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Mencarelli: "Realizzare un centro anziani all'interno dell'ex ospedale di piazza Duomo"

domenica 10 agosto 2014
Mencarelli: "Realizzare un centro anziani all'interno dell'ex ospedale di piazza Duomo"

Realizzare un centro anziani all'interno dell'ex ospedale di piazza Duomo. È la proposta che arriva Cittadinanzattiva, di fronte a “oggettive motivazioni logistiche”. Ma anche perché l'immobile già pubblico, avrebbe solo bisogno di essere manutenzionato e non costruito ex novo. “Diverrebbe un luogo dignitoso per i concittadini che ne avranno bisogno – afferma il responsabile Gianni Pietro Mencarelli – ma soprattutto potrebbe rappresentare un'opportunità per il lavoro nella fase di ristrutturazione e successivamente per il personale che sarà necessario per l'assistenza socio sanitaria”.

Per dare seguito all'idea è pronta a partire una raccolta firme, insieme all'invito rivolto al sindaco Giuseppe Germani di aprire quanto prima una discussione sull'ipotesi presentata. “Pensando al tempo che è passato e che continua la sua corsa – prosegue Mencarelli – ragionavo sulla panchina appena messa a dimora dal nuovo sindaco in via Malabranca in un angolo piacevolmente ventilato, con il concittadino Talanti sulle problematiche degli anziani e sulla necessità ormai non più rinviabile di aprire ad Orvieto un centro, che potrebbe essere realizzato nel contenitore dell'ex ospedale. Il signor Ivo conveniva con me che la necessità di essere aiutati a continuare a vivere una vita dignitosa è divenuta prioritaria, per quegli anziani che per vari motivi non hanno il supporto di una famiglia, dovuto talvolta, anche agli impegni lavorativi dei figli o nipoti o per residenze inadeguate. Chi può permettersi una badante, con costi che superano i mille euro continua, ma con difficoltà a rimanere nel proprio contesto abitativo pur incontrando notevoli difficoltà. I più fortunati appunto rimangono in famiglia, ma con oggettivi problemi di assistenza continuativa, nel caso di non autosufficienti.

Altri, riescono ad ottenere un ricovero presso strutture protette a volte convenzionate,dove comunque la retta varia tra i mille e settecento ai duemila ottocento euro, a seconda della gravita delle condizioni di salute. Ora senza entrare nei dettagli, vorremmo solamente ricordare a chi ci amministra che pensare ai nostri vecchi che poi sono i nostri parenti più stretti è un gesto di civiltà, costituisce un dovere per tutti in quanto prima o poi il problema che sembra lontano, potrà invece interessarci da vicino. Il cosiddetto Palazzo della Salute è proprio nel contenitore ex ospedale che deve essere realizzato. Già di proprietà pubblica rappresenta il luogo ideale dove inserire tutti i servizi socio sanitari e fare una residenza assistita, oltre ad un diurno. Gli spazi non mancano e si potrebbe ipotizzare che nel centro trovino anche sviluppo altre attività in collaborazione con privati. Le risorse per la realizzazione del progetto possono essere trovate nelle alienazioni dei beni ora di proprietà della regione, ma che un tempo appartenevano alla città di Orvieto”.