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Torna "Orvieto Città del Gusto, dell'Arte, del Lavoro e dell'Innovazione"

giovedì 7 settembre 2023
di Pierfrancesco Sampaolo

È stata presentata giovedì 7 settembre, come annunciato, nel Salone d'Onore di Palazzo Donini, a Perugia, la terza edizione di "Orvieto Città del Gusto, dell’Arte, del Lavoro e dell’Innovazione", manifestazione ideata e realizzata da Fondazione Cotarella, Consorzio Orvieto Way of Life e Coldiretti Umbria, con il patrocinio del Comune di Orvieto, della Camera di Commercio dell’Umbria e di Rai Umbria, e il fondamentale supporto del Gal Trasimeno-Orvietano. 

L’appuntamento, quest’anno, sarà da venerdì 15 settembre a domenica 1° ottobre con tantissime iniziative di approfondimento ma anche di animazione, che declineranno i quattro temi cardine dell’evento, ovvero il Gusto, l’Arte, il Lavoro e l’Innovazione. In arrivo convegni con gli esperti, laboratori didattici e inclusivi per i più piccoli e l’opportunità di scoprire la variegata ricchezza del territorio così come illustrato dagli organizzatori alla presenza di partner e istituzioni.

"La manifestazione - ha detto il sindaco, Roberta Tardani - si inserisce non solo nella programmazione del calendario unico degli eventi della città, che vede nell’autunno il momento dedicato alla promozione delle eccellenze enogastronomiche, ma più in generale all’interno di una strategia politica-amministrativa che punta alla valorizzazione delle vocazioni del territorio come elementi di crescita e sviluppo. Ci saranno importanti momenti di approfondimento in cui si parlerà di formazione, lavoro, processi innovativi, turismo di qualità. Obiettivi su cui siamo fortemente impegnati e sui quali serve condivisione e integrazione tra pubblico e privato per rendere più competitiva la città e il nostro territorio".

"Una strategia - ha ribadito anche la presidente della Regione, Donatella Tesei - che, come Regione, ci siamo dati da tempo e che ha dato i suoi frutti perché oggi il brand Umbria è riconoscibile a livello internazionale. Ci identificano come il Cuore verde dell’Italia ormai ovunque. E in questo l’enogastronomia è stato ed è un traino fondamentale. Eventi come Orvieto Città del Gusto, dell’Arte, del Lavoro e dell’Innovazione sono importanti ambasciatori del territorio, rappresentano un’occasione per scoprirlo e conoscerlo e uno stimolo a tornarci".

"A svolgere un ruolo fondamentale da tramite tra il pubblico e il privato è il Gal - ha detto Romeo Pippi, consigliere del Gal Trasimeno-Orvietano che ha portato i saluti del presidente, Giorni Moscetti - con alcuni punti fermi, tra cui quello di mettere in luce le tante qualità dei territori e favorire la presenza di aziende locali di assoluta qualità. Per questo il Gal ha sposato convintamente il sostegno a questa iniziativa che rappresenta per Orvieto, per l’Umbria e per l’Italia, in particolare per la nostra economia, un momento di crescita attraverso la presentazione delle nostre peculiarità che diventano sempre eccellenza, ma che guardano anche al futuro, con l’obiettivo di coinvolgere le nuove generazioni nel tramandare e valorizzare ciò che ci è stato lasciato".

Di adesione convinta al progetto di Orvieto Città del Gusto, dell’Arte, del Lavoro e dell’Innovazione ha parlato anche Albano Agabiti, presidente di Coldiretti Umbria. "Siamo convinti che il cibo e le aziende agricole - ha detto - siano importanti per uno sviluppo sostenibile del territorio e l’identità dell’Umbria, rinsaldando il rapporto con cittadini, consumatori e turisti. Si tratta di un evento importante in grado di mettere al centro, arte, cibo, cultura, lavoro, innovazione e la vera accoglienza umbra".

"Un progetto importante e complesso che richiede un lavoro di squadra - ha aggiunto Giuseppe Santi, presidente del Consorzio Orvieto Way of Life - che punta a valorizzare le produzioni del territorio e a creare rete tra i vari soggetti. Sono state coinvolte oltre 200 aziende locali per far conoscere il meglio del territorio. Un ringraziamento particolare va fatto all’Istituto Alberghiero di Orvieto i cui studenti hanno l'opportunità di fare questa importante esperienza extrascolastica, con grande soddisfazione di tutti". Santi ha quindi ricordato che "l’appuntamento con la Passeggiata con Gusto di sabato 30 settembre e domenica 1° ottobre è senz’altro un’occasione unica per conoscere e apprezzare la città di Orvieto in maniera diversa e originale, oltre quelle che sono le meraviglie più note".

Anche Marta Cotarella, fondatrice e consigliera di amministrazione di Fondazione Cotarella, ha tenuto a sottolineare la "volontà di fare rete sul territorio, mettendo a sistema tutti i valori rappresentativi dei diversi settori, che rendono riconoscibile un territorio. Quest’anno, dunque, saranno tante le tematiche affrontate nel corso dell’evento economia, inclusione sociale, salute e benessere, turismo, cultura, sostenibilità, gusto, arte, formazione e lavoro, innovazione con l’idea di creare momenti di confronto e di riflessione che si possano tradurre in opportunità di sviluppo per il territorio stesso e la comunità, soprattutto per i più giovani".

E se l’identità di un territorio passa anche attraverso il cibo, uno degli obiettivi di Orvieto Città del Gusto, dell’Arte, del lavoro e dell’Innovazione, è anche quello di sensibilizzare il pubblico sulle conseguenze dell’approccio ad esso. "Come Fondazione Cotarella - ha precisato il direttore generale di quest'ultima, Ruggero Parrotto - abbiamo voluto dedicare due appuntamenti, sabato 23 settembre e domenica 1° ottobre, per riflettere su tematiche come la consapevolezza delle scelte anche a tavola e la responsabilità che oggi soggetti come la scuola, la famiglia, le istituzioni, gli operatori economici hanno verso i giovani proprio per renderli consapevoli di ogni loro scelta. Altro tema è quello della fragilità che molti dei nostri ragazzi, oggi, vivono, che deve essere considerata non un limite ma un punto di partenza per conoscersi e rafforzarsi".

"Le eccellenze dei nostri territori sono giacimenti utili non solo a riaffermare la nostra identità ma anche a imbastire strategie di sviluppo futuro per quegli stessi territori" ha affermato il vicepresidente e assessore regionale all’Agricoltura, Roberto Morroni. "L'Umbria - ha detto - ha iniziato questo cammino da tempo e stiamo oggi raccogliendo i frutti di questo lavoro. Fondamentale che vi siano creatività, intraprendenza e spirito imprenditoriale, in una collaborazione tra privato e pubblico, per creare opportunità di sviluppo, perché di questo abbiamo bisogno per la nostra regione dando valore a questi giacimenti di sviluppo quali il cibo, la natura, la tradizione, in una parola la qualità della vita dell’Umbria".

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