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"Sport e disabilità: la sfida più bella". Incontro con il Panathlon Junior

giovedì 27 aprile 2017
"Sport e disabilità: la sfida più bella". Incontro con il Panathlon Junior

"Un viaggio nel mondo dello sport, tra difficoltà e soddisfazioni". E’ il messaggio dell’incontro pubblico che si terrà venerdì 28 aprile alle 9.30 nella Sala dei Quattrocento del Palazzo del Popolo di Orvieto – intitolato appunto "Sport e disabilità: la sfida più bella". L'iniziativa è promossa dal Panathlon Junior - Club di Orvieto in collaborazione con il Comitato Italiano Paralimpico e il Panathlon International e con il patrocinio del Comune di Orvieto “Comune Europeo dello Sport 2017”.

Ad aprire l’appuntamento saranno i saluti istituzionali, quindi la parola passerà agli ospiti: Gianluca Cacciamano, atleta Paratriathlon, e Salvatore Cimmino conosciutissimo per le sue imprese “A nuoto nei mari del Globo”. Alle 11.30, sarà la volta delle atlete Paratriathlon Nicole Orlando e Chiara Vellucci. Durante la mattinata, inoltre, verranno presentati alcuni lavori realizzati dagli studenti del Liceo Artistico di Orvieto.

Nel pomeriggio, la campionessa paralimpica Nicole Orlando, presenterà alle 17.30 nell'Atrio del Palazzo dei Sette il libro scritto a quattro mani con la giornalista del Corriere dello Sport Alessia Cruciani, “Vietato dire non ce la faccio”, nel contesto della 22esima edizione della rassegna letteraria “Il Libro Parlante” promossa dalla Libreria dei Sette Mondadori e dal Comune di Orvieto, in collaborazione con il Caffè Montanucci e la Bottega Michelangeli.

Il libro. È la sera di Capodanno, e Nicole non vede l’ora di festeggiare. Prima però i suoi familiari vogliono ascoltare il discorso del Presidente della Repubblica. All’improvviso tutti ammutoliscono perché Sergio Mattarella sta parlando proprio di lei. Nicole si spaventa. – Che ho fatto? – domanda. In realtà viene citata dal Capo dello Stato perché ha vinto quattro medaglie d’oro e un argento ai Mondiali di atletica in Sudafrica. Lei è una campionessa del mondo, ma una campionessa un po’speciale: è nata con la sindrome di Down. Un problema? Non per lei.

"La sindrome di down - dichiara - non è quella disgrazia che tutti credono. Solo l’ignoranza è una disgrazia. Per noi la vita è possibile! E non ne vogliamo una straordinaria, ci basta dimostrare quanto sia meravigliosa la nostra normalità”. Con il suo “cromosoma della felicità", così lo definisce, la sua vita è come correre i 100 metri controvento: ci mette un po’ di più ma taglia sempre il traguardo. E vince. Perché fin da bambina le hanno spiegato che “è vietato dire non ce la faccio”. Un motto che ha sempre seguito e che l’ha sostenuta in tutte le sue conquiste.