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In onda gli uliveti della Tuscia, tornati in produzione con la raccolta notturna

venerdì 5 aprile 2019
di Davide Pompei
In onda gli uliveti della Tuscia, tornati in produzione con la raccolta notturna

Tra i filari di vite, la vendemmia notturna non è più una novità. Da qualche anno, però, la tendenza già prassi tra gli ulivi secolari del Salento o quelli altrettanto maestosi dell'entroterra siciliano è quella di procedere, di notte, anche alla raccolta delle olive così che le basse temperature preservino al meglio il prodotto prima della frangitura. Succede così che anche in Umbria, Toscana e Lazio la raccolta sotto la luce della luna sia vista come un palliativo ai cambiamenti climatici in atto che stanno modificando radicalmente anche il mondo dell'agricoltura, in perenne ricerca di soluzioni che non compromettano la qualità.

A questo, il territorio della Tuscia lega anche una storia di recupero di oliveti sottratti all'abbandono, circa 2400 piante riportate in vita negli ultimi tre anni dal Tradizionale Frantoio Oleario "Presciuttini" di Montefiascone, esistente dal 1962 e protagonista di un servizio realizzato dal regista Riccardo Nisini con la conduttrice Maria Elena Fabi per il contenitore mattutino del weekend "Uno Mattina in Famiglia" che andrà in onda su Raiuno sabato 6 aprile  nella fascia oraria compresa tra le 8.25 e le 10.40 permettendo di scoprire come da alcuni di questi oliveti l'imprenditore agricolo produca un olio extra vergine di oliva di eccellenza, raccolto e spremuto "...diNotte®".

Il motivo del nome è presto detto. "Perché raccogliendo le olive nelle ore notturne, in assenza di luce solare – spiega il titolare, Pierluigi Presciuttini, cresciuto in mezzo agli olivi e nel frantoio di famiglia – non si attivano i processi di ossidazione, particolarmente dannosi per l'olio extravergine d'oliva. Le temperature più basse, non innescano processi fermentativi e contribuiscono a mantenere inalterata la migliore qualità del prodotto finale.

'...diNotte®' perché durante le ore notturne ho la possibilità di portare le olive al frantoio più velocemente e, senza attese, poterle avviare immediatamente alla lavorazione, in questo modo anche la spremitura non viene condizionata dai dannosi processi ossidativi derivanti dalla luce solare. La mia idea prevede che dalle olive raccolte e spremute '...diNotte®', nasca un olio EVO che non subisca più i dannosi effetti della luce solare, in quanto finché l'oliva è sull'albero trae giovamento da essa, non appena la raccolgo, ogni secondo di ulteriore esposizione è dannoso.

Dopo la lavorazione ho conservato l'olio EVO al buio ed in contenitori sigillati per circa 10 giorni, per permettere la prima decantazione naturale. Al termine di questa fase, sempre '...diNotte®' l'ho microfiltrato ed imbottigliato in atmosfera protetta all'interno di un contenitore realizzato in uno speciale vetro violetto impenetrabile alla luce solare che, bloccando l’intero spettro luminoso, garantisce una protezione ottimale dai processi d’invecchiamento e aumenta la durata nel tempo delle caratteristiche pregiate ottenute da una raccolta precocissima.  I valori di acido oleico libero ed il numero dei perossidi rimangono quindi molto bassi ed invariati, anche i polifenoli ne traggono giovamento".

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