Ennesimo inciampo per l'arbitro Ilaria Possanzini

Ilaria Possanzini, arbitro folignate, ormai abituata a combinarne grosse nei finali di tempo e nell’immediato dopo partita, è tornata di nuovo alla ribalta, a due giorni dalla ripresa del campionato, per quanto accaduto in occasione della partita S. Sisto – Tiferno.
Ad Orvieto la ricordano molto bene, per il referto, costato una bella somma alla Società biancorossa, per il cartellino rosso a Missaglia nel percorso di rientro agli spogliatoi per il riposo, per alcune decisioni di gioco, successivamente tutte smentite dalle riprese televisive.
Era il 27 Gennaio dell’anno scorso e la Pontevecchio, poi retrocessa, vinse la partita due a zero. A San Sisto, nell’ultima partita del 2019, il referto del fischietto folignate era costato quattro turni di squalifica al giocatore Siena, del San Sisto, reo, secondo l’arbitro, di averla presa per i capelli, al rientro negli spogliatoi, senza procurarle dolore. Gesto deplorevole, il cui autore non poteva, però, essere Siena, distante una decina di metri dal luogo del misfatto, come si vede dalle immagini, peraltro visionate dalla Possanzini nel post partita.
Il giudice sportivo, stavolta, è voluto andare più a fondo, affidandosi anche lui alle riprese televisive, come previsto nelle nuove norme pubblicate a Giugno 2019. Il giorno successivo all’uscita del comunicato esce, però, un supplemento dello stesso. Dove c’è scritto che lo squalificato era Stella, capitano del San Sisto, sulla scorta delle dichiarazioni rese dal sig. Caravella, uno degli assistenti della Possanzini.
L’atto, ultimo della serie ma, forse, non definitivo, rende la vicenda più ridicola, perché lo stesso Caravella, indicato dal giornalista, Nicola Agostini, testimone oculare e fornitore delle immagini, aveva affermato, sul momento, di non aver visto nulla. Non sarebbe male, probabilmente, destinare, sia l’arbitro, sia l’assistente, ad altro incarico, ove si voglia salvaguardare il buon nome della classe arbitrale umbra

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