politica

"Giove ha vinto: la zona verde rimane ai giovesi. Una grande pagina di impegno civico"

venerdì 10 novembre 2023

"Ad aprile presentai un'interrogazione in Consiglio Regionale per difendere i diritti di una comunità, quella di Giove, che aveva intrapreso una doverosa battaglia. Coinvolsi la giunta regionale per condividere la ferma protesta di un borgo umbro contro la volontà dell’Amministrazione Comunale di vendere uno spazio pubblico verde ed oggi utilizzato dalla collettività sito al centro del paese". Lo ricorda Andrea Fora (Patto Civico) sottolineando che “ben 751 cittadini fecero una petizione popolare ‘No alla vendita della zona verde’ depositata dallo stesso Comitato presso il Comune di Giove. Si tratta di un’area pubblica a forte valenza sociale di 3500 mq - sottolinea Fora -, che l’Amministrazione comunale ha deciso di vendere a privati per 400mila euro, e con una potenzialità edificatoria di 4800 mc. tra residenziali, commerciali e servizi”.

“La zona verde oggetto della petizione – spiega - è infatti un bene identitario, in cui la popolazione di Giove si riconosce e nei confronti della quale vi è un diffuso e condiviso sentimento di appartenenza e affezione. In essa si svolge gran parte della vita sociale del paese e degli abitanti di ogni età. Nei nostri piccoli paesi umbri, le aree pubbliche sono un diritto naturale legato alla possibilità di poter godere di un'area aperta, verde, attrezzata, oggetto dell'alienazione a privati messa in campo dall'Amministrazione comunale”.

“Lo stesso PNRR e gli indirizzi politico-amministrativi regionali – osserva Fora - riconoscono tra le priorità e tra gli obiettivi centrali la necessità di adottare politiche e scelte di indirizzo che rivitalizzano la vita dei piccoli borghi attraverso scelte pubbliche comunitarie, che coinvolgano gli stessi cittadini nella riappropriazione dei propri beni pubblici e comunitari. In questa direzione, coerente con gli obiettivi di Agenda 2030 e delle scelte nazionali, vanno anche alcune scelte regionali, volte ad esempio a valorizzare strumenti di partecipazione comunitaria ai beni comuni, quali le cooperative di comunità e le comunità energetiche; scelte che vanno nella direzione di coinvolgimento a partecipazione comunitaria, all'opposto di ciò che sta succedendo nella comunità cittadina di Giove”.

“Per queste ragioni – continua Fora - ho ritenuto necessario coinvolgere la Giunta regionale e chiedere se intendesse avviare un confronto con l'Amministrazione comunale di Giove, recependo la richiesta di sostegno e ascolto pervenuta dalla comunità giovese, al fine di accompagnare un processo di ascolto tra l'Amministrazione e la propria comunità che le veniva negato”.

“Oggi, finalmente, questa battaglia è stata vinta e i cittadini di Giove possono festeggiare la certezza di essersi riappropriati di uno spazio comune e pubblico all’interno del quale il paese potrà continuare ad aggregarsi e a rafforzare la propria identità. Una bella pagina di impegno e passione civica – conclude Fora - di cui mi sento orgoglioso di aver fatto parte e, nel mio piccolo, di aver contribuito al risultato raggiunto”.