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Il Lions Club di Orvieto contro la violenza sulle donne. Quando lo sport fa rima con impegno

mercoledì 13 marzo 2013
Il Lions Club di Orvieto contro la violenza sulle donne. Quando lo sport fa rima con impegno

"Mi fa particolarmente piacere avere l'opportunità di assistere alla partita di campionato tra due squadre che rappresentano l'eccellenza nella pallacanestro nazionale come La Cestistica Azzurra ed Energi Priolo". Così ha esordito il presidente Lions Club di Orvieto Walter Esposito in occasione della partita di basket femminile in cui le atlete hanno indossato magliette con su scritto "Il Lions Club di Orvieto contro la violenza sulle donne".

"Entrambe le squadre - ha ricordato Esposito - militano nel campionato di serie A/1 che esalta le qualità, l'impegno, il sacrificio, la preparazione al massimo livello,delle giocatrici. Ogni domenica le squadre di A/1 si affrontano per raggiungere l'obiettivo di cucire sulle proprie maglie, lo scudetto con i colori della nostra bandiera e di meritare il titolo di squadra campione d'Italia. Per raggiungere l'obiettivo la nostra squadra ben guidata dal suo allenatore, dai dirigenti tutti, dimostra capacità individuali e di squadra , sorrette da valori di amicizia, di rispetto dell'avversario, di impegno negli allenamenti, dedicando tempo e fatica. Non ultimo il notevole impegno finanziario dei propri sostenitori e degli sponsor. Personalmente ho verificato sul campo quanto sia valida la realizzazione di tutti quei valori. Infatti per più di trenta anni ho condiviso attivamente la passione per la pallacanestro ed in particolare sono stato arbitro federale, e negli anni 80 - 90 ho diretto incontri di squadre femminili anche militanti nel campionato di serie A/1".

"Come presidente del Lions Orvietano, con i nostri soci, con l'appoggio delle squadre oggi in campo - ha aggiunto - abbiamo pensato, di condividere con tutti il problema della violenza e della sopraffazione fisica e psicologica sulle donne. In particolare ringraziamo queste ragazze che manifestano l'impegno sociale delle per le donne. Purtroppo ogni giorno siamo costretti a sentire notizie sconcertanti di abusi e violenze di ogni specie. Molto è stato fatto, ma più dobbiamo fare. La violenza sulla donna è codificata come delitto dal codice penale ( legge 66/96) e Il reato di stalking è oggi finalmente punito. La violenza esercitata sotto minaccia psicologica, a volte peggiore di quella fisica, da uomini che hanno terminato una relazione affettiva , viene messa in pratica con comportamenti ossessivi, nella convinzione di poter soggiogare la vita della donna perché, considerata inferiore, non può vivere liberamente la propria esistenza senza la loro presenza ed autorità. Tutto questo porta molto spesso alla morte fisica e psichica delle donne che questi soggetti considerano cosa propria e di nessun altro. Ma ciò non basta e a volte vengono coinvolti anche i minori che spesso assistono impotenti e sconcertati e che riporteranno per sempre, nelle loro anime,cicatrici che non si rimargineranno mai. I bambini vengono usati come ricatto, merce di scambio, umiliati, maltrattati e a volte uccisi solo per colpire la persona che gli ha dato la vita. Non ultimo ancora negli ambienti di lavoro i ricatti sessuali richiesti implicitamente o esplicitamente portano le donne, che si oppongono, alla perdita del posto di lavoro o al licenziamento".

"Usciamo dall'incertezza - ha concluso Esposito - aiutiamo a vincere la paura, il pudore e impariamo a rispettare tutti . E' indispensabile formare profondamente le donne per far comprendere i loro diritti, perché la denuncia sarà la loro salvezza. Denunciare il secondo schiaffo è già troppo tardi perché la violenza non si ferma e sarà sempre peggiore. Bisogna educare fin fa giovanissimi i ragazzi al rispetto della donna. Far azione sulle autorità pubbliche e su tutta la comunità per una azione di contrasto ad ogni forma di violenza. Già il dipartimento per le pari opportunità, della Presidenza del Consiglio dei Ministri, ha predisposto un piano nazionale per combattere la violenza sulle donne, perché se denunceranno avranno la sicurezza di essere sempre tutelate. Purtroppo malgrado tanti messaggi, conferenze, incontri l'uomo continua a maltrattare, uccidere la donna che per amore, paura, ingiustificati sensi di colpa, per la vergogna nel raccontare ad altri quanto subito, seguita a nascondere le proprie sofferenze. Questo deve finire".

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