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Al Fanello Calcio il presidente che vince è anche allenatore. Prossimo obiettivo l'Eccellenza

mercoledì 10 aprile 2024
di Roberto Pace

Fanello, in romanesco, si da al ragazzino che si da arie da giovanotto. A Orvieto, il Fanello Calcio è una giovane Società, cresciuta in fretta e adesso pronta a misurarsi nei campionati degli adulti. Da qualche giorno è ufficialmente in Promozione, a cinque anni dall’esordio nel pallone dei dilettanti umbri. Il fondatore, trascinatore, nonché capo indiscusso del Club, è Silvio Corinti, viterbese doc, portato a Orvieto da motivi strettamente professionali. Sessantuno primavere, portate benissimo, la maggior parte delle quali passate correndo dietro a una palla, a tifare Juventus la sua squadra del cuore, a vincere una battaglia (si fa per dire) personale con il resto della famiglia, costretta ad abdicare alla preponderanza della passione.

Innata fin da ragazzino, sempre al seguito del papà tifoso sui campi delle squadre del cuore e poi sfogata direttamente una volta diventato giocatore. In carriera, oltre a indossare i colori giallo e bleu della Viterbese nel campionato Interregionale, lo troviamo con le maglie del Villanova Viterbo nella Promozione, altre squadre di prima e seconda categoria fino all’ultima dell’Aurora Viterbo, Società nella quale chiuse la carriera quando la carta d’identità segnava "oltre 40".

Spazio al lavoro per consolidare il suo status imprenditoriale e, a seguire, di nuovo calcio, stimolato dall’inesauribile voglia di calzare ancora le scarpe con i tacchetti e con un chiodo fisso nella testa: "Faccio una Società tutta mia nella quale nessuno potrà vietarmi di giocare quando lo desidero, sia in allenamento come in partita". Detto e fatto. Nasce, così, il Fanello Calcio che, nel 2019, entra ufficialmente nel mondo del pallone orvietano. E’ il primo e forse unico club, sul territorio nazionale, nel quale un unico personaggio detiene due cariche chiave: di Presidente e Allenatore circondato da un quintetto di fedelissimi: Baffo Nicolò il nostro direttore sportivo, poi Maik Ricci, Alessandro Di Cicco e Lorenzo Galli che si occupano della gestione, Spadino nel ruolo di viceallenatore.

A questi si è aggiunto, dall’inizio della Stagione, Eugenio Ceban che cura la preparazione atletica della squadra.
Corinti, nel suo doppio ruolo, è tra i pochissimi patron del calcio a potersi permettere una raccomandazione ai tesserati che ha molto di originale: "Guardate ragazzi, che se le cose sul campo non dovessero funzionare, l’allenatore da noi non si cambia. Semmai, ad andar via sono i giocatori". L’arrivo del Fanello Calcio sul pianeta pallone è accolto con rispetto e, anche, con sospetto. Nel riassumere la storia, il fondatore usa toni cordiali, mai rancorosi, nei quali traspare soltanto un po’ d’amarezza. Da parte sua non c’è astio verso nulla e nessuno. E, anzi, da cinque anni a oggi, non c’è stato avvenimeto sportivo di rilievo nell’orvietano privo del marchio "Conad Fanello" a supporto:
"Cerchiamo di essere sensibili alle esigenze del territorio perché ce ne sentiamo parte integrante e lo facciamo con piacere. Tornando al calcio, le iniziali intenzioni miravano al puro divertimento. Poi, vincendo, sono diventate qualcosa in più. Abbiamo avuto il problema della disponibilità dei campi che c’ha costretto a bussare a tante porte che nessuno c’ha aperto pur avendo offerto la nostra disponibilità a sostenere le spese di affitto e quant’altro. Unica proposta che c’era pervenuta l’utilizzo del campo di Colonnetta di Prodo, peraltro non consono alle nostre esigenze. Così, ci siamo visti costretti a cercare altre risorse. Che abbiamo trovato, grazie alla disponibilità della Società sportiva che gestisce l’impianto di Castiglione in Teverina e da adesso in poi in quello di Porano, dove disputeremo il campionato di Promozione".

L'accordo con il Comune ove il sindaco è Marco Conticelli ha risvolti molto interessanti:
"Il Centro Sportivo, dove i lavori sono nella fase di ultimazione era fermo da oltre dieci anni. Abbiamo proceduto alla ristrutturazione degli annessi e del terreno di gioco con prato naturale e non sintetico. Accanto c’è un secondo campo, volendo utilizzabile per il calciotto, calcetto, oltre che per gli allenamenti della prima squadra. Il tutto nasce con il bando del Comune uscito, circa, un anno e mezzo fa, al quale la nostra Società ha partecipato vincendolo, grazie al quale ci siamo garantiti la gestione dell’impianto, in esclusiva, per i prossimi dieci anni".

La superiorità, abbastanza netta, con la quale siete arrivati alla promozione autorizza a pronosticare la conferma in blocco dell’organico?
"Il progetto prevede la conferma di tutti i giocatori già con noi in questa stagione. Non potrà mancare qualche ritocco, con l’integrazione di qualche giovane già abituato ai campionati d’Eccellenza e Promozione".

Visto che, si è nominata l’Eccellenza, chissà se, in casa Fanello, la Promozione viene vista quale traguardo definitivo o tappa di trasferimento verso categorie più ambite:
"Direi di trasferimento in direzione Eccellenza e, perché no, in Serie D. Non abbiamo fretta, vogliamo continuare a divertirci ma con un occhio sempre attento sul futuro".