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Ex Caserma, Vergaglia (M5S) contro Germani: "E il Tribunale dei Brevetti?"

venerdì 7 settembre 2018
Ex Caserma, Vergaglia (M5S) contro Germani: "E il Tribunale dei Brevetti?"

Per il Movimento 5 Stelle è "una autentica piroetta" quella del sindaco di Orvieto Giuseppe Germani che "nonostante il mandato del Consiglio Comunale ed il pronunciamento della Giunta che destinava l'ex caserma Piave ad accogliere il Tribunale europeo unificato dei brevetti, ha deciso di rispolverare una vecchia proposta ex sindaco Concina e tentare la via di un protocollo di intesa (per loro non impegnativo) con una associazione di università statunitensi per ospitare in loco qualche corso".

"Questa proposta - affermano dal Movimento - ricalca la medesima fatta anni fa da Toni Concina in campagna elettorale proprio contro Germani, tuttavia a differenza di oggi allora si parlava di attrezzare un campus, una vera e propria cittadella universitaria e non un singolo programma di qualche mese e quindi mentre allora non pareva illogica la destinazione d'uso di 55.000 metri cubi a tale alto scopo appare evidentemente sbilanciata oggi che, a leggere la nota del Comune di Orvieto, si parla invece si un obbiettivo di gran lunga inferiore con un impatto sull'economia cittadina di livello molto diverso. Lucia Vergaglia, che da consigliera comunale ha proposto e fatto approvare invece l'impegno a concorrere per la destinazione del Tribunale unificato dei brevetti, la Unified patent Court, parla esplicitamente di un atto irresponsabile di un sindaco uscente che non ha chiare le priorità per la città.

«Si poteva tentare la strada dell'avvicinamento alle università - afferma Vergaglia -  dal primo giorno dell'era Germani. Le università c'erano allora e ci saranno anche dopo. Diversa è la questione del poter concorrere ad ottenere la destinazione di una corte di giustizia europea, con i suoi numerosi uffici ed archivi e le ricadute in termini occupazionali e di prestigio; questa infatti è legata alla Brexit ed è una occasione unica, un treno che non ripasserà mai più. La mossa di Germani mentre è tardiva per la questione universitaria è addirittura una follia dal punto di vista dei rapporti istituzionali per avere il un importante ente europeo qui ad Orvieto.

Va detto a chiare lettere che questa iniziativa del Sindaco, che non è passata per il Consiglio o per i tavoli dello sviluppo economico, rappresenta un ostacolo ad ogni azione politica o volta a portare il Tribunale unificato dei brevetti ad Orvieto non solo perché la caserma ormai non più disponibile risulta sulla carta ma soprattutto perché gli atti di impegno del Comune in quanto istituzione vengono squalificati e contraddetti dall'azione amministrativa a danno della residua credibilità che come italiani, proprio in Europa, dovremmo invece cercare di riconquistare e tenere ben salda. Inoltre nel merito, pur auspicando il meglio, non vediamo assolutamente gli allegati prospetti che giustificano l'impegno di una struttura di 55 mila metri cubi.

Le dimensioni di cui parlano i documenti per ora pubblicati sono tranquillamente affrontabili mettendo a disposizione altri spazi a cominciare dal centro studi che è sede naturale di questo tipo di attività. Insomma una iniziativa sterile nei risultati, costosa per i necessari adeguamenti dell'infrastruttura della Piave e davvero velenosa nei confronti della possibilità di portare qui ad Orvieto una intera corte europea; una scelta irresponsabile. Invece a pensar male sorge il legittimo dubbio che vi sia anche un tentativo di danneggiare l'azione politica fatta davanti al Movimento 5 stelle a favore della città danneggiando però al tempo stesso non solo la città di Orvieto ostacolandone il tentativo di competere per avere sul territorio un ente internazionale prestigioso, in grado di garantire occupazione e di far transitare un imponente indotto economico nel rispetto delle priorità di cittadini e territorio.

Insomma un tentativo di avvelenare i pozzi da parte di chi non è assolutamente detto che veda riconfermare la propria posizione di sindaco alle prossime elezioni amministrative. Personalmente non voglio credere a questa ultima ipotesi ma se non è stata una scelta da "campagna elettorale" allora delle due l'una: o tale scelta ha dei motivi più che validi che non sono ancora stati pubblicati oppure è da irresponsabili. Per diligenza ulteriore abbiamo chiesto e siamo in attesa entro il giorno 12 dell'intera cronistoria degli atti relativi alla ex caserma Piave di questi ultimi mesi per avere il quadro completo della situazione e verificare cosa stia davvero succedendo all'interno della strana Giunta che dovrebbe condurre alle elezioni Orvieto e che sta dando via i beni pubblici dei propri cittadini con delle scelte e degli atti che sembrano più che dettati dalla logica di una buona amministrazione appaiono come i saldissimi di fine stagione di un locale che sta per passare alla concorrenza. E tra le carte non ci sono studi, piani finanziari e motivi validi per mettersi di traverso alla prospettiva di occupare l'intera ex caserma con una struttura prestigiosa, che porta economia e genera occupazione diretta ed indotto allora il Sindaco non ha deluso solo noi, ha spento le prospettive dei cittadini come si fa con una candela. E sarebbe imperdonabile.»

Ex Caserma Piave, protocollo d'intesa per la possibile destinazione a campus universitario