sociale

La Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap dice la sua sulla Finanziaria 2007

mercoledì 15 novembre 2006
La Federazione Italiana per il Supermento dell’Handicap, dopo anni di attesa, non può che costatare il peggioramento delle condizioni complessive delle persone con disabilità e delle loro famiglie, e notare quanto ancora molte proposte avanzate non riescano a decollare. Da anni la federazione chiede di attuare la riforma del “sistema di invalidità civile” previsto dall’articolo 24 della Legge 328/2000 (revisione dei criteri di accertamento, semplificazione delle procedure, revisione delle forme vigenti di assistenza economica) ed innalzare le pensioni di invalidità civile, parificandole almeno ai livelli delle cosiddette “pensioni sociali” (516 euro al mese). Di recente sono state rilanciate le proposte, chiedendo di: - attuare quanto previsto dall’articolo 41 della Legge 104/1992: costituzione del Comitato Nazionale per le Politiche dell’Handicap; - definire i LIVEAS (Livelli Essenziali delle Prestazioni Sociali), proponendo in particolare un “livello base” che determini il sistema di presa in carico (saldamente in mano pubblica), in modo da garantire il diritto alla globalità, alla continuità e al coinvolgimento della persona con disabilità e della sua famiglia; - definire la normativa in materia di concorso alla spesa da parte delle famiglie con disabili: normativa ISE (Indicatore della Situazione Economica); - recepire i contenuti della Convenzione Internazionale sui Diritti delle Persone con Disabilità, approvata dall'ONU il 25 agosto scorso; - riprendere i contenuti del Programma d’Azione del Governo 2001/2003 (il documento, frutto della Prima Conferenza Nazionale sull’Handicap del dicembre 1999 a Roma, rimasto completamente disatteso, ma che rappresentava, a parere delle Associazioni, un fondamentale strumento di pianificazione e programmazione delle politiche sociali); - costituire presso il Ministero della Salute la Commissione “Disabilità e Salute”. Il Disegno di Legge per la Finanziaria 2007 non sembra contenere alcuna previsione normativa che vada nella direzione di tali proposte. Lo stesso “Fondo per le non autosufficienze”, che interessa centinaia di migliaia di famiglie, prevede per il 2007 una dotazione di soli 50 milioni di euro, largamente insufficienti a qualsiasi programmazione. Riguardo al Fondo per le non autosufficienze, inoltre, non si definisce nulla riguardo alla destinazione; non si è cioè minimamente in grado di capire a cosa serva il Fondo, quali prestazioni saranno finanziate, chi saranno i destinatari, in che modo si potrà accedere alle prestazioni finanziate dal Fondo, quali processi di presa in carico garantiranno il rispetto dei diritti umani e sociali delle persone. Su tale aspetto la FISH non ha elaborato, per scelta, alcun emendamento, poiché ritiene necessario un ampio confronto che definisca una indicazione normativa ed finanziaria adeguata e sostenibile. Non diversa è la sensazione sulla parte della finanziaria che tratta della famiglia. Al contrario la FISH ha elaborato numerosi emendamenti su altri aspetti contenuti nel Disegno di legge, in particolare relativamente al diritto allo studio e alle agevolazioni fiscali. Su queste ultime suggerisce azioni concrete che contemperino la giusta esigenza di contenimento della potenziale elusione fiscale, ma al contempo semplifichino l’accesso ai benefici da parte delle persone che ne hanno effettivamente diritto e necessità. La FISH poi ritorna su temi cui tiene in modo prioritario, quali l’innalzamento della provvidenze economiche per le persone con gravi disabilità e il finanziamento della Legge 13/1989 per l’eliminazione delle barriere architettoniche negli edifici privati. Tema centrale negli emendamenti proposti è quelle delle “invalidità civili”. In questo ambito di suggeriscono alcuni emendamenti a costo zero di semplificazione amministrativa, altri emendamenti di perequazione, altri ancora di interpretazione autentica che favoriscano la corretta applicazione di quanto disposto dal Legislatore. Ma la proposta di maggiore impatto riguarda i meccanismi di verifica, controllo e ricorso, sui quali FISH propone una profonda revisione che attribuisca le giuste competenze alle Regioni. Al contempo sono responsabilmente previsti alcuni nuovi meccanismi per il controllo quantitativo e qualitativo della spesa che coinvolge il Ministero dell’economia, l’INPS e le Regioni. Con questo documento la Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap si dimostra, ancora una volta, parte sociale responsabile e propositiva, forte di una conoscenza dei bisogni reali che deriva dal suo quotidiano e diffuso operare su tutto il territorio nazionale.