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Quattordici anni senza Luca Coscioni. Un fiore in mare in sua memoria

giovedì 20 febbraio 2020
Quattordici anni senza Luca Coscioni. Un fiore in mare in sua memoria

Nella mattinata di giovedì 20 febbraio, a 14 anni dalla scomparsa di Luca Coscioni, la madre Anna Cristina, il padre Rodolfo e la sorella Monica lo hanno ricordato come ogni anno recandosi in un luogo a lui molto caro dove sono state sparse le sue ceneri, il mare di Porto Santo Stefano. Un fiore alla sua memoria e in ricordo di quel che ha iniziato e che continua da allora con l'associazione no profit di promozione sociale che ne porta il nome.

Tra le sue priorità vi sono l’affermazione delle libertà civili e i diritti umani, in particolare quello alla scienza, l’assistenza personale autogestita, l’abbattimento della barriere architettoniche, le scelte di fine vita, la legalizzazione dell’eutanasia, l’accesso ai cannabinoidi medici e il monitoraggio mondiale di leggi e politiche in materia di scienza e auto-determinazione. Luca

Coscioni era nato il 16 luglio 1967 ad Orvieto, insegnava Economia Ambientale all’Università di Viterbo e si stava allenando per partecipare alla maratona di New York quando viene colpito dalla sclerosi laterale amiotrofica. Scrive Luca nel suo diario: "Mi sono ammalato ed è come se fossi morto. Il Deserto è entrato dentro di me, il mio cuore si è fatto sabbia e credevo che il mio viaggio fosse finito".

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