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Quella faccenda lunga della "Settimana Corta"

lunedì 11 dicembre 2017
Quella faccenda lunga della "Settimana Corta"

Un gruppo di genitori, i cui figli frequentano l’ultimo anno della Primaria di Ciconia e il primo delle medie, si trovano per il quinto anno consecutivo alle prese con l’ennesimo questionario, per questa prima fase ‘consultivo’, per capire se c’è il numero sufficiente di genitori per avviare l’iter che porterebbe la scuola media di Ciconia ad avere la settimana corta. "Oltre alle numerose ragioni di ordine pedagogico-didattiche - affermano - ci chiediamo se sia corretto dal punto di vista legale, firmare a Febbraio un patto formativo con la scuola in cui sono previsti 6 giorni di lezione, ed eventualmente trovarci a settembre, qualora vincessero i ‘si’, con 5 giorni...".

Di seguito la nota diffusa, in forma integrale:

Eccoli di nuovo, puntuali e fastidiosi come le tasse, come le zanzare dopo il 15 di maggio, consumati stalker del sabato libero. Si ripresentano ogni anno, insinuandosi tra le pieghe di una dirigenza che per questo argomento si dimostra forse poco incisiva e apparentemente più incline al populismo, incuranti della precedente consultazione che li ha visti perdere, delle conseguenze gravose che potrebbero ricadere sui loro figli, delle tensioni che questo argomento genera nelle classi, tra genitori, tra genitori e insegnanti, tra insegnanti stessi... Si, perché ai promotori del sabato libero alla scuola media (perché è di questo che stiamo parlando), interessa per loro stessa, candida, ammissione, una sola cosa: POTER DORMIRE IL SABATO MATTINA!

Ogni tentativo di farli desistere e ragionare con argomenti fondati risulta vano. Nulla si può contro il sano egoismo di un genitore che rivendica, dopo cinque giorni trascorsi ad accompagnare i figli a scuola di buon’ora, un lungo week end di riposo. E si, che di argomenti c’è ne sarebbero molti per far pendere il piatto della bilancia dalla parte della settimana ‘lunga‘... analizziamone alcuni...

Per stessa ammissione dei professori che non si lasciano sedurre dal fascino del sabato libero (da sempre agognato giorno di riposo, concesso solo ai colleghi con più anzianità di servizio), la didattica viene MOLTO penalizzata... traduciamo: alle scuole medie le ore di insegnamento sono molte, così come le materie da insegnare, comprimerle in 5 giorni la settimana, anziché in 6 comporterebbe diversi svantaggi (per i ragazzi, ovviamente!)

- Passaggio da 5 a 6 ore quotidiane con conseguente abbassamento dei livelli di attenzione e quindi del rendimento scolastico (vi ricordate quanto eravamo ‘cotti’ durante la quinta ora? Immaginatevi la sesta...) Professori intellettualmente onesti ammettono che le seste ore sarebbero solo ore buttate....

- Per reggere il peso delle sei ore si dovrà allungare l’intervallo di metà mattinata o prevedere due mini pause? In ogni caso si dovranno sottrarre ancora minuti dalle già striminzite ore da 50’.

- I programmi che sono stati studiati per un modulo da 6 giorni dovranno essere riadattati ad uno da 5, i ragazzi, e solo loro, avrebbero un giorno in meno per la spiegazione, comprendere, elaborare, verificare quanto appreso, ritornarci sopra... A farne le spese sarebbero ovviamente tutti i ragazzi, ma maggiormente quelli più ‘deboli’, più bisognosi di tempi più lunghi di apprendimento. Ma tanto quei genitori che oggi chiudono occhi e orecchie sulle conseguenze di una scelta così infelice, saranno i primi che andranno in processione dal preside e dai professori a lamentarsi di giornate troppo dure, programmi ‘volati’ e non spiegati, troppe verifiche nello stesso giorno, voti bassi...

Potremmo continuare il lungo elenco, perché se vogliamo essere onesti la proposta della settimana corta alle medie non ha alla base nessuna motivazione pedagogico-didattica, ma ho paura che questo, ormai, non interessi quasi più nessuno. Sentir parlare, poi della settimana corta come panacea degli sfilacciati legami familiari, fa veramente rabbrividire. Ma certo, tutto questo è nulla in confronto al sacrosanto diritto dei genitori di dormire il sabato mattina, ma , si sa, ‘il sonno della ragione genera mostri’.