Nuovo, inevitabile, ma comunque giusto in quanto nel pieno rispetto della legge, “giro di vite restrittivo aquesiano Covid 2019”. Anche se onestamente fa davvero male a sapersi perché interessa le persone più deboli. Come comunicato dal medico responsabile, il dottor Francesco Rollo, e dalla coordinatrice del reparto infermieristico, la dottoressa Natascia De Carolis, nessun familiare potrà recarsi presso la Residenza Sanitaria San Giuseppe di Acquapendente per far visita ai degenti.
Tutto questo a tutela dei pazienti (la maggior parte con patologie croniche non guaribili) per limitarli dal contagio. Spetterà al personale infermieristico e medico sanitario comunicare telefonicamente gli sviluppi della malattia ai familiari, che solo in casi di grave peggioramento registrato, potranno su richiesta specifica del direttore sanitario accedere alla struttura.
Chiusura, per il momento, fino a giovedì 3 aprile (ma il sindaco Angelo Ghinassi non scarta l’ipotesi di un prolungamento) di tutti i servizi socio-assistenziali diurni e semiresidenziali. Un’ordinanza numero 26 che rispetta pienamente la nota Regione Lazio 3094 che pone come priorità la salvaguardia dal contagio uno strato di popolazione fragile oltre che familiari ed operatori sanitari che devono continuamente spostarsi con mezzi propri.