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L'olio di Canino si gusta sulla bruschetta più grande del mondo

giovedì 5 dicembre 2019
L'olio di Canino si gusta sulla bruschetta più grande del mondo

Pensi a Canino e la mente non può che correre all’olio extravergine d’oliva. Quello che si produce da tempo immemorabile nel paese della Maremma laziale, d’altronde, è fra i più pregiati d’Italia. Ecco perché in questo tratto della provincia di Viterbo la Sagra dell’Olivo rappresenta la festa per eccellenza dell’anno: giunto alla 59esima edizione, l’appuntamento tornerà puntuale da giovedì 5 a domenica 8 dicembre con il suo ricco programma di assaggi, intrattenimenti, spettacoli teatrali e rievocazioni storiche.

Ad attendere i visitatori saranno 4 imperdibili giornate che esalteranno un prodotto che affonda le proprie radici in tradizioni culturali millenarie, in antiche ricette tramandate di padre in figlio e in un’economia che si basa ancora in gran parte sulla spremitura delle olive: l’oro verde del territorio si potrà degustare e scoprire in ogni sua sfaccettatura, approfondendo al contempo la conoscenza della storia di un centro legato a doppio filo al suo prodotto di punta.

Sarà possibile degustare l’olio novello, oltre che nei ristoranti tradizionali, anche nei tipici cantinoni aperti per l’occasione e nello stand della bruschetta, conoscerne da vicino il processo di produzione con le visite guidate all’interno dei frantoi, acquistarlo presso gli stand degli oleifici e gustarlo sulla bruschetta più grande del mondo; e non mancheranno le dimostrazioni di raccolta delle olive, gli assaggi guidati dell’olio nuovo e le degustazioni. Il tutto sarà contornato da tanti imperdibili eventi e intrattenimenti adatti ai visitatori di ogni età.

Giovedì 5 dicembre apriranno i mercatini artigianali e food nel centro storico, mentre il giorno successivo sarà la volta degli spettacoli itineranti, degli antichi mestieri e dei giochi medievali. Sabato 7 dicembre sono in programma le danze medio-orientali, la cerimonia di donazione dei ceri e l’inaugurazione della mostra temporanea “Gli ultimi re di Vulci”; domenica 8 dicembre il gran finale con la corsa ciclistica, le danze rinascimentali, la bruschetta più grande del mondo e la sfilata dei cortei storici curata dal Corteo Storico Paolo III di Farnese.

Tra buona tavola e divertimento, si potrà andare alla scoperta di Canino, che sorge su dolci rilievi ricoperti di olivi a pochi chilometri dal confine con la Toscana, immerso in un territorio ricco di storia che affonda le sue radici nel periodo etrusco: il paese faceva parte di Vulci e solo più tardi divenne un territorio a se stante, porto sicuro per le popolazioni della zona durante le incursioni dei Saraceni.

Partendo da Canino è possibile visitare le Necropoli di Vulci, il Castello dell’Abbadia e il Museo della Ricerca Archeologica allestito nell’ex convento di San Francesco. La parte antica conserva interessanti edifici fatti costruire dalle importanti famiglie che hanno legato nel tempo il proprio nome al paese, come il palazzo Bonaparte, la fontana Farnesiana e il palazzo del Municipio. Qui infatti nacque Alessandro Farnese – in seguito diventato papa Paolo III – e sempre qui visse e fu sepolto insieme alla famiglia Luciano Bonaparte, il fratello di Napoleone.