sociale

Alleanza tra Umanità e Ambiente, chiude il ciclo di incontri di Nova Civitas

lunedì 23 maggio 2016
di sr Maria Luisa Gatto
Alleanza tra Umanità e Ambiente, chiude il ciclo di incontri di Nova Civitas

Il 24 maggio 2015, solennità di Pentecoste, Papa Francesco firmava la Laudato si’ - enciclica sulla "Cura della casa comune" - resa pubblica il 18 giugno successivo. A un anno esatto da quella firma, Nova Civitas chiude il ciclo di incontri dell’anno in corso, iniziato con la riflessione del rapporto tra giustizia e misericordia, affrontando la questione ecologica dal punto di vista antropologico.

Già Benedetto XVI, citato spesso da Papa Francesco, nella Caritas in Veritate aveva affermato che "Il libro della natura è uno e indivisibile, sul versante dell'ambiente come sul versante della vita (...). I doveri verso l'ambiente si collegano con i doveri verso la persona considerata in se stessa e in relazione con gli altri. Il degrado della natura è strettamente connesso alla cultura che modella la convivenza umana: quando l'ecologia umana è rispettata dentro la società, anche l'ecologia ambientale ne trae beneficio". Concetti riaffermati con forza nella Laudato si’ che sottolinea come la relazione della vita dell’essere umano con la legge morale inscritta nella sua propria natura è indispensabile per poter creare un ambiente più dignitoso.

Non si può più, oggi, parlare dell’integrità degli ecosistemi senza parlare dell’integrità della vita umana, della necessità di promuovere e di coniugare tutti i grandi valori quali la sobrietà e l’umiltà. L’essere umano che vuole dominare tutto senza alcun limite, finisce col nuocere alla società e all’ambiente, denuncia pp Francesco: "Se si esclude dalla propria vita Dio e il nostro io ne occupa il posto, se crediamo che sia la nostra soggettività a determinare ciò che è bene e ciò che è male", non ci sarà futuro.

E’ possibile un cambiamento? Sì è possibile se si accoglie la sfida di Educare all’alleanza tra l’umanità e l’ambiente, una delle proposte fondamentali dell’Enciclica. La coscienza della crisi culturale ed ecologica deve tradursi in nuovi stili di vita; non è sufficiente l’informazione, le leggi e le sanzioni, queste da sole non trasformano le abitudini. "E’ urgente formare una coscienza critica nei confronti dei “miti” della modernità, dei modelli di pensiero e di recuperare i livelli dell’equilibrio ecologico: quello interiore con se stessi, quello solidale con gli altri, quello naturale con tutti gli esseri viventi, quello spirituale con Dio. L’educazione ambientale dovrebbe disporci a fare quel salto verso il Mistero, da cui un’etica ecologica trae il suo senso più profondo". Non ci sarà nuova relazione con la natura senza un essere umano nuovo.

L’ecologia integrale, proposta chiave della Laudato Si’, è strettamente connessa alla nozione di bene comune. Nelle condizioni attuali di inequità diffusa tale principio si traduce in un appello alla solidarietà e alla effettiva destinazione comune dei beni della terra, esigenza etica fondamentale perché il bene comune non rimanga un mero principio.
L’incontro, che si realizzerà come di consueto nella Sala Pieri a Orvieto - Martedì 24 maggio alle ore 18 -, vedrà come relatrice la professoressa Stefania Proietti, di Assisi, ricercatrice e docente universitaria, dotata di una vasta esperienza professionale in tematiche ambientali, Vicepresidente della Fondazione Sorella Natura e relatrice al COP21 (Parigi) nel 2015.