politica

Rifiuti. M5S Orvieto: "Riduzione e riciclo, parola di ministro"

lunedì 17 settembre 2018
Rifiuti. M5S Orvieto: "Riduzione e riciclo, parola di ministro"

Il M5S Orvieto è concentrato sulla chiusura del ciclo rifiuti con il recupero a freddo della materia dopo questi anni dedicati a proporre con energia il tema ambientale. Sono di pochi giorni fa le polemiche con l'assessore regionale all'ambiente Fernanda Cecchini rea, secondo la capogruppo consiliare Lucia Vergaglia, di non aver ancora messo in campo un vero piano per l'impiantistica e quindi esponendo la Regione Umbria a possibili interventi d'imperio da parte dello Stato.

"La questione - osservano i pentastellati - è ammessa dalla stessa Cecchini in un'interrogazione di martedì 11 settembre in cui l'assessore dichiarava che si stava aspettando troppo per decidere sull'impiantistica. A questo punto è lo stesso ministero ad intervenire a gamba tesa annunciando modifiche allo sblocca Italia e nuovi decreti per poter riutilizzare il materiale recuperato e riciclato a freddo".

"Stiamo lavorando con gli uffici tecnici e legislativi per poter riformare la gestione dei rifiuti in Italia, ponendoci accanto a quegli enti locali interessati a realizzare finalmente un circolo virtuoso.Mi hanno chiesto in un'intervista se sono d'accordo a costruire nuovi inceneritori. Certo che no! Anzi, presto sarà modificato l'art. 35 dello Sblocca Italia che li favorisce. Riduzione del numero di rifiuti, degli imballaggi, dell'usa e getta, decreti sull'end of waste per poter riutilizzare i rifiuti rendendoli materia prima seconda, riciclo. Sono i nostri pilastri e stiamo lavorando ogni giorno per questo", le parole di ministro per l'ambiente Sergio Costa.

Da Orvieto risponde Vergaglia per intervenire sulla vicenda e proporre di relazionarsi per rendere capofila degli enti virtuosi proprio la città di Orvieto. "Dobbiamo rivendicare un ruolo virtuoso ed esemplare che la città di Orvieto ha dimostrato di avere - afferma - nel rispetto dell'ambiente e nella lotta allo spreco ed alla cattiva gestione dei rifiuti. Da parte nostra c'è stato impegno e lucidità sin dalle prime iniziative antispreco dei mercati dell'ultimo minuto poi recepite con il protocollo presentato all'Expo al vuoto a rendere, dalle ferme risoluzioni che vietano del tutto la costruzione di inceneritori sul nostro territorio ed obbligano a effettuare le valutazioni di impatto ambientale anche per gli impianti a biogas e biomasse inferiori al megawatt, entrambe a mia prima firma, e soprattutto alla energica presa di posizione contro ogni e qualsiasi espansione della discarica nonostante le minacce di far saltare il tavolo da parte di forze politiche in entrambi gli altri schieramenti.

Tuttavia adesso si apre la seconda fase, quella in cui alla necessità di riformare la gestione dei rifiuti e di cogliere l'occasione di realizzare quel circuito virtuoso e mettere sul mercato i materiali recuperati e riciclati abbattendo i costi e la Tari per i cittadini. Bisogna essere in prima linea per le imprese, che pagano tantissimo, e per i cittadini che soffrono due volte, nella fatica della separazione meritoria e doverosa dei materiali, e nell'aumento dei costi di questi anni. E se come promette il ministro Costa potremmo contare su di uno Stato che si mette al nostro fianco allora vale la pena di prendere contatto e partecipare alle possibili iniziative sperimentali per le quali di solito vi sono le provviste di fondi e gli incentivi per il territorio.

Avremmo come risultato bloccare le espansioni della discarica, confermare il no agli inceneritori, tenere pulito l'ambiente, realizzare posti di lavoro e bonifiche territoriali, ridurre la Tari. Quasi troppo bello per essere vero, infatti c'è l'inghippo: il piano impianti tocca alla Regione a meno che non subentri il comma 9 dell'articolo 199 del testo unico "Norme in materia ambientale" che ci ricorda la catena di responsabilità ed il fatto che la competenza è regionale, ma che in caso di inerzia conclamata può essere scavalcata proprio dal ministero. Aspettiamo quindi ancora una volta che dalla Giunta di palazzo Donini prenda di petto questa situazione e colga questa positiva occasione. Tuttavia nel frattempo la città di Orvieto deve, a nostro avviso, essere in prima linea per questa Orvieto deve, a nostro avviso, essere in prima linea per le prossime possibili iniziative dirette del Ministero dell'Ambiente e del ministro Costa, che ringraziamo sin d'ora per l'impegno e per la direzione che sta imprimento".