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Identità e Territorio sul Consorzio Crescendo: "Chi sbaglia, paga"

lunedì 16 febbraio 2015
Identità e Territorio sul Consorzio Crescendo: "Chi sbaglia, paga"

Sono almeno quindici anni che denunciamo il fallimento progettuale, politico e finanziario del Consorzio Crescendo, tanto che qualche mese fa l’allora Commissario ai tagli alla spesa improduttiva, Carlo Cottarelli, inserì questo carrozzone pubblico orvietano tra le prime quindici società partecipate più indebitate d’Italia. Purtroppo le nostre previsioni e le denunce puntuali avanzate nel corso degli anni avevano centrato la questione: il Crescendo era un carrozzone pubblico mangia soldi, gestito esclusivamente per fini clientelari, senza nessuna capacità di attivare sviluppo e crescita per i territori e funzionale solo a produrre debiti.

Parificabile ad un “soviet”, questo Consorzio ha fallito qualunque progetto avesse avanzato; Baschi, Fabro Scalo, Montecchio, Bardano, sono stati tutti progetti miseramente falliti e soldi pubblici allegramente bruciati. Di fronte a questa vergogna, è ora che la sinistra orvietana si assuma tutte in pieno le proprie responsabilità politiche e ci metta la faccia ed il portafogli per risarcire i danni prodotti. Non accetteremo che i debiti (si parla di circa 3 milioni di euro) vengano addossati ai Comuni soci e, quindi, indistintamente a tutti i cittadini. Così come non sarebbe accettabile che coloro che hanno avuto responsabilità gestionali ed operative facciano gli “indiani” e si defilino in silenzio.

Il Crescendo è l’esempio più fulgido del modello dirigista che ha imperversato per decenni nel nostro territorio, bloccando la libertà di mercato e la concorrenza tra imprenditori. Nel silenzio più totale, per anni siamo stati gli unici a denunciare questo spreco di soldi pubblici, oggi il clima è cambiato e la pubblica opinione non accetterà più che qualche burocrate di partito la faccia franca dopo aver dilapidato 3 milioni di soldi pubblici.

Identità e Territorio