L'Ospedale che cresce. Record di parti al "Santa Maria della Stella". Nuovi locali per le ASL al Borgo

Grande fermento attorno ai servizi sanitari orvietani che fanno capo alla ASL n. 4. Dopo l'attivazione avvenuta nei giorni scorsi del front office dedicato all'utenza dell'Ospedale, nello spazio antistante gli ambulatori del "Santa Maria della Stella" di Orvieto, venerdi 26 febbraio saranno inaugurati, alla presenza delle autorità cittadine, i nuovi locali all Borgo di Orvieto Scalo in cui sono già attivi da qualche giorno le attività della ASL. Saranno illustrate alla città le potenzialità della nuova collocazione nella quale è già in funzione anche la guardia medica. Mentre i servizi sanitari cittadini si rinnovano anche l'Ospedale, in particolare il reparto di Ostetricia e Ginecologia diretto dal prof. Riccardo Morelli, conferma un trend positivo.
Nel 2009, - si legge in un comunicato stampa diffuso oggi dalla direzione della ASL n. 4, - sono stati ben 503, anzi 504 visto che c'è stato un parto gemellare, i bebè nati nel reparto di ostetricia dell'ospedale di Orvieto. Si tratta di un record assoluto per la struttura ospedaliera orvietana se si pensa che nel 2008, tra l'altro con la stessa équipe sanitaria, si era raggiunto il numero di 437 parti. Grazie all'utilizzo di tecniche innovative per la riduzione del dolore e alla possibilità di partorire in acqua o in posizioni alternative, sono in deciso aumento le gestanti di altre province che si rivolgono ai sanitari del "Santa Maria della Stella". La percentuale di attrazione della Struttura Complessa di Ostetricia e Ginecologia diretta dal dottor Riccardo Morelli sta crescendo progressivamente e dalle regioni limitrofe sfiora la quota del 39%, grazie probabilmente alle differenti opzioni che sono state attuate per l'espletamento del parto spontaneo. La gestante può scegliere di travagliare e partorire in acqua, può decidere di effettuare il parto in posizione alternative, può eseguire la Labour Tens (Transcoutaneous Electrical Nerve Stimulation) durante il travaglio, che ha funzione antalgica, o eventualmente effettuare la partoanalgesia. Lo studio per la riduzione del dolore durante il travaglio ha portato all'utilizzo anche di tecniche analgesiche alternative quali l'infiltrazione parasacrale e delle creste iliache di soluzione fisiologica e di farmaci analgesici e morfinosimili. La percentuale di tagli cesarei dal 2000 è cresciuta progressivamente ed è rimasta costante, negli ultimi anni, al 37% in virtù del grande numero di pregressi tagli cesarei, il 48%, che vengono eseguiti. Nell'anno in corso la percentuale si sta assestando intorno al 30% grazie anche all'utilizzo, per un eventuale espletamento del parto per via vaginale nelle pazienti già cesarizzate, dello studio del segmento uterino inferiore e di una specifica valutazione anamnestica della paziente.
Da circa due anni è stato istituito il day hospital ostetrico, che prevede, in una sola mattinata di ricovero della gestante tra la 36° e la 38° settimana di gravidanza, la valutazione clinica della paziente (prelievi ematochimici e microbiologici necessari per l'espletamento del parto, sia vaginale che cesareo, la valutazione dei possibili fattori di rischio, la valutazione ecografica dell'accrescimento del feto) e la spiegazione delle possibili modalità di parto. Il day - hospital ha lo scopo, da una parte, di far conoscere alle gestanti il reparto e gli operatori, medici, infermieri e ostetriche che le assisteranno al momento del parto, dall'altra di selezionare le gravidanze con potenziali rischi, attuando un monitoraggio più assiduo nelle ultime fasi della gravidanza e decidendo un giusto timing del parto (sia tramite induzione che taglio cesareo, qualora risulti necessario). Grazie a questo nuovo servizio si registra un netta riduzione dei tagli cesarei effettuati d'urgenza, dal 55% al 40%.
Per quanto riguarda l'attività ambulatoriale è già attivo il servizio per il monitoraggio delle gravidanze fisiologiche e il servizio di diagnosi prenatale (amniocentesi e ecografia morfologica), servizio che verrà presto ampliato con lo screening precoce delle aneuploidie. Nell'ambito della gravidanza fisiologica è possibile seguire presso gli ambulatori del "Santa Maria della Stella" un percorso naturale che preveda un approccio olistico alla gravidanza con l'utilizzo di preparati fitoterapici. E' inoltre in fase di ampliamento l'ambulatorio della patologia ostetrica per la valutazione e la gestione delle gravidanze complicate da alterazioni metaboliche, endocrinopatie e ipertensione gestazionale, allo scopo di poter garantire, anche in presenza di una patologia ostetrica, un adeguato e qualificato servizio all'utenza.
In ambito ginecologico nel 2009, rispetto agli ultimi anni, è più che raddoppiato il numero dei grossi interventi chirurgici effettuati sia per via laparotomica che per via vaginale. E' aumentato nettamente anche il numero delle laparoscopie, effettuate utilizzando sia la tecnica classica che un'innovativa tecnica gas-less (unico centro ad effettuarlo nel centro Italia) che permette di eseguire l'intervento con la paziente sveglia in anestesia spinale pertanto particolarmente indicato per le pazienti che non possono o vogliono eseguire un'anestesia generale. E' stato potenziato il servizio di isteroscopia sia diagnostica che operativa con un aumento del 20% delle prestazioni effettuate. Oltre agli ambulatori di ginecologia e di ecografia pelvica, già presenti da molti anni, da qualche tempo si effettua lo screening delle patologie oncologiche endometriali mediante l'uso combinato dell'ecografia pelvica trans vaginale per la valutazione dello spessore endometriale e il prelievo citologico mediante endocyte. All'interno dell'ambulatorio della menopausa sarà presto disponibile uno strumento per la valutazione della densitometria ossea mediante ultrasuoni. Vista la carenza di centri per l'infertilità e la sterilità, patologia che negli ultimi anni sta andando verso ad una sempre maggiore crescita, è di prossima realizzazione l'apertura di un ambulatorio di fisiopatologia della riproduzione umana con la possibilità di seguire le pazienti nell'iter diagnostico e terapeutico della infertilità fino all'esecuzione di inseminazioni e nello stesso tempo creando un link diretto con un centro di 3° livello per l'esecuzione delle tecniche di fecondazione in vitro.

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