sapori

Orvieto ai Campionati della Cucina Italiana, medaglia di bronzo per Consuelo Caiello e Angelo D'Acquisto

martedì 20 febbraio 2018
di Davide Pompei
Orvieto ai Campionati della Cucina Italiana, medaglia di bronzo per Consuelo Caiello e Angelo D'Acquisto

Una medaglia di bronzo che vale come un oro olimpico. Arriva al termine di un intenso periodo di preparazione individuale, ma la soddisfazione ora è collettiva. Il titolo lo ha conquistato sul campo – quello, dei fornelli – Consuelo Caiello, giovane allieva che frequenta il quinto anno dell'Indirizzo "Servizi Enogastronomia e Ospitalità Alberghiera" dell'Istituto d'Istruzione Superiore Artistica Classica e Professionale di Orvieto.

È stata lei a portare i sapori dell'Umbria al Rimini Expo Centre Italy, dove sabato 17 febbraio ha preso il via la terza edizione dei Campionati della Cucina Italiana, all’interno della manifestazione "Beer Attraction", Sezione "Food Attraction", rinnovando la collaborazione fra Rimini Fiera e Federazione Italiana Cuochi per la più estesa e completa competizione culinaria nazionale, riconosciuta dal circuito Worldchef. Una vetrina mai come quest'anno dal respiro internazionale.

"Ho sentito molto il peso di un evento così importante – confida la giovane chef della 5° C, in corsa per il Trofeo Metro Miglior Allievo riservato agli istituti alberghieri, sfidando altri 19 studenti finalisti provenienti da tutta Italia – e, nel momento della gara, ho dato tutta me stessa per rappresentare l'Umbria nel migliore dei modi. Credevo di essere tesa, ma alla fine quando sono entrata in gara ero molto motivata e serena. Vorrei ringraziare l'intero Istituto Alberghiero di Orvieto per avermi formato in questi cinque anni.

Ci tengo, inoltre, a ringraziare Angelo D'Acquisto, chef dell'Osteria Numero Uno che in questi cinque giorni di allenamento mi ha supportata, allenandomi e dandomi ottimi consigli per realizzare il piatto che alla fine mi ha portata alla medaglia di bronzo". Si tratta dell'antipasto vegetariano intitolato "Piccoli Vizi di Terra" e realizzato con ingredienti semplici, in piena sintonia con quanto appreso nel suo percorso professionalizzante. Prodotti "poveri" del territorio d'appartenenza in grado di evocare "sapori antichi di una cucina genuina e appetitosa". Base, le lenticchie in grani e in purea con cavolfiori e carote, spadellate con fiore di finocchietto selvatico. 

Nell'altra parte dell'antipasto, è stato messo un medaglione di caprino all'olio Evo con una copertura di pistacchi di Bronte Dop, su una base di lenticchie aromatizzate all'arancia, affiancata da una cipolla caramellata all'Alchèrmes, dal sapore più spregiudicato. Il risultato, evidentemente, è eccellente e, anche senza spiegazione degli abbinamenti, i giudici se ne sono accorti. "Ce l'abbiamo messa tutta, cercando di portare il miglior piatto possibile".

Il riconoscimento? "Lo dedico a tutte le persone che mi hanno sostenuta ed aiutato in questo periodo e a tutti i ragazzi umbri che, con la loro determinazione e il loro impegno, cercano di realizzare i propri sogni, proprio come me. Questo risultato per me è stato un sogno, anche se si può sempre migliorare. Un grazie speciale va alla Federazione Italiana Cuochi Umbria e al presidente Carmine Onorato che è stato di supporto nel momento della gara. Questa medaglia di bronzo è dedicata anche alla mia città, Orvieto, che vanta una ricca tradizione enogastronomica. La speranza è che possa sostenere sempre i giovani come me, incoraggiandoli a seguire le proprie scelte professionali".

