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Banda larga: protocollo d’intesa tra Regione e Province per lo sviluppo di nuove reti in Umbria

domenica 17 marzo 2013
Banda larga: protocollo d’intesa tra Regione e Province per lo sviluppo di nuove reti in Umbria

Un protocollo d'intesa tra la Regione dell'Umbria e le Province di Perugia e Terni consentirà un migliore e più veloce percorso della nostra regione verso lo sviluppo delle reti a banda larga. Il Protocollo di intesa è stato approvato dalla Giunta regionale, nella sua ultima seduta, su proposta dell'assessore regionale Stefano Vinti e consentirà, attraverso la definizione di procedure semplificate per la posa in opera delle infrastrutture in fibra ottica, di colmare progressivamente il digital divide di prima generazione e di incentivare lo sviluppo delle reti di nuova generazione.

"E' essenziale, ha affermato l'assessore Vinti, che il territorio regionale sia dotato di una infrastruttura strategica che consenta di sostenere la diffusione delle reti di telecomunicazione a banda larga per raggiungere cittadini e imprese, poiché esse producono rilevanti effetti sul benessere sociale e sulla possibilità di sviluppo dei territori. La Regione Umbria considera prioritarie la programmazione e l'attuazione di interventi finalizzati alla realizzazione di una rete a banda larga per il superamento del divario tecnologico (digital divide) tra le aree territoriali caratterizzate da diverso sviluppo economico, per consentire una sostanziale pari opportunità di accesso alle reti e ai servizi di comunicazione elettronica, attraverso le tecnologie ICT, a tutti i cittadini indipendentemente dalla dimensione e dalla morfologia del comune in cui risiedono".

Nel protocollo si prevede infatti una reciproca interazione per la realizzazione delle infrastrutture di telecomunicazioni in fibra ottica della rete pubblica della Regione Umbria, che corrono lungo le strade di proprietà della Regione Umbria e delle Province di Perugia e Terni, al fine di ridurre l'impatto sulla viabilità, tutelare il demanio stradale e la sicurezza della circolazione, la diffusione di reti di nuova generazione"

La Regione Umbria, anche in coerenza con il disegno di legge regionale in materia di infrastrutture per le telecomunicazioni, si impegna ad istituire una banca dati di interesse regionale delle infrastrutture di telecomunicazione, comprensiva delle condutture e delle altre strutture ubicate nel sottosuolo, atte ad ospitare le infrastrutture stesse, al fine di ottimizzarne gli investimenti e la razionalizzazione; a promuovere scelte progettuali orientate alla riduzione dell'impatto sulla viabilità, alla tutela del demanio stradale, alla salvaguardia della sicurezza della circolazione; a promuovere tecniche di posa in opera innovative e a ridotto impatto ambientale che riducano al minimo gli interventi di smantellamento della sede stradale e le operazioni di scavo e ripristino; ad applicare l'esenzione dal pagamento del canone per l'uso della sede stradale di sua proprietà con le reti e gli impianti in fibra ottica della rete pubblica regionale ed a minimizzare l'impatto dei costi di utilizzo dell'infrastruttura da parte delle Province.

Le Province, dal loro canto, si impegnano ad individuare una procedura autorizzativa semplificata per la realizzazione della rete pubblica della Regione Umbria ed a collaborare, per quanto di competenza, alla banca dati regionale ad un utilizzo razionale del sottosuolo stradale attraverso l'approvazione di appositi regolamenti secondo linee guida che saranno emanate dalla Giunta regionale; a prevedere che nella realizzazione di nuove opere stradali, in occasione dell'adeguamento di tratti significativi di tronchi stradali esistenti oppure nella ricostruzione e riqualificazione di parapetti di ponti e viadotti, sia compresa anche la posa in opera di apposite condutture e manufatti idonei a ospitare le reti per telecomunicazioni, garantendone l'uso per il passaggio della fibra ottica della rete pubblica della Regione Umbria ed a garantire l'applicazione nella misura minima della tassa o del canone per l'occupazione di spazi ed aree pubbliche.
Per l'attuazione del Protocollo, sarà costituito un "Comitato Tecnico" con il compito di indirizzare e monitorare le attività di interesse comune e definendone priorità e tempi di attuazione anche in relazione alle esigenze ed alla disponibilità delle risorse necessarie.

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