sociale

Confagricoltura Umbria in prima linea per la sicurezza in agricoltura. A breve l'avvio di nuovi corsi di formazione

venerdì 22 aprile 2011

Un'ulteriore risposta alle esigenze del settore agricolo in tema di sicurezza sul lavoro è quella che viene da Confagricoltura Umbria, attraverso il Cratia, suo ente di formazione.

Sono infatti in fase di elaborazione i primi progetti formativi che seguono l'applicazione del D.G.R. n.68 del 31 gennaio 2011, con il quale è stato approvato e reso operativo un protocollo di intesa che fissa gli standard formativi minimi per la formazione dei lavoratori.

Tale protocollo si estende al settore dell'agricoltura, ormai inquadrato, in funzione della frequenza e della gravità degli infortuni, come attività ad alto rischio. Confagricoltura Umbria intende sollecitare le aziende agricole con una campagna informativa per gli adempimenti obbligatori in termini di salute e sicurezza sul lavoro, includendo,come già definito dal D.lgs 81/08, la formazione dei lavoratori agricoli.

Si tratta di un passaggio importante per la tutela della salute e della sicurezza degli addetti del comparto agricolo. L'agricoltura è stata in effetti per diverso tempo il comparto che insieme all'edilizia ha registrato il maggior numero di infortuni sul lavoro,ma è anche il settore che ha segnato ormai da alcuni anni una netta inversione di tendenza, registrando una drastica diminuzione degli incidenti. Un trend che dimostra l'efficacia delle azioni di informazione, prevenzione e formazione messe in atto da Confagricoltura Umbria, da sempre sensibile a queste tematiche. Un risultato che è anche il frutto dell'impegno degli imprenditori e dei lavoratori per lo sviluppo di un'agricoltura sempre più sicura e di qualità.

"Un peso rilevante a contrasto del fenomeno degli infortuni - dichiara Michela Carbonari Responsabile Cratia - l'hanno avuto la formazione e l'informazione, l'assistenza e il sostegno economico alle imprese che hanno attuato politiche di investimento in sicurezza nei luoghi di lavoro. Anche perché è bene ricordare che l'introduzione di modelli di gestione della sicurezza e di procedure finalizzate alla prevenzione dei rischi, oltre a garantire la tutela dei lavoratori, rappresenta un fattore determinante per lo sviluppo del nostro sistema economico a grande vocazione agricola e agro-industriale''.

Proprio da questa considerazione e in ottemperanza agli obblighi dettati dal DGR n.68, il Cratia sta elaborando una serie di percorsi formativi di 16 ore, come da regolamento, di cui quattro di formazione generale e un modulo di 12 ore di formazione specifica differenziato per comparto, a cui devono essere sottoposti tutti i lavoratori delle aziende agricole, pena l'applicazione di severe sanzioni da parte dei servizi PSAL (prevenzione e sicurezza negli ambienti di lavoro) della Regione Umbria, già attivi in campo , con il "Progetto Agricoltura più sicura" relativo al Piano Regionale di Prevenzione (PRP)2010-2012, secondo il quale 470 aziende agricole e 2000 lavoratori saranno soggetti a verifica. "La salute a la sicurezza sul lavoro - conclude Carbonari - non deve essere vista solo come un 'dovere burocratico',può al contrario, essere un asset strategico delle aziende che la perseguono per rafforzare la loro presenza sul mercato. In Umbria sono sempre più numerosi gli esempi basati sulla conciliazione tra produttività e cultura della sicurezza, sfere solo apparentemente divergenti, che favoriscono l'incremento dell'efficacia, dell'efficienza e dell'economicità nelle imprese''.

La programmazione formativa C.r.a.t.i.a , si rende disponibile a fornire ulteriori informazioni alle aziende agricole contattando i seguenti recapiti : tel. 075/32028; e-mail fedumbri@confagricoltura.it

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