sport

Il DG Matteo Panzetta presenta il suo motto: "Tutti uniti per l'Orvietana"

venerdì 16 giugno 2023
di Roberto Pace

Per Matteo Panzetta sembra non contare quella massima popolare dove si afferma: "È entrato Papa ed uscito Cardinale". Lui, con l’esperienza da team manager fatta per due terzi del passato campionato è stato investito, senza intermediari, nella carica di direttore generale dal presidente dell'Orvietana Roberto Biagioli. Con Panzetta, Biagioli lancia nel calcio una nuova "promessa" nella quale pare credere fermamente. È la terza "scommessa", dopo quelle su Matteo Porcari, oggi con un discreto curriculum da DS nel calcio umbro e, più di recente, su Gianfranco Ciccone, l’allenatore che ha ricondotto l’Orvietana in Serie D.

Quello, cui si sta apprestando Matteo, è ruolo complesso, quanto rilevante, indipendentemente da chi è chiamato a esercitarlo. La cui importanza, quanto il valore del lavoro compiuto si misurano, in particolare, nei momenti in cui c’è il vento che soffia contrario:
"Tutto vero e di ciò sono felice e, al tempo stesso, onorato. Non sottovaluto le responsabilità che comporta e cercherò di fare il meglio per la fiducia accordatami dal Presidente".

Ti rendi conto cosa comporti essere il numero due, secondo soltanto al massimo dirigente? Sotto di te c’è tutta una gerarchia. Raccontaci come hai pensato la tua linea di lavoro:
"Per intanto, in piena sintonia con il presidente. Sapete tutti del rapporto di totale e reciproca fiducia, soprattutto della sua nei miei confronti. L’impostazione sarà di piena e totale fiducia dal primo all’ultimo dei collaboratori. Partendo dal nuovo direttore sportivo, Severino Capretti, con il quale ho già in essere una stretta relazione che ha già portato a sentirci qualche decina di volte al giorno. Con il mister, Silvano Fiorucci, stiamo solo proseguendo il tipo di lavoro iniziato nella passata stagione, lo stesso vale per i giocatori che rimarranno, come per tutto lo staff. Il motto che desidero ci contraddistingua recita in questo modo 'Tutti uniti per l’Orvietana'".

Fabrizio Mortolini, prima di scendere dal treno, aveva affermato che buona parte del lavoro era stata fatta ma mancavano da definire particolari da lui definiti rilevanti. Ne saprai, certamente di più. Ti chiedo, se sia nelle tue intenzioni proseguire sulla stessa rotta:
"Intanto, approfitto per ringraziare Fabrizio, sia per quanto fatto per Orvieto e l’Orvietana nei mesi trascorsi nella nostra città, sia per quanto dato al sottoscritto. Per otto mesi circa abbiamo collaborato in modo fitto e continuativo, da lui ho imparato molto, gli sarò grato per sempre e gli rivolgo il più grosso in bocca al lupo per tutto ciò che sarà della sua vita. Effettivamente, le cose migliorabili erano più di una, qualcosa è già stato fatto, altro faremo a partire da adesso. Penso alle strutture, all’organizzazione, alla logistica. Il riferimento, per essere chiari, non era per i fatti sul campo, ma per quello che ruota attorno, spesso più tagliente di quanto possa accadere sul terreno di gioco".

Ascoltandoti, viene da pensare a qualche intervento sui modi di fare che, ritenete siano da aggiornare o comunque rivedere:
"Avremo rinnovamenti in più punti, proseguendo su quanto già fatto per il settore giovanile, iniziando dal ringiovanimento. Lo faremo anche con la prima squadra, ringraziando tutti coloro che, fino a oggi, hanno dato il loro contributo. È il momento di guardare con un occhio al futuro e non più al presente".

