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La Segretaria della Camera del lavoro di Orvieto sulla recente manovra di bilancio: "Si avvera quanto prevedevo, una tegola sulla testa delle famiglie. Mio dovere è rappresentare gli interessi di chi chiede lavoro e servizi a costi accessibili"

sabato 23 ottobre 2010
La Segretaria della Camera del lavoro di Orvieto sulla recente manovra di bilancio: "Si avvera quanto prevedevo, una tegola sulla testa delle famiglie. Mio dovere è rappresentare gli interessi di chi chiede lavoro e servizi a costi accessibili"

Interviene, sulla manovra di bilancio appena compiuta, la Segretaria della Camera del lavoro di Orvieto Maria Rita Paggio, di cui pubblichiamo di seguito una nota con le sue osservazioni:

"Purtroppo all'indomani della manovra di assestamento di bilancio, considerato ciò che si legge nella relazione di accompagnamento alla manovra - afferma - le preoccupazioni che ho tentato di rappresentare alla vigilia della sua discussione si sono realizzate.
In particolare denunciavo i due principali problemi che si sarebbero aperti in questo territorio, in conseguenza dei quali le fasce di cittadini più deboli avrebbero pagato le conseguenze più pesanti, cioè il taglio e/o aumento fino a copertura dei costi per i servizi a domanda individuale, il taglio delle risorse alla cultura con il conseguente taglio di decine di posti di lavoro.

Per questo nel riconfermare i contenuti della mia breve nota di qualche giorno fa circa il fatto che:
"In un momento in cui nel nostro territorio ci sono centinaia di lavoratrici e lavoratori in cassa integrazione, licenziati o non riassunti alla scadenza dei contratti, la crisi economico-finanziaria del comune di Orvieto rischia di essere una tegola sulla testa di tante famiglie che si vedranno costrette a rinunciare a servizi essenziali, seppur definiti a domanda individuale, come asili nido, mense e trasporti scolastici, inoltre, probabilmente, vedranno crescere ulteriormente tasse e imposte comunali quando invece servirebbe alleggerire il carico fiscale e il costo dei servizi a questi cittadini in difficoltà", voglio sottolineare come oltre a continuare a mancare un confronto "di merito" con le parti sociali su un atto fondamentale di ogni amministrazione qual è il bilancio, si è tentato di leggere nel mio richiamo alla responsabilità, un appello ad evitare il commissariamento, che non solo non è vero, altrimenti lo avrei chiaramente esplicitato qualora avessi avuto elementi concreti e non ipotesi per sostenerlo, ma il richiamo - ritengo doveroso da parte mia a tutela degli interessi che come organizzazione sindacale rappresento - al Sindaco, alla Giunta, al Consiglio e alle forze politiche ad evitare ciò che è invece avvenuto.

So bene che in momenti politici difficili come quelli che sta vivendo la nostra città è sempre prudente non esporsi ma, senza nessuna demagogia, chi frequenta la CGIL non mi chiede prudenza, né se è meglio per Orvieto un commissario che nessuno può dire cosa farebbe e che comunque non sarebbe necessariamente peggio di quello che ci si propone di fare, né se è meglio un bilancio qualunque cosa contenga; mi chiede invece di avere aiuto e sostegno per il lavoro che ha perso o rischia di perdere e per avere servizi a costi accessibili. Per questo anche se complicato continuerò a occuparmi degli interessi di chi in questo momento rappresento".