Autenticità e bellezza nella nuova "Guida ai sapori e ai piaceri dell'Umbria"

Nuova veste grafica, nuovi contenuti, nuovi contributi per la sesta edizione della "Guida ai sapori e ai piaceri dell'Umbria", seconda per longevità solo a quella dedicata a Roma e Lazio, inserite nella collana "Le Guide di Repubblica" diretta da Giuseppe Cerasa che, territorio per territorio, racconta eccellenze enogastronomiche, itinerari alla scoperta delle tipicità locali, templi della bellezza e mete del relax distribuite lungo il Belpaese. Presentata lunedì 19 novembre a "Casa Vissani", Baschi, sulle sponde del Lago di Corbara, quella dedicata al cuore verde d'Italia, è già disponibile in edicole e librerie e on line su Amazon, Ibs e sullo store digitale di Repubblica.
In poco più di 400 pagine, oltre a censire 363 ristoranti delle province di Perugia e Terni, 207 botteghe del gusto, 54 dimore di charme, 48 produttori di vino, 84 produttori di olio, viene proposto anche il racconto inedito di 9 "Itinerari d'Autore" firmati quest'anno dalle attrici Alba Rohrwacher e Serena Autieri, dal regista Peter Stein e dall'allenatore della Sir Safety Perugia Lorenzo Bernardi. E ancora dagli artisti Gianni Dessì, Giuseppe Gallo e Marcello Macchia in arte Maccio Capatonda, l’accademico Mario Morcellini, lo chef stellato Gianfranco Vissani. E poi c'è il "viaggio nella terra della rinascita", quella Valnerina ferita dai terremoti del 2016 e 2017, di Giovanni Picuti.
Non solo indirizzi, dunque, ma anche testimonianze di personaggi legati all'Umbria per "conoscere l'anima di una terra che non smette mai di emozionare". "L'edizione 2019 – ha affermato la presidente della Regione Catiuscia Marini, presente insieme al vice Fabio Paparelli – non è solo un utilissimo vademecum per la scoperta dei sapori e dei piaceri della tradizione enogastronomica, ma è anche un bellissimo racconto della bellezza e dell’autenticità della nostra Umbria". Qui, raccontata anche nei suoi lati "nascosti", dalla prospettiva cioè di una regione underground che cela nelle sue viscere scoperte ipogee ma anche erbe spontanee che rendono saporiti i piatti della tradizione. O della memoria.
Con le nonne che raccontano ricette con radici profonde come borragine e rapunzolo, strigoli e cicoria, grugni e tarassaco. Tre, le nuove sezioni dedicate ai patrimoni, ai laghi e ai sotterranei. "Si attraversano così i gioielli d'acqua dolce come il Trasimeno, raccontato nelle sue bellezze paesaggistiche e nelle sue bontà enogastronomiche insieme agli altri laghi di Corbara e Piediluco. E ancora, il viaggio lungo l'ansa del Tevere per scoprire la parte di regione che si sviluppa da Città di Castello a Marsciano. E se la Riserva del Monte Peglia è stata recentemente dichiarata Riserva della Biosfera Mab, il sottosuolo non è da meno". Nella sezione "Umbria in Piazza", invece, una panoramica sui più importanti eventi culturali della regione.
Perché "la nostra – annota la governatrice nell'introduzione – è una terra autentica, ed è così che la percepiscono i turisti come conferma il Premio Italia Destinazione Digitale recentemente attribuito all’Umbria quale più autentica fra le regioni italiane. Ed è anche una terra forte in tutte le sue articolazioni e i suoi luoghi, che ha saputo riassorbire del tutto i contraccolpi del terremoto. Non a caso le presenze turistiche sono tornate quest’anno a crescere: abbiamo fatto squadra, attivato risorse finanziarie e potenziato strumenti e canali a disposizione per dimostrare quante e quali opportunità l’Umbria offra in qualsiasi periodo dell’anno e in ogni suo angolo.
Natura, cammini, arte e cultura, spiritualità, storia, enogastronomia, attività sportive all’aria aperta, benessere, artigianato artistico. L’Umbria, lo sottolinea il claim ‘Umbria, emozione unica’ che ben riassume la nostra attuale campagna di promozione turistica, offre sempre un motivo per visitarla, per ampliare le proprie conoscenze, conoscere territorio e tradizioni in maniera semplice e genuina". Tra norcineria e tuberi, non è, dunque, un caso se per la foto di copertina è stata scelta la Piana di Castelluccio nel suo momento di maggiore fascino, quello dell'annuale "Fiorita", che per diverse settimane tra maggio e luglio spezza la monocromia di tanto verde con un mosaico di colori da cartolina.
Che, meglio di ogni parola, narrano di una terra coltivata, contenuta forse nelle dimensioni ma genuina in ciò che ha da offrire oltre agli odori e agli allevamenti. "Se l’Umbria ci appare così, con un paesaggio ricco di natura, campi dai tanti colori, è perché gli umbri da secoli hanno coltivato la loro terra. Ed oggi questa terra restituisce a tutti i suoi frutti che sono la base della nostra tradizione e cultura fatta da tantissimi prodotti tipici che arricchiscono le nostre tavole e quelle dei tanti luoghi di ristoro. L’Umbria vi aspetta, con le sue bellezze, cibi e vini, l’accoglienza e la genuinità della sua gente, per donare a tutti un'emozione unica".

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