politica

"Non vogliamo l'inceneritore nè a Marsciano, nè in Umbria"

domenica 21 aprile 2024

"Per la destra che ha fatto della politica nera il proprio marchio di fabbrica, Marsciano è area idonea per la costruzione del nuovo inceneritore. Ma noi non vogliamo inceneritori nè a Marsciano nè in Umbria, vogliamo ospedali che funzionino". Marsciano dice no alla realizzazione del nuovo inceneritore nella Media Valle del Tevere. A ribadirlo il candidato sindaco della coalizione Alleanza Progressista, Michele Moretti, nella conferenza stampa convocata dalla lista Progressisti per Marsciano per ribadire la totale contrarietà al Piano rifiuti presentato dalla giunta Tesei e in particolare la proposta di legge che di fatto intende eliminare gli obiettivi minimi di raccolta differenziata per gettare le condizioni per la realizzazione del nuovo impianto di incenerimento da 180.000 tonnellate di rifiuti.

"Ma sappiamo che impianti così piccoli non sono economicamente sostenibili - ha detto il consigliere regionale e coordinatore del M5S Umbria, Thomas De Luca - immaginate decine di migliaia di tir che arriveranno ogni anno su questo territorio per portare rifiuti da bruciare. Immaginate l'impatto sulla qualità dell'aria e in termini ambientali. Andate a vedere i pareri espressi dai comuni di centrodestra: il filo conduttore è sempre lo stesso, dicono sì al nuovo inceritore ma non a casa loro. Un gioco di specchi continuo quello tra il sindaco di Todi Ruggiano e la sindaca Mele che in qualità di presidente del CAL ha votato positivamente al parere del Piano Rifiuti che individua Marsciano come area idonea".

Presenti cittadini e comitati che si stanno mobilitando. Sabato 4 maggio il M5S presenterà a Marsciano il proprio Piano dei rifiuti alternativo. "Fondamentale che i sindaci del campo progressista si oppongano a questa follia. Vogliamo il polo delle politiche virtuose dell'Umbria - ha aggiunto De Luca - presenteremo un emendamento in commissione per stralciare la proposta e inserire l'innalzamento del limite minimo di raccolta differenziata dal 40% al 70%. Il mondo va verso le politiche virtuose, l'economia circolare, il riciclo e riuso".

La proposta di legge presentata dalla giunta regionale avente per oggetto "Piano regionale gestione integrata rifiuti – PRGIR. Procedure di affidamento dei servizi di cui all’articolo 16 della legge regionale 13 maggio 2009 n. 11 (Norme per la gestione integrata dei rifiuti e la bonifica delle aree inquinate)" di fatto porta l'Umbria indietro di 30 anni con la richiesta di abrogazione della soglia minima del 40% di raccolta differenziata. E' come mandare un messaggio chiaro al soggetto gestore che presenterà la propria offerta nella gara dicendogli: 'hai le mani libere, ti garantiamo un flusso di rifiuti e non sarà il comportamento virtuoso dei comuni a mettere a rischio i tuoi profitti. Una pietra tombale sulle politiche virtuose delle amministrazioni comunali che non mancano visto che in Umbria ci sono comuni che sfiorano il 90% di raccolta differenziata.

Il candidato sindaco di Marsciano Michele Moretti: "Non vogliamo il nuovo inceneritore a Marsciano e non lo vogliamo in Umbria. Dalla nostra amministrazione comunale c'è sempre stata ambiguità su questo. Il nostro territorio ha sempre spinto sull'acceleratore per quanto riguarda la raccolta differenziata, anche casa per casa. La direzione è alzare il tetto della differenziata, non toglierlo. Dobbiamo andare verso un'economia che chiuda in maniera virtuosa il ciclo dei rifiuti e dia interessanti ricadute anche su artigianato e industria. Salute e gestione dei rifiuti vanno di pari passo".

L'onorevole Emma Pavanelli ha ricordato 15 anni di battaglie sul tema ambientale: "L'inceneritore va contro ogni politica in linea con le direttive europee che ci stanno portando verso la riduzione della produzione dei rifiuti, delle plastiche monouso e degli imballaggi. Abbiamo il tasso di riciclo più alto d'Europa per vetro  e alluminio, meno per la plastica. E abbiamo il più alto tasso di imprese che riciclano e creano nuovi prodotti con materie prime seconde. Non parliamo più di rifiuti ma di materiali preziosi. La Regione deve mettere in campo un piano industirale che crei un ciclo virtuoso di prossimità e posti di lavoro".

Michele Capoccia, candidato della lista Progressisti per Marsciano per Michele Moretti sindaco: "Ecco qual è il piano di rilancio della destra in Umbria: togliere servizi dal pubblico e metterli in mano ai privati, distruggere la sanità, aumentare la produzione di rifiuti destinati all'incenerimento. Un atteggiamento puramente ideologico che porterà la popolazione a decrescere".