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Un anno dopo, il Cielo è ancora in festa per Elisa

giovedì 25 febbraio 2016
di Davide Pompei
Un anno dopo, il Cielo è ancora in festa per Elisa

Ridono gli occhi, mentre la bocca a barchetta spalanca un sorriso. "Nell'incanto di tutti i silenzi che gridano vita, il canto che libera gioia" ha il nome di Maddalena. E del suo compleanno. Speciale, non solo perché è il primo. Arriva dopo un anno, infinito e finito, che ha tolto e dato. E stretto tutti intorno alla sua storia, in un abbraccio rispettoso che, potesse, vorrebbe non cessare mai.

Sorride serena, allora, anche la mamma. Presente, forse anche più di prima, fuori dai luoghi canonici del suo quotidiano. Tra le mani, ne accoglie una e infonde fiducia dal "Magnificat" di Bruce Herman che con pennellate vivaci ne cristallizza la luce. È l'immagine scelta dall'associazione "Elisa Lardani Marchi. Corpo dato per Amore", costituitasi nel suo ricordo e in ideale comunione con lei, come simbolo di due giorni simbolo.

Non solo un memoriale, nella ricorrenza, ma un convegno, "l'avvio di un percorso – spiegano – che nasce soprattutto dall'esigenza di tante persone che vivono la nostra stessa condizione. Quella dell'amore nel dolore. La letteratura sull'amore dopo la morte è piuttosto scarsa. Esiste qualche poesia, ma pochi scritti veri e propri. È un campo molto delicato che evidentemente fa paura.

Noi, andiamo a riflettere partendo dal capitolo 8 del Cantico dei Cantici, laddove è detto che 'Forte come la morte è l'amore'. E anche di più. L'intento è quello di aprire gli orizzonti, attraverso il confronto con relatori differenti per età, provenienza, legami professionali e affettivi. Nel caso specifico, un docente di filosofia, una psicoterapeuta, un teologo ma anche voci laiche.

Per capire. Per vivere un momento di grata memoria. E per approfondire questo aspetto dell’amore sponsale: il donarsi reciproco degli sposi. Da qui nasce il primo dei convegni di studio, ai quali inviteremo esperti di diverse aree scientifiche perché ci aiutino, nel corso degli anni, ad approfondire i vari aspetti di questa esperienza".

Cuore dell'evento, la Chiesa dei Santi Apostoli, gentilmente concessa dall'Opera del Duomo. Qui sabato 27 febbraio, alle 16, dopo i saluti istituzionali di vescovo e sindaco si tengono le prime tre sessioni. Relatori: don Luigi Maria Epicoco, docente di Filosofia presso la Pontificia Università Lateranense, Elena Liotta, psicoterapeuta, monsignor Renzo Bonetti, presidente della Fondazione Famiglia Dono Grande e responsabile del Progetto Mistero Grande.

E poi Giuseppe e Maria Rita Leone, responsabili dell'Ufficio Pastorale Familiare della Diocesi di Catanzaro-Squillace. Seguono alle 20.15, la cena al Ristorante Maurizio, e alle 21.30 l'adorazione eucaristica. Domenica 28 febbraio alle 9.45, le testimonianze su Elisa precedono la quarta sessione che, un anno dopo, porta nuovamente a Orvieto don Luca Castiglioni, docente di Teologia Fondamentale presso il Seminario di Venegono.

Alle 11.30 – l'orario, corrisponde con la nascita al cielo di Elisa – monsignor Gualtiero Sigismondi, vescovo della Diocesi di Foligno presiede la messa in Duomo. Al termine, è la Chiesa di Santa Lucia ad aprire le porte per un ulteriore piccolo momento di grande condivisione, come una "famiglia allargata", fatta di amici da tutto il mondo, in grado di coniugare fede e ragione. E riuscire a sentire, magari poco a poco, più amore che dolore.


Dettagli e informazioni logistiche:
www.elisalardanimarchi.org
393.88329775 – corpodatoperamore@gmail.com