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"Porte Aperte in Fattoria". Tra visite e degustazioni, il Lazio promuove la cultura del latte

giovedì 16 novembre 2017
di Davide Pompei
"Porte Aperte in Fattoria". Tra visite e degustazioni, il Lazio promuove la cultura del latte

"Mettere in connessione città e campagna attraverso il racconto di come viene prodotto il latte, uno degli alimenti naturali più nobili e completi, con visite guidate e degustazioni direttamente nelle aziende agricole di tutta la regione". È così che, per la prima volta, la Filiera del Latte del Lazio – che coinvolge circa 450 allevamenti con una media di 80 capi per azienda, un totale di oltre 50.000 capi e 4 industrie di trasformazione – ha pensato "Porte Aperte in Fattoria".

Nomen omen, l'iniziativa in agenda per domenica 26 novembre coinvolge quel patrimonio di esperienza e di professionalità rappresentato dagli allevatori, alla guida di fattorie impegnate ogni giorno nella produzione del latte. Elemento tradizionale del paesaggio rurale, ma anche ambiente fatto di regole e orari che ne scandiscono la realtà quotidiana per garantire la qualità del prodotto e il benessere animale, le fattorie invitano alla scoperta.

Di spazi, ritmi, abitudini, attività. Le visite gratuite – durata indicativa un'ora, prenotazione obbligatoria – saranno possibili dalle 10 alle 13 e dalle 14 alle 16. In programma, percorsi guidati alla scoperta del ciclo di produzione del latte, giochi e quiz per bambini e ragazzi, degustazioni di latte e specialità della tradizione casearia laziale. Per saperne di più su come vengono alimentate le mucche della filiera, come si accudiscono e come avviene la mungitura.

Tra le cinque provincie della regione, accanto a quelle di Frosinone, Latina, Rieti, Roma, non si sottrae all'appuntamento quella di Viterbo con l'Azienda Agricola Palombini in località Settevene di Nepi e la più vicina Azienda Agricola Batinelli di Bolsena. In entrambe, le visite guidate si svolgeranno in forma di esperienza organizzata e si concluderanno con una degustazione di prodotti a filiera corta.

Dal racconto del ciclo di produzione all'assaggio di latte fresco, ricotta, formaggi, mozzarelle e quant'altro di bianco, buono, sano e nutriente le stalle laziali sanno produrre. Perché il latte vaccino nasce dalla natura ma è la mano dell'uomo ad assicurarne la qualità, valorizzandone gli aspetti nutrizionali che lo rendono prezioso in alimentazione e trasformandolo anche in gustosi prodotti lattiero caseari di pregio che popolano la filiera.

Per ulteriori informazioni:
www.filieralattelazio.it