Se ho capito bene, volete svecchiare un po'. Mi chiedo, come possa sentirsi un giovane, come sei tu, chiamato a gestire una negoziazione con persone più avanti con gli anni che, rispetto a te, possono vantare maggiore esperienza. Ritieni possedere il "polso" che serve?
"So di accollarmi grosse responsabilità e per un giovane, che in questo campo deve completare la maturazione, non sarà semplice. Sono il primo a saperlo e me lo ripeto ogni giorno. L’età ti da l’esperienza e i miei ventisei anni non sono paragonabili a quella di persone che ne hanno sessanta. Questo, però, non mi spaventa. Il polso, come tu lo hai definito, credo di averlo, per una ragione che ritengo concreta: in ambito professionale, come in altro sono ormai abituato a confrontarmi con soggetti più adulti. Capita, a volte, essere guardati con un occhio un po’ particolare. Se, però, il presidente ha deciso affidarmi anche tale incarico un motivo deve esserci e vorrei che tutti lo capissero. Mi è già giunta qualche voce che parla di “autocelebrazione” ma le cose non stanno così".

Veniamo alla parte agonistica, quella che alla gente interessa di più. Hai già detto che state lavorando. Qual è il filo conduttore?
"Cercare la riconferma, e lo stiamo facendo, in massima parte degli autori dello strepitoso cammino che c’ha condotto alla salvezza. Ovvio attendersi qualche addio doloroso dovuto, un po’, ai soliti equilibri tra over e fuori quota (quest’anno il criterio è stato rivisto). Abbiamo un budget che non va assolutamente sforato e sapete come, per il Presidente Biagioli, il bilancio in nero sia la struttura portante. Entro questi limiti cercheremo di costruire una squadra il più possibile competitiva associando i 'vecchi' con nuovi giocatori affidabili. I colloqui sono in corso e pare procedano per il meglio. Nelle prossime ore conoscerete i primi nomi. Anticipo, con immensa soddisfazione, che la maglia di numero uno sarà, per il secondo anno, di Filippo Marricchi, tra i principali artefici della salvezza".

Gran bella notizia e ti posso assicurare che, un giorno sì e l’altro pure, incontro sportivi che vogliono notizie sulla conferma di Filippo:
"A proposito di portieri, non dobbiamo dimenticare Emanuele Rossi, il nostro 2005, apprezzato anche con la maglia delle varie rappresentative in tornei, anche internazionali. Emanuele è un gioiellino abbastanza esclusivo il cui miglioramento è costante. Cercheremo di tenercelo stretto. Se tutto andrà bene, avrà più opportunità d’impiego per poi programmarne il futuro alla fine del prossimo campionato".

Non so se, quella che andiamo a concludere sia la prima o una delle tante interviste di cui sarai oggetto. Nel periodo di calcio mercato tutti si dichiarano vincenti. Farai lo stesso anche tu?
"Tutti parlano, qualcuno anche troppo, come un certo signore il quale, più che Direttore mi pare essere un attore. Gli attori parlano, solitamente, su indicazione dei registi. Quello cui faccio riferimento, invece, parla e sparla senza che se ne possa capire il motivo. A suo tempo, affermò che l’Orvietana sarebbe retrocessa, sostituita, in Serie D, dalla Società per la quale lavorava. Non è andata proprio così".

Quest’ultima risposta è tutta farina del sacco di Matteo Panzetta. Ha voluto fosse così e noi ne rimandiamo il giudizio ai nostri lettori.

Orvietana, arrivano le prime conferme. Rinnovano Marricchi, Siciliano e Ricci

Nota della Redazione: Orvietonews, giornale online registrato presso il Tribunale di Orvieto (TR) nr. 94 del 14/12/2000, non è una bacheca pubblica. Pur mantenendo fede alla disponibilità e allo spirito di servizio che ci ha sempre contraddistinto risultando di gran lunga l’organo di informazione più seguito e letto del nostro territorio, la pubblicazione di comunicati politici, note stampa e altri contributi inviati alla redazione avviene a discrezione della direzione, che si riserva il diritto di selezionare e modificare i contenuti in base a criteri giornalistici e di rilevanza per i lettori.