Cara Valentina,
condivido molto le Tue osservazioni, ma credo, leggendo anche io la rivista CONOSCO IMPARO PREVENGO, sarebbe stato meglio che l'articolo, che per tre quarti è un copia e incolla, fosse firmato dalla sua autrice, Rita Di Iorio, psicoterapeuta del Centro Alfredino Rampi (tristemente famoso vicenda VERMICINO), o almeno fosse virgolettato nelle parti da Te riprese.
In questi anni, come sai, sono state fatte molte cose, dalla pianificazione comunale, unico comune Orvieto nella Provincia di Terni, oltre il capoluogo provinciale ad avere un Piano Comunale di Protezione Civile, piano in fase di aggiornamento grazie a professionisti "volontari" e al contributo di Regione e Anci Umbria.
Sono state definite le aree di ammassamento, di assistenza e ricovero alla popolazione presenti in tutti i 13 comuni dell'Intercom dell'orvietano con apposita segnaletica, forniti in gran parte dei servizi essenziali. Una politica della formazione incentrata sul coinvolgimento di decine di classi delle scuole elementari, oltre 400 bambini e bambine coinvolti nel progetto "Alla Larga Dai Pericoli".
Sono nati Gruppi di Protezione Civile a Baschi, Monteleone, la collaborazione con Città della Pieve, Castiglione in Teverina, Acquapendente, tutto questo senza che si sia percepita una lira, dico lira, (così si capisce meglio) da parte degli Enti locali per le prestazioni date dai suddetti Gruppi Comunali. Oltre ciò, come possono testimoniare bene i Sindaci, ma in quest'ultima fase anche il Prefetto di Terni, si stanno supportando quei comuni che ancora della Protezione Civile non hanno compresa l'importanza.
Un lavoro che ha lasciato alla larga la "politica", la Protezione Civile non è ne di destra ne di sinistra ma è per i cittadini e le cittadine comunque la pensino.
Nei prossimi mesi vedrai che sul piano della informazione, sia il sito istituzionale del Comune, sia quello del Gruppo Comunale terrà conto ancor di più della questione informazione, con collegamento con il sito della Provincia di Terni, permettendo la consultazione dei piani di emergenza, di visionare le aree di ammassamento e di assistenza alla popolazione, la guida ai rischi del nostro territorio.
L'esperienza ultima, emergenza idrica da inquinamento, ha fatto emergere alcune sfumature sulla prima comunicazione, che avrebbe dovuto essere precisa ma non allarmistica, ma dopo le prime ore, si è aggiustato il tiro e grazie al contributo di tutti sono stati informati capillarmente tutti cittadini. Permettimi qui l'unica nota polemica, ma era proprio necessario inviare una lettera al Prefetto e al Sindaco da parte della PROCIV segnalando la richiesta di informazioni sul fenomeno in atto, quando bastava rivolgersi come prassi consolidata in questi casi, segnalare al C.O.C. l'emergere del problema.
Insomma, concludendo, bene il contributo venuto dalla Dott.ssa Rita di Iorio, ma apprezzo anche il Tuo impegno per la rielaborazione, come direbbe un mio vecchio maestro; voto: Dieci per il contenuto, dico 3 perché copiato.
Nulla di personale, naturalmente, auspico anzi che, anche alla luce di questa esperienza, si possa collaborare sempre più tra associazioni.
Giuliano Santelli