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Azzurra Ceprini Orvieto. Conferme dalle italiane

martedì 11 febbraio 2014
Azzurra Ceprini Orvieto. Conferme dalle italiane

Che la sesta giornata di ritorno presentasse uno scoglio insormontabile per la Ceprini Orvieto, contro un'armata imponente come Ragusa, era scontato. Molto meno lo è stato quello che si è visto in campo. Se togliessimo i soliti breaks che caratterizzano la squadra umbra, la partita ha espresso note molto positive ed incoraggianti per il futuro.

La squadra del presidente Giordano ha, per lunghi tratti della partita, lottato alla pari contro una formazione che sembra essere l'unica in grado di reggere il passo di Schio. E' pur vero che le siciliane si sono presentate al Palaporano senza Williams ma, è altrattanto vero, che è riuscita ha trovare 5 jolly inattesi con 3 bombe di Valerio (!) ed 1 di Ricther , nei momenti di maggiore difficoltà del match, quando l'attacco delle ospiti si era impantanato contro i cambi di difesa della Ceprini.

Con Sutehrland e Maznichenko che non hanno dato segni di vita per tutta la partita, le risposte sono arrivate dalle italiane, in particolare da Baldelli, Gaglio e Bove.

"Baldelli si sta confermando a livelli altissimi - sottolinea Coach Valentinetti - con una crescita progressiva e costante sia nel ruolo di play maker che in quello di guardia. Valentina ci garantisce un'intensità di gioco, forse superiore anche a Morris. Le sue prestazioni, oramai, sono da valutare in senso assoluto e non più in senso relative alla nostra squadra. Affronta qualsiasi pari ruolo, italiana o straniera, senza timori. Ha sempre un impatto positivo sulla gara. E' stimata come capitano e come persona, benvoluta dalle compagne di squadra, è forse la giocatrice più costante della mia squadra".

Dopo un periodo di appannamento, dovuto a problemi fisici, Azzurra Gaglio sta ritornando a buoni livelli. Contro Ragusa si è battuta con determinazione, creando non pochi problemi in fase difensiva a Walker.

Altra giocatrice che si conquista sempre più spazio è Emilia Bove. Contro Ragusa ha cancellato dal campo Malashenko, una delle straniere più forti del campionato.

Detto di Sutherland e Maznichenko, Morris ha disputato una buona gara, cercando spesso le compagne e con una buona intensità in difesa.

"Abbiamo sfruttato una partita dal pronostico assolutamente chiuso, per dare maggiore spazio alle italiane. - ci confida l'Assisnte Coach Massimo Romano - Abbiamo degli obiettivi tecnici da raggiungere che vanno oltre l'ottavo posto dei play-off: la valorizzazione delle atlete italiane che molto probabilmente, il prossimo anno, andranno a rappresentare il nucleo base dal quale ripartire. La nostra è una società solida, dove un ambiente ideale permette di lavorare e di crescere senza stress o pressioni esagerate. Come staff siamo compenetrati nella società, consci di dover ottimizzare le risorse economiche. Le collaborazioni tecniche che abbiamo con più società in Umbria ( Coach Romano le segue personalmente n.d.r.) rappresentano una parte importante del "Progetto Orvieto". Vedere Alice Materazzi esordire in A1, ci riempie di soddisfazione. Vogliamo diventare un punto di riferimento per l'intero movimento femminile della regione. Stiamo allestendo una foresteria per il prossimo anno, dove ospiteremo le migliori giovani che arriveranno dalle nostre collaborazioni e non solo. Non disponendo di budget importanti, la nostra è una scelta obbligata ma molto stimolante".

"Work in progress" ad Orvieto, che punta decisamente verso un "vero" progetto tecnico, che garantisca la sopravvivenza alla società e che, contemporaneamente, incrementi la posizione nel ranking di A1, anno dopo anno. In un movimento femminile agonizzante, dove solo due squadre si possono permettere investimenti eccezionali, si cerca di guardare solo in casa propria, ottimizzando le risorse economiche.

"Siamo soddisfatti di quello che stiamo facendo - dice il GM Paolo Egidi - il momento economico del paese è difficile. Fare sport ad alto livello nella nostra zona è ancora più arduo che in altre realtà, richiede idee chiare e coesione d'intenti fra società e staff tecnico. Mantenere sempre gli impegni con tutti, richiede un onere costante in termini di vita privata, riempiendoci però di soddisfazione, anche se questo ci fa sottrarre tempo alla famiglia ed al lavoro".