"Con tenacia e determinazione – riconoscono dalla Scuola – la giovane promessa dei fornelli ha accettato la difficile sfida e nelle settimane precedenti la competizione si è impegnata, integrando l’attività di classe con quella extrascolastica svolta anche con il prezioso contributo di un professionista locale. Competenza e cuore sono il segreto del suo successo, frutto di un percorso intrapreso a conclusione della Scuola Secondaria di Primo Grado quando ha deciso di dedicarsi al mondo della ristorazione. La didattica e la tecnica appresa con la guida dei suoi insegnanti nel percorso scolastico hanno contribuito alla sua formazione e le hanno garantito il successo in questa esperienza extracurricolare, momento di crescita personale con il confronto e la partecipazione in attività fondamentali per l’inserimento nel mondo professionale".

Oltre che allenatore di Consuelo, il siciliano Angelo D'Acquisto, delegato ad Orvieto - dove vive da 13 anni insieme alla moglie Beatrice e ai figli Ettore, Anita e Alessandro - per la Federazione Italiana Cuochi, ha partecipato ai Campionati della Cucina Italiana 2018 anche come singolo, realizzando un antipasto vegetariano e tortini al cioccolato dal cuore caldo e portando a casa a sua volta una medaglia di bronzo. Stringendola in mano, insieme all'attestato che certifica "la partecipazione attiva alla competizione dimostrando capacità professionali e doti artistiche nell'elevare il patrimonio culturale della Cucina Italiana", trattiene a fatica l'entusiasmo lo chef dell'Osteria Numero Uno. "Sono felice per queste medaglie - dice - perché ripagano il lavoro svolto per arrivare fino alla competizione, a cui hanno partecipato moltissimi cuochi, provenienti da tutta Italia e alcune parti d'Europa.

La giornata è stata lunga, tesa e adrenalinica, nell'attesa che arrivasse il mio turno. Poi quando sono entrato in gara, la concentrazione ha perso il sopravvento. Non sentivo nulla, parlavo a me stesso come se fossimo in due, dovevo finire il piatto nei tempi, per non andare in penalità... Alla fine ho concluso tutto con un minuto di ritardo. Mi ripetevo 'Va bene così, Angelo, un minuto va bene...l'importante è che hai completato il piatto!' ripensando se avevo fatto tutto bene, se avevo messo tutti gli ingredienti nella giusta misura. Poi sono uscito, preparandomi per la seconda gara, ma è stato un disastro, perché nell'usare prima l'abbattitore e poi il forno ho accumulato ritardo e cottura non perfetta.

Le attrezzature della gara sono in comune per tutti i cuochi che gareggiano. Alla fine, ho totalizzato un altro minuto di ritardo senza completare i tortini che nella cottura si sono rotti. Capita se non hai i macchinari solo per te e devi condividerli! Bisogna tenere sotto controllo il tempo mentalmente, mentre sei concentrato a preparare altre parti della composizione del piatto. Alla fine delle due gare, ero stanchissimo ma comunque soddisfatto e consapevole che la seconda gara era persa. Confidavo nella prima. Dopo un'attesa interminabile, è arrivata la premiazione...finalmente il mio nome per il bronzo! Il primo pensiero è andato ai miei figli. Sono davvero felice per questo risultato. In questi campionati, l'Umbria ha portato a casa tre medaglie di bronzo, una a squadre e due singole arrivate ad Orvieto.

Mi piace pensare che i giovani siano attratti, incuriositi e appassionati dal mondo della cucina. Al di là di ogni competizione, anche televisiva, la cucina è una risorsa che bisogna coltivare. Ci nutre, in qualsiasi modo. Spero che queste vittorie siano uno stimolo per avvicinarsi ai fornelli. Orvieto ha una grandissima storia culinaria che solo a leggerla, anche senza metterla in pratica, viene voglia di cucinare! Dedico la medaglia alla mia famiglia, a tutti quelli che mi hanno aiutato e sostenuto, a tutti quelli che sentono che un pezzetto di questo riconoscimento è anche loro. Ringrazio, ovviamente, gli sponsor che mi hanno sostenuto in questa avventura, U.R.C.U., la F.I.C. Umbria, il presidente Carmine Onorato che mi ha sostenuto in entrambe le avventure. Ringrazio tutti perché la gente sa essere fantastica".