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In arrivo il Convegno Arte come Sport-Sport come Arte. Ne parliamo con l'assessore Frellicca

giovedì 22 settembre 2005

Si svolgerà la prossima settimana a Palazzo dei Congressi, nei giorni di lunedì 26 e martedì 27 settembre, il Convegno Internazionale “Arte come Sport - Sport come Arte.
L’evento verrà presentato domani mattina, venerdì 23 settembre, in Conferenza Stampa alle 11,30 al Palazzo Comunale, con l’intervento degli Assessori allo Sport del Comune di Orvieto e della Provincia di Terni Massimo Frellicca e Gianpaolo Antoniella, del Coordinatore di Educazione Fisica del CSA di Terni, Mauro Esposito, e dei Dirigenti Scolastici degli Istituti secondari superiori di Orvieto.

Il Convegno, che ha l’insolito obiettivo di mettere a confronto la creatività nell’arte e nello sport, sarà un momento importante anche per mettere a confronto esperienze internazionali nel campo della motricità, dello sport e del rapporto sport/enti locali/associazionismo sportivo.
Ne abbiamo parlato con l’assessore allo sport del Comune di Orvieto, Massimo Frellicca.

Come è nata l’idea di organizzare ad Orvieto un convegno internazionale sulle tematiche sportive?
E’ nata nel 2003 quando, come assessorato allo sport, iniziammo a valutare l’ipotesi di fare ad Orvieto una conferenza nazionale sulla funzione educativa delle attività motorie, invitando i migliori esperti delle facoltà di Scienze Motorie italiane che, messi a confronto, avrebbero potuto valutare le più recenti ricerche tecnico-scientifiche e indicarne di nuove.
Allora pensammo di proporre la conferenza nel 2004, che la Comunità Europea aveva individuato come anno europeo dell’educazione attraverso lo sport. Mi trovai a parlare di questa idea con il Prof. Paolo Belloccio, insegnante del Liceo Scientifico “Ettore Majorana” e membro della Consulta dello Sport, e mi spiegò che il suo Istituto stava lavorando ad un progetto da presentare alla Comunità Europea in collaborazione con il C.S.A. e con alcune scuole di Terni. A quel punto, abbiamo unito le forze e l’idea diventò un progetto internazionale.

Quali sono le istituzioni che hanno partecipato e dato un fattivo contributo?
Il progetto iniziale è stato notevolmente modificato durante il 2004, anche perché, per carenza di fondi, la Comunità Europea non lo finanziò, ma nuovi partner dimostrarono interesse e si crearono, quindi, le condizioni per poterlo realizzare. Primo fra tutti, l’Istituto di Istruzione Superiore Artistica e Classica nella persona del Prof. Paolo Frongia, soggetto che ci ha permesso di collegare due mondi come quello dell’arte e quello della motricità, che spesso vengono considerati agli antipodi mentre, nella realtà, presentano delle affinità importanti, basti pensare alla “creatività”.
A questo proposito abbiamo ideato un concorso regionale di arti figurative sulle tematiche sportive, riservato agli studenti delle scuole di ogni settore formativo dell’Umbria, che ha visto la partecipazione di 20 scuole. La commissione preposta ha assegnato il primo premio a Gaia Pianese dell’Istituto Statale d’Arte “B. di Betto” di Perugia. La premiazione avverrà il 26 settembre.
Tutti i lavori saranno esposti in una mostra presso il Palazzo del Popolo e nella chiesa di San Rocco durante i due giorni del convegno.
Fondamentale è stata la presenza del CSA di Terni nella figura del Prof. Mauro Esposito, coordinatore per l’Educazione Fisica, che ha dato un contributo organizzativo e di idee ed ha garantito la presenza di alcuni relatori di livello assoluto nel panorama italiano delle scienze motorie.
Inoltre, il dott. Sante Mochi presidente della Promogest s.c.s. ci ha permesso di instaurare un rapporto costruttivo con la Facoltà di Scienze Motorie di Urbino. Particolarmente fattiva è stata la collaborazione con l’Assessore alle Sport della Provincia di Terni, Gianpaolo Antoniella che, fin dall’inizio, ha condiviso il progetto seguendone l’evoluzione, come pure significativa è stata la collaborazione del neo Assessore allo Sport della Regione dell’Umbria, Silvano Rometti.
Moltissimi altri sono però i soggetti che si sono adoperati per la realizzazione di questo evento: dal Prof Paolo Ercolani per il liceo Classico, alla Prof.ssa Maria Graziella Picciaia per l’Istituto di Istruzione Superiore Professionale Commerciale e per Geometri, al Presidente nazionale della FI.G. e.S.T Sandro Bellagamba, ad Enzo Antimi in rappresentanza dell’Hitball.

Leggendo il programma sembra che il momento più importante del convegno sia la conferenza sullo sport scolastico. E’ così?
Si, è un momento importante ma non il solo, in questa conferenza ci interessa discutere e mettere a confronto alcuni modelli scolastici europei in relazione al rapporto tra lo sport scolastico, l’associazionismo sportivo e gli enti locali.
Sarà interessante conoscere come in Finlandia oppure in Inghilterra interagiscono le varie istituzioni e con quali strumenti normativi. In Italia questo è un tema molto discusso, ma pressoché irrisolto.
Per esempio noi lavoriamo da anni su questi temi con la realizzazione di alcuni progetti, ma sono troppe le difficoltà organizzative e finanziarie.

Quali sono le presenze internazionali?
Il nostro ufficio relazioni internazionali e gemellaggi, insieme con le strutture del Liceo Scientifico Majorana, sta ancora lavorando per assicurare alcune presenze significative alla conferenza, mentre le delegazioni che hanno assicurato la partecipazione fino ad oggi sono quella Inglese, Greca, Turca, Finlandese e Rumena.

L’altra conferenza, come affronta le problematiche del doping?
Da un punto di vista diverso, si cercherà di sfatare alcuni luoghi comuni presenti sia nel mondo artistico che in quello sportivo, vale a dire che l’uso di sostanze stupefacenti possa in qualche modo migliorare la “creatività”, e quindi la prestazione. In questo senso, vogliamo mandare un segnale forte ed inequivocabile, un NO deciso. Del resto, questa ferma posizione è la conseguenza ovvia del lavoro che l’Assessorato allo Sport ed alcune scuole della città hanno già intrapreso da alcuni anni.
Sarà interessante , in proposito, conoscere il punto di vista di artisti e musicisti, oltre che di studiosi delle scienze motorie.

Perché la chiusura del convegno con l’esibizione di alcuni sport scolastici?
Per dare spazio alle attività motorie poco conosciute e perché gli sport scolastici hanno un forte carattere educativo. E’ un momento ludico al quale i cittadini orvietani possono assistere, o a cui possono partecipare praticando sport come l’hitbaal, l’orienteering o gli sport tradizionali.