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"Social Media, Ragazzi e Cyber Bullismo". A Todi seminario di formazione gratuita della Rete Wister

martedì 11 marzo 2014
"Social Media, Ragazzi e Cyber Bullismo". A Todi seminario di formazione gratuita della Rete Wister

La rete WISTER, Women for Intelligent and Smart TERritories, e Stati Generali dell'Innovazione organizzano sabato 22 marzo a Todi, in Umbria, una giornata di formazione gratuita su "Social media, ragazzi e cyberbullismo". Il learning meeting, che si terrà nella sala del Consiglio Comunale di Todi, vede la partecipazione di undici esperte. Il fenomeno delle molestie in Rete sarà trattato sotto il punto di vista giuridico, sociale, psicologico, ambientale e tecnologico mettendo in evidenza, nella seconda parte della giornata, anche quanto di positivo Internet offre ai ragazzi.

L'iniziativa è rivolta a genitori e insegnanti e vuole analizzare il problema del cyber bullismo che, secondo l'ultimo rapporto Ipsos per Save The Children, rappresenta, per il 69% degli intervistati, la principale minaccia nella vita di adolescenti e pre-adolescenti. Il learning meeting intende offrire spunti di riflessione su opportunità e rischi dei social media a chi ha il dovere di accompagnare i cosiddetti nativi digitali, che trascorrono sempre più tempo su Internet. Basti pensare che il 23% degli under 18 in Italia passa tra le 5 e le oltre 10 ore su Internet (+4% rispetto al 2013), che l'8% è connesso 24 ore su 24 e che il 44% non ha bisogno di una postazione fissa ma si connette da dispositivi mobili come gli smartphone, posseduti dall'85% di under 18. Tutto, molto spesso, senza la supervisione di un adulto e la consapevolezza degli strumenti usati.

"I Learning Meeting #D2D delle WISTER - afferma Flavia Marzano, presidente di Stati Generali dell'Innovazione e fondatrice di Wister - si stanno moltiplicando in tutto il territorio nazionale. La tappa di Todi vede interventi su temi spinosi e tecnici ma che verranno trattati per fare arrivare a tutte e tutti, con estrema chiarezza e semplicità il messaggio, che le tecnologie sono un mezzo che tutti possono e devono permettersi di usare purché con la giusta consapevolezza. La rete è una grande opportunità di lavoro, comunicazione e condivisione: le WISTER operano perché nessuno ne sia escluso".

L'evento è gratuito con iscrizione obbligatoria (http://cyberbullismotodi.eventbrite.it). Due gli hashtag per seguire l'evento: #d2dtodi #wister.

Sintesi dati rapporto Save The Children sul cyberbullismo
Il 60% dei ragazzi in Italia è online tutti i giorni (o quasi) con una durata di connessione media di 2- 3 ore al giorno. Di questi il 57% (età compresa tra i 9 e 16 anni) ha attivo un profilo di social networking, ma la conoscenza e l''uso di accorgimenti tecnici per le impostazioni di sicurezza e privacy è relativamente basso: solo il 21% dei genitori predispone filtri e blocco ai siti e di questi solo il 15% tiene traccia della cronologia dei siti web visitati.

Gli effetti della mancata consapevolezza circa un uso corretto delle tecnologie diventano dati allarmanti sulle molestie on line. Secondo l'ultimo rapporto Ipsos per Save The Children, 4 minori su 10 sono testimoni di atti di bullismo on line verso coetanei, percepiti "diversi" per aspetto fisico (67%) orientamento sessuale (56%) o perché stranieri (43%). Il cyber bullismo è percepito dal 69% dei minori italiani intervistano come la principale minaccia, più della droga, dell'alcool e della possibilità di subire molestie da un adulto. Particolarmente esposte si sentono le ragazze, che alla domanda se c'è connessione tra alcuni recenti tragici fatti di cronaca e le molestie in Rete rispondono molto (33%) o abbastanza (48%). I social network rappresentano la modalità d'attacco preferita dal cyber bullo (61%), che di solito colpisce la vittima attraverso la diffusione di foto e immagini denigratorie (59%) o tramite la creazione di gruppi "contro" (57%). C'è poi il fenomeno del "furto" di mail e messaggi privati resi poi pubblici (48%), l'invio di sms, mms e e-mail aggressivi e minacciosi (52% che sale al 61% nel caso di femmine preadolescenti) e la diffusione di notizie false sulla vittima (58%).

