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"Sapori di Sardegna" nel cuore della Maremma. Balli e specialità in piazza

giovedì 29 agosto 2019
di Davide Pompei
"Sapori di Sardegna" nel cuore della Maremma. Balli e specialità in piazza

I Greci, la chiamavano Ichnusa – "impronta", prima ancora dell'ottima birra bionda imbottigliata ad Assemini – mentre i Romani, Sandalion per vie della sua forma. Bagnata dalle acque turchesi del Mediterraneo, la Sardegna si rivela ai visitatori più attenti ricca non solo di coste rocciose e lunghe spiagge sabbiose, ma anche di boschi, pianure, territori in gran parte disabitati. Per la varietà dei suoi ecosistemi, la più grande isola italiana è stata definita metaforicamente come un micro-continente.

In epoca moderna molti viaggiatori, artisti e scrittori, ne hanno cantato la bellezza, immersa in un paesaggio che ospita le vestigia della civiltà nuragica. La montagna, priva di alte vette, che "regala al mare l'odore dei sui mirti in fiore", trabocca di tipicità dal carasau al filu 'e ferru', dalla pecora alle seadas grondanti miele e zucchero. La bandiera con le quattro teste di moro bendate – che rappresentano i re saraceni sconfitti durante la battaglia di Alcoraz – torna a sventolare anche nel cuore della Maremma.

Reduce dal successo degli scorsi anni, nel centro storico di Montalto di Castro, è in arrivo, infatti, la quarta edizione di "Sapori di Sardegna", la manifestazione che omaggia il legame antico fra le coste del Lazio e la tradizione sarda, a tavola come in musica. A passi di ballu tundu o ballu seriu, l'appuntamento ad ingresso gratuito si rinnova nel secondo fine settimana del nuovo mese in Piazza Felice Guglielmi proponendo fino a tarda sera, degustazioni e spettacoli.

L'evento, organizzato dalle associazioni "Mo.Pe." e "Alfredo Bini", con il patrocinio del Comune, mette in scena l'essenza della terra sarda, offrendo una preziosa occasione per ammirare gli originali colori degli abiti e dei gioielli tradizionali dei paesi della Sardegna, degustare i piatti tipici, assistere agli spettacoli di musica folk e curiosare tra le proposte degli espositori di artigianato che, nello spazio a disposizione, condensano l'anima autentica di una terra che si riappropria della sua natura, terminata l'invasione turistica.

Festa con esibizione Sheep Dog “Me and My” in Piazzale Gravisca, venerdì 6 settembre alle 17.30 ad apertura della prima giornata. Al costo di 18 euro, il menù completo – bevande alcoliche escluse – dello stand gastronomico propone antipasto sardo, malloreddus, maialino con olive, seadas ed acqua. A seguire, sempre in Piazza Felice Guglielmi, cabaret con Benito Urgu. Si prosegue sabato 7 settembre alle 17.30 con il taglio del nastro e la sfilata dei gruppi folk.

Ultimato il percorso – Via Aurelia Tarquinia, Viale Garibaldi, Piazza Matteotti e Piazza Felice Guglielmi – largo ai sapori. Antipasto sardo, malloreddu, porcheddu alla brace, seadas ed acqua. Alle 21.30 iniziano le esibizioni. Si alternano le Maschere di Fonni “Urthos e Buttudos”, le Maschere di Teti "Su Sennoreddu e Sos de S'iscusorzu", il Tenore di Oniferi "Santa Ruche", i Gruppi di Oliena, "Tenore Lanaitho di Oliena e Folk Uliana", e Ittiri, "Ittiri e Canneddu".

Entrambe le serate saranno allietate dalla musica tipica sarda con il fisarmonicista Gianluca Chessa. Durante la cena, inoltre, verranno estratti i vincitori della lotteria. Primo premio, un weekend per due persone. Secondo premio, un cesto di prodotti alimentari sardi. Terzo premio, un cesto con dolci tipici sardi. Quanto basta per solleticare la voglia del "Continente" di raggiungere il Porto di Civitavecchia ed imbarcarsi sul primo traghetto alla volta dell'accogliente Olbia.