlo VIII in Italia, Orvieto riorganizzò i quartieri a scopo difensivo e da San Giovanni e San Giovenale nacque l'Olmo, a protezione della città intera. Oggi l'olmo troneggia nello stemma del quartiere che ne va assai fiero: ripiantiamo l'olmo all'Olmo!".
L'appuntamento con una messa a dimora così altamente simbolica è per domenica 11 giugno alle 19.30 nel contesto dei quattro giorni di festeggiamenti. "I programmi religioso e civile – anticipano dal Comitato – si intrecceranno all'insegna dell'armonia e della devozione a Sant'Antonio, un santo 'dotto' ma al contempo molto popolare. Nato a Lisbona in Portogallo, è ricordato come uomo di profonda cultura e fede, appartenente all'Ordine dei Frati Minori. Per questo ebbe tra l'altro l'opportunità di incontrare e ascoltare di persona San Francesco nella Pentecoste del 1221, ad Assisi, durante il Capitolo delle Stuoie".
Si inizia, allora, giovedì 8 giugno alle 18 con la funzione del triduo di predicazione che si ripeterà alla stessa ora nella vicina chiesa nei pomeriggi di venerdì e sabato. "Si fa presto a dire 'Mi sposo!'" è il titolo della commedia che la Compagnia "La Batreccola" di Porano porterà in scena nell'insolita cornice verde del giardino venerdì 9 giugno alle 21.30. Sabato 10 giugno, invece, l'appuntamento è con la tradizionale cena in giardino. Per informazioni e prenotazioni: 340.0549998 – 393.7817352.
Al momento conviviale farà seguito "La Leggenda di San Giuliano", narrazione poetica ispirata alla leggenda aurea di Jacopo Da Varagine affidata all'attore Andrea Brugnera e a partire dalle 22, la serata in musica sulle note di Patrizio Dominici. Domenica 11 giugno l'appuntamento è alle 11 con la messa a cui prendono parte i portatori di Sant'Antonio e dei membri del Comitato, e poi di nuovo alle 18 la messa serale.
Nel pomeriggio, a partire dalle 16.30 "Giochiamo insieme in giardino", giochi in corda, con il Gruppo CAI Speleo di Orvieto, saltando la corda o al tiro alla fune, giochi con l'argilla della Fornace Bernasconi di Castel Viscardo, giochi con la palla, a calcetto, palla nome, avvelenata, tre palle e un soldo, giochi con i colori, per colorare i vasi di coccio e dipingere, giochi con la carta realizzando fiori, con il vimini facendo cestini, e non da ultima, con la musica dell'organetto. E, come ogni festa popolare che si rispetti, gelato per tutti i bambini.
La tradizionale processione con l'immagine del Santo portata a spalla per le vie del quartiere medievale – tra le più scoscese di Orvieto – illuminate per l'occasione da luci e candele votive, muove alle 21 sulle note della Banda Filarmonica "Luigi Mancinelli". E dalle 22, ancora musica con Patrizio Dominici.
Per ulteriori informazioni:
340.0549998 – pimponi.ivano@libero.it
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