Secondo i ragazzi il cyber bullismo arriva a compromettere il rendimento scolastico (38%), mina la capacità di socializzazione della vittima (65%) e porta a conseguenze psicologiche come la depressione (57%, percentuale che sale al 63% nelle ragazze tra i 15 e i 17 anni). Senza considerare che i fenomeni di molestia on line sono considerati dalla maggior parte dei ragazzi (83%) molto più dolorosi di quelli reali perché non ci sarebbero limiti a quello che si può dire e fare (73%), potrebbe avvenire continuamente e in ogni momento della giornata (57%) e non finire mai (55%). Secondo lo stesso rapporto per "il 50% dei ragazzi la rete rende anonimi e quindi apparentemente non perseguibili. La pericolosità del web inoltre deriva dal fatto che chiunque può avere accesso (32%) e i contenuti o le affermazioni fatte da altri sono più facilmente strumentalizzabili (34%)".

Il programma del learning meeting

Ad aprire la giornata formativa gratuita "Social media, ragazzi e cyber bullismo" sarà Flavia Marzano, presidente di Stati Generali dell'Innovazione e fondatrice della rete WISTER, che presenterà le attività svolte dall'associazione a favore dello sviluppo della cultura digitale. A seguire Tiziana Medici, esperta in sviluppo locale e metodi partecipativi, illustrerà come è nata l'esperienza del "learning meeting" WISTER e l'importanza dello scambio di competenze come nuova modalità di apprendimento. Emma Pietrafesa, dottore di ricerca e cultrice della materia presso l'Università LUMSA di Roma, parlerà di cyber molestie portando le rilevazioni statistiche utili a comprendere la diffusione del fenomeno. Anna Lacci, esperta di educazione ambientale e sviluppo sostenibile, porrà l'accento sulle componenti ambientali che influiscono sulla diffusione del bullismo e quindi del cyber bullismo: dai fattori comportamentali a quelli sociali; dai rapporti diretti con la famiglia, la scuola e il territorio, a quelli indiretti con i media e il web. Laura Dalla Ragione, psichiatra psicoterapeuta e direttrice del "Centro Disturbi del Comportamento Alimentare" di Todi, esaminerà la problematica dal punto di vista psicologico, mettendo in evidenza come il web sia un nuovo modo d'incontrare se stessi e gli altri. Morena Ragone, giurista esperta in diritto delle nuove tecnologie, rifletterà insieme ai presenti sulla necessità di nuove norme a garanzia della sicurezza e della libertà della rete, presentando le normative esistenti in materia. Alessandra Donnini, informatica e direttore tecnico di un'azienda software, presenterà un progetto sviluppato da Stati Generali dell'Innovazione e WISTER per alcune scuole della regione Lazio, finalizzato a favorire l'acquisizione da parte dei ragazzi della consapevolezza che un uso non ponderato del web possa costituire un rischio di esposizione a pericoli di ordine personale e sociale. Con Nicoletta Staccioli, IT specialist e PM di progetti di tipo tecnologico, si scopriranno le campagne finora attivate per contrastare le molestie on line per comprendere quali sono i messaggi e, soprattutto, gli strumenti che queste campagne mettono a disposizione. Sonia Montegiove, informatica e formatrice, illustrerà le regole comportamentali da seguire sui social network e gli strumenti da poter usare per proteggere privacy e reputazione on line. Flavia Marzano, esperta di comunità virtuali e gestione di contenuti e docente alla Sapienza di Roma, presenterà strumenti e opportunità per trovare lavoro attraverso alla Rete e in particolare i social network. Fabiola De Toffol, project management professional e facilitatrice di processo, metterà in evidenza un altro aspetto positivo della Rete: la conoscenza condivisa e l’importanza per i cittadini di partecipare, condividere, scambiare. Rosa De Vivo, sociologa esperta di orientamento e community manager, mostrerà le occasioni offerte da Internet per creare relazioni, sperimentare le proprie passioni e consolidare le conoscenze attraverso il web learning.