sociale

Inaugurato il fondo Bonelli. Aperto alla consultazione ogni giorno dalle 9 alle 12

lunedì 26 marzo 2007
di laura
E' aperto alla consultazione dei cittadini, ogni mattina feriale dalle 9,00 alle 12,00 presso il Palazzo dell'Opera del Duomo in Orvieto, il "Fondo bibliotecario Renato Bonelli", il cospicuo patrimonio di circa 7 mila 500 volumi che l'insigne architetto orvietano ha donato per lascito testamentario all'OPSM, di cui era stato consigliere negli anni 2001-2004.La cerimonia di inaugurazione si è svolta ieri, nel terzo anniversario della morte dello studioso avvenuta, appunto, il 25 marzo 2004. Dopo il saluto del presidente dell'Opera del Duomo, avv. Francesco Venturi e del vescovo mons. Giovanni Scanavino, a ricordare la sua figura sono intervenuti il prof. Lucio Riccetti, esecutore del lascito testamentario e vicino al professor Bonelli negli anni della formazione e dell'opera espletata all'interno dell'OPSM, e il prof. Giuseppe Della Fina, attuale consigliere dell'Opera del Duomo, che ha condiviso con il compianto architetto molti anni di attività culturale e sociale all'interno della Fondazione Faina, di cui Bonelli fu dieci anni consigliere, e dell'Istituto Storico Artistico Orvietano, che lo stesso Bonelli fondò, insieme ad altri volonterosi, il 15 agosto 1944. La figura umana dell'architetto Riccardo Bonelli è stata invece tratteggiata dai parenti presenti alla cerimonia, i nipoti Maria Santa e Giampaolo Tilli, che hanno ricordato la sua onestà e il suo rigore morale e intellettuale, coniugato a profonda sensibilità e umanità, e il suo amore per la città di Orvieto intesa non solo come un insieme di stupende opere architettoniche, ma anche e soprattutto come comunità che ha il compito di goderne e preservarne la bellezza. Le caratteristiche bibliografiche del fondo Bonelli sono state invece illustrate dalla dott.ssa Laura Andreani, che ha curato, insieme alla dott.ssa Stefania Pelagrilli, la sistemazione e la catalogazione dei volumi: per la maggior parte opere filosofiche e di architettura, che in larga parte testimoniano della formazione crociana, centrata sulla particolare attenzione al capolavoro dello studioso, ma anche saggi e opere letterarie che offrono un prezioso spaccato sulla formazione e i gusti dell'uomo. Per dono dei parenti, che non hanno voluto smembrare il corpus bibliotecario appartenuto all'insigne architetto, l'Opera del Duomo ha potuto acquisire anche l'archivio personale del professore, che costituisce un insieme di disegni e di documenti particolarmente preziosi per ricostruire il percorso culturale e la produzione intellettuale di Renato Bonelli. All'architetto Bonelli Orvieto deve, risalente agli anni Cinquanta, il primo piano regolatore della città, quello che con felice intuizione preservò, nell'epoca della generale cementificazione, le pendici della Rupe. Altro particolare interessante la sua tesi di laurea, che risultò quasi sovversiva negli anni Venti: la tesi analizzava, dimostrava e progettava, infatti, come si poteva costruire la Scuola Militare di Educazione Fisica, odierna Caserma Monte Grappa, senza sacrificare la facciata della Chiesa di San Domenico.

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