politica

"Intendiamo portare in Consiglio Comunale una visione di città Nova"

martedì 7 maggio 2024

Con i suoi 34 anni alle spalle, Giordano Conticelli è il più giovane tra i candidati sindaco della città in corsa per le prossime amministrative sotto il simbolo trasversale di Nova. Dottorando in storia dell'arte con un progetto sul Duomo di Orvieto, svolge attività di ricerca e di insegnamento presso l'University of Washington di Seattle, negli Stati Uniti.

Cosa la riporta sulla Rupe e perché ha scelto di candidarsi?
"Amo la mia città, per questo sono tornato e ho deciso di candidarmi. Orvieto è la ragione dietro tutte le mie scelte personali: ho studiato storia dell’arte perché sono cresciuto tra le bellezze culturali del territorio e sono andato a vivere a Seattle perché lì ho avuto l’occasione di lavorare ad un dottorato di ricerca sul Duomo. Nella decisione di tornare e candidarmi non c’è alcuna discontinuità, nessun capriccio giovanile, bensì l’impegno convinto a definire un progetto civico di ampio respiro, consapevole di poterlo fare insieme ad una squadra giovane, competente e desiderosa di portare il cambiamento concreto di cui la nostra città ha bisogno. Tornare e investire nel progetto di Nova risponde all’urgenza di una generazione che è spesso costretta ad andarsene: serve un’azione tempestiva che però risponda ad una visione chiara. Su questo, come su molte altre tematiche, intendiamo offrire il nostro contributo concreto, svincolati da logiche di partito, con un solido bagaglio di competenze e un approccio analitico e pragmatico".

Gode del sostegno di due liste, "Partecipa" e "Cambia". Come nascono?
"Le due liste nascono dall’entusiasmo e dal desiderio di prendere parte a questo percorso di cambiamento con un’adesione che è andata al di sopra delle nostre stesse aspettative. Sono due liste figlie della trasversalità ed autonomia, valori che abbiamo deciso di adottare e di praticare per promuovere un metodo partecipativo in una chiara direzione di concreto cambiamento: insieme. Oltre ai due pilastri inNovatori – partecipazione e cambiamento – le due liste si sono andate via via definendo sulla base di criteri che non rispondono a velleità particolari, bensì alla necessità di lavorare nell’esclusivo interesse di Orvieto e del nostro territorio. Intendiamo portare in Consiglio Comunale il nostro metodo costruttivo, il nostro approccio propositivo e, soprattutto, la nostra visione di città: abitata, connessa, contemporanea e viva, per tutti, di tutti. Una città…Nova".

Nova ha presentato venti punti programmatici. Tra questi quale è la priorità?
"Le priorità che noi avevamo identificato nei mesi scorsi, durante la stesura del nostro programma, ci sono state confermate dall’esperienza partecipativa di inNova. Emerge, infatti, la necessità di una politica di rete, di unione tra i comuni – da non confondere con la fusione, per noi negativa – come strumento di risposta alle principali criticità rappresentate dai disservizi attuali, come occasione di crescita dell’intera area dell’Orvietano e per costruire una identità territoriale più ampia. Per definire e attuare questo strumento risulta imprescindibile la capacità di saper coprogettare: serve una visione ben chiara da supportare attraverso competenze e professionalità idonee per intercettare i fondi comunitari e rendere fattive tutte le iniziative del nostro programma, dalla digitalizzazione alla sanità, dallo sviluppo economico alla cultura, dalle politiche sociali alla promozione turistica".

Che tipo di risposta state avendo dai primi incontri con i cittadini sul territorio?
"Il lungo percorso di confronto con il territorio è uno dei motivi per cui Nova ha deciso di candidarsi, perché ci ha fornito la misura del ritorno positivo di un progetto di questo tipo. Declinando il metodo partecipativo che ci contraddistingue, ci siamo confrontati con associazioni, comitati e cittadini, al fine di promuovere il coinvolgimento collettivo nelle scelte e nelle decisioni per la comunità. Il sentimento che noi abbiamo riscontrato dai numerosi incontri è l’incoraggiamento forte e trasversale a portare avanti il nostro progetto. Siamo tutti lavoratori a tempo pieno. Le risorse umane, economiche e di tempo non sono molte, quindi ricevere l’entusiasmo e il sostegno delle moltissime persone che stiamo incontrando rafforza la nostra convinzione a costruire, insieme, la Orvieto che vorremmo".

Siete aperti a possibili accordi in caso di ballottaggio?
"No, così come abbiamo rifiutato apparentamenti per la corsa al primo turno, non siamo aperti a ipotesi di accordi in caso di ballottaggio".