sociale

Omphalos: "In una città che sostiene tutte le famiglie si vive meglio"

martedì 18 novembre 2014
Omphalos: "In una città che sostiene tutte le famiglie si vive meglio"

Omphalos Arcigay Arcilesbica apprende con soddisfazione i risultati della seduta del Consiglio Comunale di Orvieto di lunedì 17 novembre, chiamato ad esprimersi sul tema delle famiglie. L’assemblea cittadina, dopo un lungo dibattito, ha bocciato la mozione per la tutela della sola “famiglia naturale” e approvato l’istituzione del registro delle unioni civili aperto alle coppie LGBT (lesbiche, gay, bisessuali e transessuali).

"Il passo in avanti del Comune di Orvieto è una notizia che ci fa sperare – commenta Patrizia Stefani, co-presidente di Omphalos – una città che sa riconoscere cittadinanza e valore a tutte le forme di famiglia, e non solo a quella della maggioranza dei sui cittadini, è una città sicuramente più giusta e dove si vive meglio. Con l’approvazione del registro delle unioni civili, atto di grande valore ma per lo più simbolico in assenza di una legislazione nazionale, il Comune di Orvieto ha voluto lanciare un chiaro messaggio al Governo di questo paese, affinché affronti la questione ormai non più rinviabile delle unioni tra persone dello stesso sesso. All’invito si unisce anche l’Omphalos e tutta la comunità LGBT umbra, affinché l’Italia si allinei finalmente al resto d’Europa in tema di diritti civili".

La prima mozione in discussione al Consiglio Comunale di Orvieto, presentata dai consiglieri di centro-destra e fotocopia di quella approvata qualche mese fa ad Assisi, chiedeva la tutela della sola "famiglia naturale", quella cioè fondata, secondo i proponenti, unicamente sul matrimonio tra un uomo e una donna. Un testo intriso di omofobia, il cui vero obiettivo non è quello di tutelare la famiglia, ma quello di escludere parte della società civile e distinguere tra bambini di serie A, cioè quelli con due genitori eterosessuali, e bambini di serie B, provenienti da famiglie omogenitoriali e monogenitoriali.

"Presentando la mozione a tutela della sola “famiglia naturale” – sottolinea Emidio Albertini, co-presidente di Omphalos – la destra tenta deliberatamente di creare una contrapposizione tra la famiglia eterosessuale e quella omosessuale, alimentando l’assurda falsità per cui il movimento LGBT vorrebbe la distruzione della famiglia tradizionale. Niente di più sbagliato, noi abbiamo a cuore le famiglie tanto che lottiamo ogni giorno affinché tutti ne abbiano il diritto e affinché lo Stato laico riconosca e tuteli le famiglie in tutte le sue diverse forme e non solo quelle della maggioranza dei suoi cittadini. Siamo quindi soddisfatti che la Città di Orvieto non sia caduta in questa trappola e abbia saputo portare avanti con decisione l’inclusione sociale e i diritti civili per tutti i suoi cittadini".


Questa notizia è correlata a:

Orvieto sceglie la strada del registro delle Unioni Civili, passa la proposta dei 5stelle