Vito Piscopiello, il talent scout dei biancorossi: "Per i giovani non esistono sbarramenti"

Vito Piscopiello è il ministro plenipotenziario cui, Roberto Biagioli, ha affidato le chiavi del club biancorosso per la rivisitazione, in sana pianta, delle strategie di gestione. Un compito che, il ds di Viterbo, sta portando avanti in modo egregio, col conforto dei risultati sportivi ad oggi conseguiti. Che non passano inosservati in ambito regionale, certificati con il riconoscimento assegnato al Presidente, da parte di dirigenti, giornalisti e addetti ai lavori di grande prestigio, in occasione di una serata, veramente speciale, tenutasi alla Locanda del Cardinale di Assisi.
La strada intrapresa è quella giusta, l’anno che si è appena concluso ha proposto una squadra tornata a livelli importanti:
“ Certamente. Nell’ultima partita, a Guardea, abbiamo rivisto la squadra desiderosa di imporsi, pronta a dettar legge anche in trasferta, sui campi più ostici. Nelle due settimane di sosta ci siamo allenati bene e intensamente. Forse, ancora con più determinazione, auspice la sconfitta dell’Orte che ha praticamente azzerato i distacchi”
La corsa sta per riprendere, domenica prossima, al Muzi, arriverà l’Olimpia Thyrus. Nell’attesa, proviamo a scoprire qualche segreto di una macchina che viaggia a pieno regime, partendo dalle competenze del direttore:
“Il mio, è un ruolo che avevo prospettato fin dall’inizio, sposato, devo dire, con entusiasmo dal Presidente, basato, principalmente, sulla continuità di gestione fra settore giovanile e prima squadra, dove vengono meno quelle barriere che fanno, delle rispettive attività, dannosi compartimenti stagni.
La mia prima scelta e credo, la più azzeccata, è stata quella dell’allenatore. Massimiliano Nardecchia avete imparato a conoscerlo anche voi. E’ persona seria, professionalmente preparata, con grandi capacità per interagire, sia con i giocatori, sia con tutte le figure che ruotano attorno al piccolo universo biancorosso. Crede nei giovani e li inserisce presto nel mondo dei più grandi. I progressi sono sotto gli occhi di tutti. Abbiamo portato dei ’99 nel giro della prima squadra e alternato anche qualcuno nato nell’anno 2000, per un lavoro di prospettiva. Questo, in sostanza, ciò che mi proponevo e stiamo realizzando”.
Si parla, veramente, un’altra lingua. Lontani, i tempi in cui, coloro abituati a pensar male, insinuavano la connivenza di due società sotto un’unica bandiera:
“Non esistono sbarramenti che si frappongono all’integrazione. A un ragazzo più giovane le frequentazioni in prima squadra fanno solo bene. Il passaggio va, in ogni caso, gestito”.
E qui torna nuovamente in gioco Nardecchia, che è al vertice della piramide, il suo modo di insegnare, interpretare il calcio e rapportarsi con i vari collaboratori:
“ Un altro tassello, sistemato fin dall’inizio, ha riguardato, la precisa definizione dei ruoli e delle competenze. Ciascuno svolge il compito assegnato. Si evitano, così, le interferenze, sempre pregiudizievoli quando si vuole, davvero, il bene dei giovani”.
L’Orvietana, nelle categorie giovanili, si era ripromessa il ritorno a campionati di prima fascia. Il presidente Biagioli, nell’intervista prenatalizia, aveva evidenziato qualche imprevista difficoltà:
“Partiamo dalla juniores, nella quale alcuni ragazzi del ’97 hanno preferito prendere altre strade, meno impegnative, in categorie diverse. Considerando le chiamate, per qualche altro, in prima squadra, onde compensare qualche infortunio, l’inizio non è stato brillante. Da adesso in avanti, dopo gli ultimi tre acquisti, la situazione dovrebbe essere più tranquilla. Siamo, ora, al sesto posto, contiamo di poter lottare per accedere ai play off. Gli allievi, che stanno facendo molto bene, si trovano al terzo posto. Purtroppo passano soltanto le prime due. Sarà importantissimo iniziare con uno sprint il girone di ritorno. Possiamo farcela. I giovanissimi sono a metà graduatoria. Ma ripeto, al di là delle classifiche, il nostro è un lavoro di prospettiva, in chiave prima squadra. Non è un caso, se due ’99 hanno già esordito o alcuni 2000 siano, da sottoquota, con gli allievi”.
Com’è, la qualità del rapporto fra Nardecchia e gli altri tecnici:
“A prevalere è sempre il confronto di reciproche e specifiche posizioni. Ognuno ha la possibilità di dire la sua e le decisioni rappresentano la sintesi dei diversi punti di vista. Ritengo la discussione un momento di crescita. Nardecchia interpreta il ruolo alla perfezione ed anche per questo motivo lo ritengo il mio acquisto più azzeccato”.
Hai accennato più volte ad un lavoro di prospettiva, interpretabile in tempi abbastanza lunghi. Il presidente, oltre alla Promozione, ha messo, fra gli obiettivi primari, la continuità del lavoro di questo staff, ben oltre il termine dell’attuale stagione:
“Per adesso siamo concentrati sul campionato, che speriamo di portare a termine nel modo da tutti sperato. Devo dire, comunque, che il rapporto che lega Nardecchia e Biagioli è fatto di grande affinità e finiranno per proseguire assieme”.
Anche perché, rimanendo in equilibrio tra le parti, anche l’Orvietana sta dando abbastanza a Nardecchia il quale, lo ricordiamo, è alla stagione d’esordio da primo allenatore:
“Vero. Fino ad ora, in tutte le società dove era stato, aveva svolto la mansione di secondo o quella di preparatore atletico”.
La conquista della finale di Coppa Italia, in programma il prossimo 11 Febbraio, due squadre finaliste al Torneo di Natale e le convocazioni per le varie rappresentative di categoria, rappresentano i primi riscontri tangibili della gestione affidata a Vito Piscopiello:
“ Per la finale di Coppa, che ci riempie d’orgoglio, anche per il modo in cui l’abbiamo conquistata, conosciamo soltanto il nome del competitor, Casa del Diavolo e la data, 11 Febbraio, ma non la sede, ancora da definire.
Uno dei meriti, per la doppia finale al Torneo di Natale, è da attribuire a Mauro Bellini che ha insistito affinché, anche l’Orvietana, aderisse al percorso Coerver Coaching e i primi risultati gli stanno dando ragione. Quanto alle rappresentative, quest’anno ci sarà parecchio biancorosso. Perquoti, Di Girolamo e Ammendola fanno parte della selezione juniores; Frosinini, Bianco, Petrangeli e Ricci di quella giovanissimi; Cotigni, Tatta, Dottarelli, Bonaccorsi, Terracina, Perquoti i convocati fra gli allievi. Per la società, a livello Regionale, veramente un ottimo riscontro.

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