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"A scuola di legalità". Comune e Carbinieri entrano in aula contro il bullismo

lunedì 3 dicembre 2018
"A scuola di legalità". Comune e Carbinieri entrano in aula contro il bullismo

Si è tenuto venerdì 30 novembre alla Scuola Primaria di Acquapendente il primo incontro relativo al progetto "A scuola di legalità" promosso e organizzato dal Comune in collaborazione con l'Arma dei Carabinieri e l'Istituto Omnicomprensivo "L. Da Vinci". Nel corso della mattinata è intervenuto il capitano Antonino Zangla che ha trattato il tema del bullismo e cyber bullismo con un linguaggio semplice e appropriato, coinvolgendo gli alunni delle classi quinte che hanno partecipato attivamente e con domande mirate.

Il sindaco Angelo Ghinassi e la consigliera comunale con delega alla Pubblica Istruzione Gabriella Brenci hanno rigraziato oltre al capitano Zangla, anche l’appuntato Casagrande, il comandante Labianca per la collaborazione e l'ampia disponibilità mostrata, la dirigente scolastica Billi che ha reso possibile  l'intervento in aula e le insegnanti Barbano, Cordelli, De Fazio, Grilli, Pesci e Zamperini che hanno creduto in questo progetto. 

"Il fenomeno del bullismo - sottolinea Brenci - è in crescita, si sta sempre più diffondendo e interessa bambini e ragazzi di tutte le età. Ai nostri giorni esso ha assunto una nuova connotazione, ancora più subdola, quella del cyberbullismo che danneggia maggiormente e rende il soggetto, che subisce l’atto, ancora più vulnerabile e messo in ridicolo davanti ad una platea vastissima, che è quella del web. La fragile psiche del bambino/ragazzo ne viene sconvolta a tal punto che, nei peggiori episodi di cronaca, l’individuo arriva a commettere atti estremi che potrebbero avere conseguenze potenzialmente drammatiche.

Pertanto, siamo estremamente convinti che un’ Amministrazione Comunale, sia in dovere di  prevenire questo fenomeno con interventi tempestivi da attuare nelle scuole, di ogni ordine e grado, tramite azioni educative di cittadinanza attiva e globale, volte a contrastare forme di lesione della dignità della persona che, troppo spesso, purtroppo, rovinano la vita dei ragazzi”. Il progetto proseguirà, a breve,  con le classi della scuola secondaria di primo e secondo grado.