sociale

"Stazioni del Territorio", il progetto del Gruppo FS per rigenerare i piccoli centri con nuovi servizi

giovedì 18 aprile 2024

Rendere le stazioni ferroviarie un valore aggiunto del tessuto sociale sfruttandone la presenza capillare sul territorio nazionale per convertirle in centri polifunzionali per le comunità locali, utilizzando fabbricati, con spazi disponibili, e aree esterne in disuso così da metterli a disposizione della cittadinanza con l’inserimento di servizi polivalenti e di pubblica utilità. Punta a questo "Stazioni del Territorio", il progetto promosso dalle società del Gruppo FS e rivolto agli scali ferroviari dei comuni italiani con meno di 15.000 abitanti e nato dall'ascolto delle esigenze espresse da chi sul territorio risiede e dei servizi fruisce.

Presentato martedì 16 aprile, a Roma, nella sede del Gruppo FS, il progetto coinvolgerà venti scali in tutta Italia e ha già preso il via in cinque stazioni pilota, situate nelle quattro regioni del Centro Italia coinvolte nei sismi del 2009 e del 2016: Popoli-Vittorito (Pescara), Urbisaglia-Sforzacosta e Matelica (Macerata) sono in fase di completamento, mentre Antrodoco Centro (Rieti) e Baiano di Spoleto (Perugia) sono attualmente interessate dagli interventi che si concluderanno nel 2025. Per ogni stazione sono stati inseriti i servizi e le funzioni richieste, dagli ambulatori medici alla farmacia, dalle postazioni di lavoro con prese elettriche agli Amazon Locker.

Per quanto riguarda l'Umbria, nella Stazione di Baiano di Spoleto, sono in corso lavori di riqualificazione e miglioramento sismico. Parte degli spazi del fabbricato viaggiatori sarà restituita all’Associazione ACLI, che già ne usufruisce con un comodato d’uso gratuito. A seguire sarà coinvolta anche la Stazione di Passignano sul Trasimeno (Perugia). Al livello nazionale, i criteri per la selezione delle stazioni hanno interessato le comunità al di sotto dei 15.000 abitanti, situate prevalentemente in contesti urbanizzati, ma anche la copertura della rete Internet e la disponibilità di spazi adeguati all’inserimento dei servizi, con servizio viaggiatori attivo.



I servizi presenti in stazione sono stati oggetto di accordi sottoscritti dal Gruppo FS Italiane con Amazon Locker, Associazione Nazionale Carabinieri, Croce Rossa Italiana, Federazione dei Medici di Medicina Generale, Federfarma e Sport e Salute. L’iniziativa prevede anche l’interlocuzione con Infratel Italia che, in stretto coordinamento con i Comuni, è a disposizione per portare la connessione Wi-Fi gratuita all’interno delle stazioni ferroviarie. Secondo lo studio "Piccole Stazioni: un tempo nuovo per i borghi" realizzato dal Policy Observatory della Luiss School of Government in collaborazione con il Gruppo FS è emerso che il 78% degli intervistati ritiene che risiedere in un borgo offra una migliore qualità della vita rispetto alla città.

Di particolare interesse che il 39% dei giovani tra i 18 e i 34 anni abbia valutato la possibilità di vivere in un borgo. Questa tendenza, tuttavia, si scontrerebbe con alcune sfide come l'accesso ai servizi, la connettività e le opportunità di lavoro. Il progetto "Stazioni del Territorio" si propone, quindi, come un ponte verso la realizzazione di questa aspirazione, offrendo alle stazioni ferroviarie non solo una rinnovata centralità ma anche un cambio di visione: da semplici snodi ferroviari a veri e propri hub di servizi, cultura e coesione sociale per le rispettive comunità locali.