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Pubblica Amministrazione, da domani operativa nuova rete telematica regionale: Umbria prima tra le Regioni Italiane

venerdì 9 novembre 2007
L’Umbria, prima tra le regioni italiane, entra nella nuova “autostrada digitale” della pubblica amministrazione, a beneficio di cittadini e imprese e con un notevole risparmio economico. Lo hanno sottolineato oggi i rappresentanti di Regione Umbria, Province di Perugia e Terni e del “Consorzio Sir Umbria”, presentando insieme ai dirigenti del “Cnipa” (Centro nazionale per l’informatica nella pubblica amministrazione) caratteristiche e finalità di “ComNet Umbria Spc”. È questo il nome della nuova rete telematica regionale che sarà pienamente operativa da domani, realizzata secondo le norme tecniche del “Sistema pubblico di connettività – Spc”, la rete che collega tra loro tutte le amministrazioni pubbliche italiane, consentendo di condividere e scambiare dati e risorse informative. “Si dismette l’infrastruttura telematica che per quattro anni ha garantito la connettività a tutti gli enti pubblici dell’Umbria – ha detto il presidente del ‘Consorzio Sir’ Paolo Barboni – e diventa operativa la nuova rete realizzata secondo il modello indicato dal Sistema pubblico di connettività gestito dal ‘Cnipa’ per consentire il dialogo e l’interscambio tra le pubbliche amministrazioni centrali e territoriali. L’Umbria – ha aggiunto - è la prima regione ad attuarlo, secondo quanto previsto dal ‘Codice dell’amministrazione digitale’ che sancisce l’obbligo di dialogo operativo e cooperazione tra le amministrazioni”. “Con l’operatività della nuova rete telematica – ha proseguito Barboni – tutti gli enti pubblici dell’Umbria, indipendentemente dalle loro dimensioni, sono pronti a erogare i servizi che prevedono la cooperazione con altri livelli istituzionali. Gli strumenti ci sono tutti, grazie alla programmazione e alla promozione dell’amministrazione digitale da parte di Regione Umbria e Province di Perugia e Terni, ora – ha sottolineato – occorre uno sforzo da parte delle amministrazioni per continuare su questa strada e affrontare, senza remore e alibi, il cammino verso un’efficace ed efficiente riorganizzazione interna e semplificazione dei rapporti con cittadini e imprese”. Gli enti pubblici connessi alla nuova rete “sono attualmente 120 – ha precisato il direttore del ‘Consorzio Sir’ Stefano Paggetti – con alcuni servizi già attivi, quali il ‘servizio Protocollo’ che collega una sessantina di Comuni, Asl e altre realtà ed ha circa tremila utenze giornaliere, e servizi per imprese e cittadini”. “Con ComNet Umbria – ha aggiunto Paggetti – tutti gli enti dell’Umbria sono pronti ad erogare servizi quali il decentramento delle funzioni catastali, la carta d’identità elettronica e la circolarità anagrafica tra Asl e Comuni. L’adesione al ‘Sistema pubblico della connenttività’ – ha rilevato – consentirà prestazioni molto superiori e un risparmio di circa il 60 per cento: il costo si ridurrà infatti da un milione di euro a circa 410mila euro all’anno. Il tutto inquadrato nell’ambito delle ‘alleanze locali per l’innovazione’, un nuovo modello di cooperazione interistituzionale per il miglioramento della qualità dei servizi”. “Quella umbra – ha detto l’ingegner Emilio Frezza, responsabile Area Reti e infrastrutture del Cnipa – è la prima ‘community’ che si avvarrà di una struttura di rete sicura, che consente il collegamento di tutte le amministrazioni a livello nazionale e che permetterà anche l’utilizzo di servizi innovativi quali Voip per la telefonia. Il traguardo finale sarà quello di consentire a ogni cittadino di trasmettere dati e pratiche rivolgendosi a un unico interlocutore, attraverso il computer di casa. Ci sarà un abbattimento notevole di costi per l’amministrazione centrale per la gestione della rete, da 130 milioni a 50 milioni di euro all’anno”. Per Nicola Melideo, direttore dell’Area Enti locali e innovazione del ‘Cnipa’, l’Umbria “è una delle poche regioni in cui c’è la consapevolezza dell’importanza dell’innovazione istituzionale”. “L’Umbria – ha rilevato a sua volta Francesco Mosiello, dirigente del Servizio sistema informativo della Regione – è adesso pronta al salto di qualità, grazie a una rete infrastrutturale che è stata arricchita dalla Regione con progetti specifici, portati avanti in maniera coordinata. C’è un sistema di cooperazione applicativa che è già in sperimentazione – ha proseguito – e in cantiere, con il prossimo Accordo di Programma Quadro già negoziato a livello ministeriale, c’è la costituzione del ‘Sistema di identità federata’, per avere un’unica identità riconosciuta in rete. Altro motore centrale per far sì che la pubblica amministrazione umbra dialoghi con tutti gli altri attori della pubblica amministrazione è quello derivante dal ‘progetto Icar’, in fase di realizzazione e che coinvolge 17 Regioni”.