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Giornata dedicata ai disturbi d'apprendimento e da deficit di attenzione

martedì 23 gennaio 2018
Giornata dedicata ai disturbi d'apprendimento e da deficit di attenzione

Lunedì 29 gennaio nell'Auditorium di Palazzo Coelli, sede della Fondazione Cassa di Risparmio di Orvieto, dalle 9 alle 13 e dalle 14 alle 17, si terrà il convegno ad ingresso libero sul tema: "DSA e ADHD: specificità, analogie, criticià. La normativa, la clinica, la scuola, la famiglia, il territorio” rivolto ad operatori sanitari e sociali, insegnanti, genitori. Si tratta della prima di due giornate - la seconda è in programma venerdì 2 febbraio a Perugia presso la Scuola della Pubblica Amministrazione di Villa Umbra - organizzate da: Associazione “Liberi di...Orvieto per l’ADHD”, Associazione Italiana Disturbi di Attenzione e Iperattività (AIDAI), Cooperativa Sociale “Il Quadrifoglio” di Orvieto, Centro Sabbadini e Associazione Progetto Donna di Perugia, e Associazione DSA di Assisi, con il patrocinio di: Regione Umbria, Provincia di Perugia, Comune di Perugia, Comune di Orvieto (capofila) e Comuni della Zona Sociale 12 dell’Orvietano, USL Umbria 1, USL Umbria 2 e Ufficio Scolastico Regionale per l’Umbria.

Protagonisti degli appuntamenti saranno gli esponenti del mondo della clinica e della scuola ed i rappresentanti di Associazioni ed Istituzioni territoriali sulle problematiche legate ai Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA) e ai Disturbi da Deficit di Attenzione e Iperattività (ADHD) che verranno trattate secondo diversi aspetti: la Normativa di settore, l’Approccio clinico multidisciplinare, la Relazioni scuola e famiglia, il Territorio e la Rete sociale. L’obiettivo delle due giornate è quello di favorire scenari di discussione, approfondimento e partecipazione, con l’apertura di tavoli nei quali i diversi attori potranno continuare a confrontarsi anche dopo la conclusione del Convegno, giungendo a soluzioni condivise.

Si conta che il disturbo da deficit di attenzione e iperattività (ADHD) riguardi, in media, il 5% dei bambini in età scolare e circa il 2,5% della popolazione adulta. Nel territorio dell’Orvietano sarebbero circa un centinaio i soggetti interessati, mentre in Umbria, il fenomeno conterebbe oltre 2000 casi. Secondo gli esperti si tratta di un disturbo evolutivo dell’autocontrollo che include difficoltà di attenzione e concentrazione, di controllo e gestione degli impulsi e del livello di attività. Si manifesta con disattenzione, iperattività e impulsività nei vari contesti di vita del bambino ed interferisce con il suo sviluppo. Se non affrontato tempestivamente con le strategie e le tecniche d’intervento specifiche, può evolvere in età adolescenziale nei disturbi del comportamento con condotte antisociali e nelle fasi più adulte condurre a delle vere e proprie psicopatologie.

Nel convegno orvietano, promosso dall’Associazione "Liberi di…Orvieto per l’ADHD" a fronte di un aumento di diagnosi di ADHD anche sul territorio orvietano, verrà presentato il progetto sul disturbo da Deficit di Attenzione/Iperattività (ADHD) per la prevenzione del deficit di attenzione e iper-attività destinato ai bambini e ai ragazzi in età evolutiva del territorio orvietano, promosso dalla suddetta Associazione d’intesa con il Centro Vertumno, ambulatorio polispecialistico di psicologia, psicoterapia, psicopedagogia e mediazione familiare della Cooperativa Sociale “Il Quadrifoglio” e i quattro Istituti Comprensivi del territorio: Orvieto-Baschi, Orvieto-Montecchio, “R. Laporta” di Fabro, “M. Cappelletti” di Allerona.

Il progetto, sostenuto dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Orvieto, è il primo intervento organico sul territorio orvietano e umbro che affronta sistematicamente il tema della prevenzione e del trattamento “in situ” dell’ADHD secondo una logica di progettazione partecipata, di approccio multidisciplinare con una logica di rete attiva di sostegno, prevedendo azioni di informazione e ascolto (rivolte agli insegnati e genitori e servizi territoriali), formazione (destinati al personale docente) ed esperienze di coping power a scuola (una metodologia finalizzata a ridurre i comportamenti problematici in classe e ad aumentare la capacità di gestione e controllo della rabbia e dell’aggressività in bambini e adolescenti).

Le azioni previste dal progetto sono pensate per:

La Scuola: Migliorare la qualità dei rapporti e delle dinamiche interpersonali all’interno del sistema-classe; Favorire un percorso formativo per il personale docente mirato al potenziamento delle conoscenze e competenze sull’ADHD, necessarie per una corretta segnalazione dei casi ai servizi; Facilitare l’acquisizione di strategie e metodi educativi, comunicativi e comportamentali, al fine di ridurre i comportamenti problematici a favore di quelli funzionali dei soggetti.

I Genitori: Facilitare e sostenere il percorso di accettazione del disturbo e della condizione di neuro-diversità dei propri figli; Aiutare i genitori a riconoscere e a valorizzare i punti di forza dei propri figli e a favorire l’acquisizione di competenze e strategie gestionali, empatiche ed educative; Favorire il ruolo attivo delle famiglie sia attraverso la partecipazione alle iniziative e eventi promossi dal territorio, sia nella condivisione dei modelli di stili educativi funzionali.